Termini Imerese│ Parco Floriopoli

Archest ha vinto il concorso internazionale

Alla base del progetto dello studio Archest per il recupero e riuso del complesso architettonico della Targa Florio vi è la ricerca del rapporto tra il contesto storico e l’edificio che dev’essere funzionale al luogo.

Lo studio di architettura Archest si è aggiudicato il concorso internazionale di idee «Parco Tematico Floriopoli, a Termini Imerese», indetto dalla provincia di Palermo. Alla base del loro progetto c’è la ricerca del rapporto tra il contesto storico e un edificio che deve essere funzionale al luogo.

L’operazione s’inserisce in un contesto di valorizzazione territoriale più ampia, sia per la memoria storica di Targa Florio, sia per la presenza di diversi beni culturali, paesaggistici e ambientali.

L’edificio com’è ora. INGRANDISCI>>

Il recupero del complesso architettonico della Targa Florio si è interfacciato sia con la storia di Targa Florio sia con la statale 120 che era teatro di corse automobilistiche.
L’insieme degli edifici a sud della statale 120 ospiterà un sistema di servizio al nuovo complesso museale accogliendo punti informativi, punti vendita rivolti al campo automobilistico (nelle tribune scoperte) e un bar caffetteria (nelle tribune coperte), l’edificio dei box diviene esso stesso parte integrante del nuovo museo ospitando la parte di esposizione storica e di memoria della Targa Florio.
Contenitore museale. L’idea progettuale alla base della soluzione proposta da Archest è che la strada e le sue strutture siano un contenitore museale già definito che può contenere la storia passata e guardare al futuro con dinamicità e movimento, caratteristiche proprie del mondo automobilistico.
Diverse sono le funzioni sinergiche del nuovo complesso: museale,espositiva, congressuale, polifunzionale per manifestazioni all’aperto. Un elemento compositivo del complesso è un anello che definisce le coperture dell’edificio formando un nuovo percorso indipendente, raccordando le due parti della strada statale attraverso un ponte pedonale trasparente, ipotizzato sopra a quello storico esistente.
Il primo anello é il percorso museale, mentre l’edificio storico dei box é il vero e proprio museo della Targa Florio.
Centro congressi. Il secondo anello, partendo invece dal nuovo ponte, collegato ai parcheggi, è un percorso alternativo per raggiungere il centro congressi, i servizi ricettivi e la grande piazza che potrà ospitare manifestazioni e spettacoli all’aperto. Collegato all’ambito museale, a nord, è stato progettato il parco-giardino, solcato da tracciati pedonali panoramici e di collegamento che, seguendo le morfologie naturali del terreno, permetteranno un facile collegamento con la stazione ferroviaria di Cerda.

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