Inail | Sicurezza sul lavoro

Meno lavoro… meno infortuni!

I dati positivi presentati dal direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello, non possono celare che il calo degli incidenti è dovuto anche al calo dei lavoratori occupati. Cresce nel contempo, come ha sostenuto il segretario generale della Filca-Cisl, Domenico Pesenti, il lavoro sommerso, soprattutto in edilizia.

Gli infortuni sul lavoro, ha comunicato il direttore generale dell’ Inail, Giuseppe Lucibello, sono diminuiti del 9% nel 2012 rispetto all’anno precedente: sono 654mila gli incidenti denunciati all’Istituto e anche il numero delle vittime è calato del 3% arrivando a 870 (nel 2011 le morti bianche sono state 893).

Giuseppe Lucibello, direttore generale Inail.

«Sono stati compiuti molti passi avanti nella prevenzione del fenomeno infortunistico, soprattutto in alcuni comparti della produzione italiana, e si sta acquisendo maggiore vigilanza del rispetto delle norme della salute e della sicurezza anche se continuano a necessitare sforzi e attenzione – così si è espresso il direttore Inail, sottolineando che – è preferibile investire nella sicurezza dei lavoratori ed è dimostrato dal trend in costante discesa che ha portato gli infortuni denunciati da 726 mila nel 2011 a 654 mila nel 2012».

Meno lavoro, meno incidenti. Bisogna però sottolineare che il perdurare della crisi economica ha generato una notevole diminuzione dell’attività produttiva con conseguenti dati favorevoli nel campo della sicurezza: difatti la congiuntura negativa del mercato del lavoro, la chiusura di molte aziende e il minor tasso di occupazione hanno inciso sulla quantità di incidenti sul lavoro che mediamente avvenivano negli anni scorsi portando una forte riduzione tra il 2011 e il 2012.

Sommerso in edilizia. Resta il problema degli incidenti non dichiarati perché avvenuti nel sommerso. A questo proposito il segretario generale della Filca-Cisl, Domenico Pesenti, ha dichiarato che «quello che sta avvenendo in edilizia è un travaso d’infortuni mortali dal lavoro regolare verso il lavoro nero. Gli infortuni, spesso mortali, che avvengono in edilizia costituiscono uno spaccato che sfugge a qualsiasi stima ma che rappresenta una percentuale molto alta. È per questo che chiediamo di non ridurre il livello di guardia e controlli più frequenti e approfonditi da parte degli organi preposti».

Domenico Pesenti, segretario Filca-Cisl.

Secondo Pesenti inoltre «sulla sicurezza in edilizia, soprattutto per quanto riguarda la formazione prima dell’ingresso nei cantieri, sono stati fatti passi in avanti molto importanti grazie, ad esempio, all’introduzione dell’obbligo formativo di 16 ore, previsto dal contratto nazionale del 2008 e avviato già nel 2009. La sicurezza dei lavoratori costituisce non solo un elemento di fondamentale importanza per la dignità del lavoratore, ma rappresenta un vantaggio per l’intera società».
Pesenti ha infine commentato quanto detto dal direttore Lucibello in merito al calo d’infortuni registrato nell’anno scorso sottolineando che «preso atto del nuovo calo degli infortuni mortali sul lavoro, apprezziamo l’onestà intellettuale del direttore generale dell’Inail, che attribuisce al calo dell’attività produttiva il minor numero di incidenti, ma facciamo notare che il calo del 3% di morti sul lavoro è molto più basso del calo di produzione provocato dalla crisi, soprattutto nelle costruzioni».
Giovanna Ferraresi

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