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Appalti: siglato l’accordo tra Anas e sindacati edili

Gianni Vittorio Armani, ad di Anas, e i segretari sindacali degli edili hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa per gli appalti con un importo superiore ai 50 milioni di euro. Tra gli obiettivi la creazione di un efficace sistema d'informazionE e relazioni sindacali per contrastare la criminalità organizzata e tutelare l’occupazione e la sicurezza sul lavoro.

L’amministratore delegato di Anas Gianni Vittorio Armani e i segretari
generali di FenealUil Vito Panzarella, FilcaCisl Franco Turri e FilleaCgil Alessandro Genovesi hanno sottoscritto a Roma, alla presenza del ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, un Protocollo d’Intesa per il rafforzamento di un efficace sistema d’informazione e relazioni sindacali necessarie nella realizzazione delle opere, con particolare attenzione alla prevenzione dei tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata, all’organizzazione della forza lavoro, alla struttura dei cantieri, all’occupazione nonché alla materia della sicurezza e dell’igiene nell’esecuzione di lavori sulla rete viaria d’interesse nazionale.

L’accordo riguarda tutti gli appalti con un importo superiore ai 50 milioni di euro e si propone di promuovere un confronto costante tra il committente e le organizzazioni di rappresentanza delle categorie dei lavoratori con Ccnl edili e affini.

Il Protocollo, grazie al confronto costante tra il committente e le organizzazioni di rappresentanza delle categorie, si pone l’obiettivo di assicurare la massima tempestività e celerità di esecuzione dei lavori che, in un contesto che garantisca il rigoroso rispetto delle prescrizioni di legge nazionali e comunitarie, stimoli la più ampia e qualificata partecipazione imprenditoriale e una rigorosa concorrenzialità e sviluppi le potenzialità e la qualificazione della manodopera e dell’apparato produttivo locale.

Il sistema di relazioni

In particolare, su specifiche materie individuate all’interno del Protocollo, i firmatari si propongono di attuare un sistema di relazioni articolato a livello nazionale, territoriale e a livello di cantieri operativi. Durante lo sviluppo delle attività di realizzazione dell’opera, con cadenza periodica o su richiesta di una delle due parti, si terranno incontri di aggiornamento sulle seguenti materie:

  • informazione sullo stato di avanzamento del programma dei lavori e tempistica di realizzazione;
  • situazione occupazionale;
  • stato dei rapporti con le istituzioni e con gli enti bilaterali;
  • informativa sull’applicazione delle norme inerenti salute, sicurezza e igiene del lavoro;
  • quadro generale degli infortuni eventualmente verificatisi; informazioni su subappalti ed eventuali sub contratti;
  • eventuale conciliazione di conflitti/vertenze;
  • formazione dei lavoratori;
  • problemi relativi alle condizioni logistiche dei lavoratori;
  • verifiche della regolarità contributiva e retributiva delle imprese presenti in cantiere;

Rilevante all’interno del protocollo è lo spazio riservato al tema sicurezza dei lavoratori. Anas e le OO.SS. convengono d’istituire un sistema di relazioni in materia di sicurezza, igiene e ambiente di lavoro nonché di coinvolgere le strutture sanitarie pubbliche perché  definiscano un piano di presidi sanitari di intervento e pronto intervento per potenziare la tutela della sicurezza nei cantieri.

Garantire i diritti del lavoratore

In merito ai diritti dei lavoratori, Anas si impegna a inserire nei propri contratti la previsione dell’obbligo per le imprese aggiudicatarie di garantire i diritti dei propri lavoratori e dei lavoratori dipendenti da eventuali imprese subappaltatrici.

A tal proposito, Anas inserirà nel contratto d’appalto, nel capitolato speciale d’appalto e nelle convenzioni, specifiche clausole a tutela dei lavoratori che sono definite all’interno del protocollo, con particolare attenzione al tema del corretto rispetto dei perimetri contrattuali, favorendo infine il ricorso alle clausole sociali a tutela dell’occupazione. Il documento sottoscritto conferma l’impegno delle parti nel promuovere in modo fattivo la cultura della legalità e della trasparenza nel settore.

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