Laterizio | Applicazione SanMarco Terreal Italia

Partiture murarie con «Faccia a vista Classico»

L’architetto Botta ha dato vita a un progetto che ha conferito una nuova identità al contesto urbano in cui si inserisce. L’edificio, che lambisce il centro storico, è posto nelle immediate vicinanze della stazione e dell’ospedale di Gallarate.

Realizzato da Mario Botta in piazza S. Lorenzo a Gallarate (in provincia di Varese) in collaborazione con lo studio De Risi, il nuovo edificio ospita spazi dedicati al commerciale, terziario e residenziale.

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L’architetto Botta ha dato vita a un progetto che ha conferito una nuova identità al contesto urbano in cui si inserisce. L’edificio, che lambisce il centro storico, è posto nelle immediate vicinanze della stazione e dell’ospedale di Gallarate. La sua struttura, con un richiamo agli edifici adiacenti, si compone di due corpi laterali che abbracciano un edificio più alto di testa. Progettato per ospitare spazi commerciali, uffici e appartamenti, si contraddistingue per l’utilizzo dei mattoni in laterizio faccia a vista SanMarco prodotti con tecnologia a pasta molle e frutto di una particolare ricerca sviluppata nei laboratori aziendali per soddisfare le richieste del progettista attraverso l’utilizzo di una speciale miscela di argille naturali.

L’uso del laterizio. Il laterizio, materiale edilizio fra i più antichi, rimane uno fra i prodotti più versatili ed efficaci sotto il profilo compositivo e forse l’unico che possa essere direttamente associato al concetto di costruzione. Per questo motivo, la ricerca e l’innovazione di prodotto rimangono fra i principali motivi di competizione da parte dei produttori. Tra le lavorazioni eseguite a «regola d’arte»nelle varie fasi di cantiere, meritano sicuramente attenzione le partiture murarie in laterizio faccia vista, che costituiscono la «cifra» stilistica dell’architetto Mario Botta, che ha dato espressività formale ed «estetica a un materiale ricorrente nelle sue architetture. 

Davide Desiderio, responsabile comunicazione di SanMarco Terreal Italia

Come afferma l’arch. Davide Desiderio, responsabile comunicazione di SanMarco Terreal Italia, «Sanmarco è una delle aziende che meglio ha saputo interpretare il concetto di evoluzione nel laterizio, vale a dire ha ereditato il sapere tecnologico produttivo tradizionale tramandato, sapendolo coniugare con le istanze dei tempi e degli slanci evolutivi. Tradizione che è sinonimo di continuità, dal latino tradere, cioè trasmettere, è il peso delle cose del passato giunte al presente e proiettate nel futuro. Il laterizio in questo senso è assolutamente un materiale tradizionale. Il mattone scelto dallo stesso architetto Mario Botta e utilizzato in questa realizzazione è della linea faccia a vista Classico, vale a dire sabbiato, con una particolare colorazione rossa, frutto della ricerca SanMarco su indicazioni dello stesso architetto. Grazie alle sue caratteristiche, una volta posato non richiede nessun trattamento superficiale e ha una lunga durata nel tempo. È un mattone erede della tradizione antica, prodotto a stampo nelle dimensioni standard 12x25x 5,5 cm, con colorazione naturale (rosso classico) ottenuta miscelando argille di alto pregio senza aggiunta di coloranti o additivi e dalla finitura tradizionale sabbiata. La SanMarco infatti, fedele alla tradizione, è l’unica azienda che non pigmenta i materiali, evitando l’utilizzo di ossidi che, col tempo, possono causare problemi».

La posa è avvenuta in modo tradizionale e nell’ottica di un’approfondita conoscenza dei materiali e della loro applicazione. È stata utilizzata una malta a base di calce idraulica, le cui caratteristiche (modulo elastico, coefficiente di dilatazione, basso contenuto di sali solubili che causano efflorescenze in superficie) la rendono idonea all’allettamento di mattoni faccia a vista a pasta molle tipo a mano.

«Tra i molteplici impieghi del laterizio nell’evoluzione del settore delle costruzionisottolinea l’arch. Desiderioparticolare interesse assumono quelli dove il riferimento a questo antico materiale ha costituito una risposta in termini non solo statici e costruttivi ma anche di linguaggio architettonico: mi riferisco in particolare a tutte quelle architetture dove l’uso del laterizio per la realizzazione dell’involucro risponde ad una precisa ricerca linguistica indirizzata per esempio all’ottenimento di particolari effetti di texture, di una vibrazione di luce, che altri materiali non possono fornire. Il laterizio, cioè assume valore come materiale per il “faccia a vista”, come viene definito da molti»

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