Ceramica | Applicazioni

Architettura sacra con Basaltina e Luserna

Il gres porcellanato di Dsg Ceramiche nella versione bocciardata è stato scelto da Itinera Studio Associato e Itaca Architetti Associati per il progetto proposto al concorso dell’Arcidiocesi di Sorrento-Castellamare di Stabia per la parrocchia di Santa Maria del Carmine (Na).

L’attenzione prestata ai particolari aspetti tecnici della progettazione, al ruolo sociale di un edificio liturgico e ai significati che un luogo di culto acquista inserendosi nel contesto urbano sono fondamentali per l’architettura sacra.

Dsg Ceramiche | Nelle immagini i render del progetto di Itinera Studio Associato e Itaca Architetti Associati che evidenziano l’uso del gres porcellanato firmato Dsg Ceramiche.
Dsg Ceramiche | Nell’immagine il render del progetto di Itinera Studio Associato e Itaca Architetti Associati che evidenzia l’uso del gres porcellanato firmato Dsg Ceramiche.

Aspetti tornati fondamentali dopo il Concilio Vaticano II, tramite figure ispiratrici come il Cardinale Lercaro, sostenitore di una costruzione religiosa in costante dialogo con la città, e spinti al centro del dibattito sull’architettura contemporanea anche grazie alle opere realizzate da firme come Tadao Ando, Mario Botta, Richard Meier e Renzo Piano, ma soprattutto grazie al rinnovato impulso promotore della Conferenza Episcopale Italiana, che in questo periodo ha indetto un concorso per la progettazione di una nuova chiesa a Mantova e sta definendo i bandi di committenza per le diocesi di Forlì, Lucca e Monreale.
Controtendenza. L’attivismo dei committenti ecclesiastici appare in controtendenza rispetto al generale rallentamento del settore, con un calo complessivo di nuove edificazioni del 44% fra il 2006 e il 2012 e una situazione del mercato non residenziale che sta faticosamente provando a invertire la rotta ed è una ripresa che sembra spingere soprattutto nello sviluppo delle tendenze di sostenibilità ambientale e urbana.
Se progettazione green e riqualificazione sono il futuro possibile dell’architettura, l’edilizia sacra si pone verso l’«ecologia umana» tramite la selezione accurata di materiali non pericolosi per la salute, l’attenzione all’efficienza energetica dell’edificio, la scelta di impianti tecnologicamente avanzati e sistemi costruttivi che favoriscano l’esposizione solare delle strutture di culto.
Alcuni esempi sono rappresentati dalle 700 chiese tedesche che hanno installato pannelli fotovoltaici sul tetto e il Sacro Cuore Immacolato di Maria a Brembo di Dalmine (Bg), dove i progettisti dello studio Pbeb hanno realizzato una chiesa all’interno di una fabbrica dismessa.
L’ecosostenibilità è fra gli obiettivi di un’architettura sacra che vuole esprimere il concetto di comunità, con l’utilizzo di materiali green che rappresentano la sintesi di estetica contemporanea e qualità funzionale.

GRES PORCELLANATO

La ceramica è storicamente una soluzione molto impiegata nella realizzazione di costruzioni religiose, per esempio per la decorazione di cupole e colonnati o per il rivestimento di pareti interne. Un ruolo di primo piano è riservato al gres porcellanato, adattabile a diversi cromatismi e spazi di diverse dimensioni grazie alla disponibilità di differenti formati e spessori. Questa caratteristica, unitamente all’eliminazione di smalti, consente l’utilizzo del materiale sia in interno che in esterno, come nel caso del gres porcellanato firmato Dsg

Dsg Ceramiche | Nelle immagini i render del progetto di Itinera Studio Associato e Itaca Architetti Associati che evidenziano l’uso del gres porcellanato firmato Dsg Ceramiche.
Dsg Ceramiche | Nell’ immagine il render del progetto di Itinera Studio Associato e Itaca Architetti Associati che evidenzia l’uso del gres porcellanato firmato Dsg Ceramiche.

Ceramiche che è stato scelto da Itinera Studio Associato e Itaca Architetti Associati per il progetto proposto al concorso dell’Arcidiocesi di Sorrento-Castellamare di Stabia per la parrocchia di Santa Maria del Carmine (Na).
I prodotti selezionati per l’eventuale realizzazione dell’edificio ecclesiastico sono Basaltina e Luserna, entrambi nella versione bocciardata: lastre di gres porcellanato resistenti all’abrasione, con coefficiente di attrito R11 (ideale per l’uso ad alto traffico) ed effetto pietra in grado di valorizzare le estensioni più ampie. Un dettaglio estetico indispensabile per la resa di un unico basamento che, nelle intenzioni dei progettisti, ha visivamente origine dalla croce all’interno della chiesa e raggiunge l’esterno dell’edificio percorrendone tutto il perimetro e componendosi nel sagrato in un sedile che offre accoglienza.
I principi ispiratori del progetto richiamano infatti la relazione fra liturgia e vita quotidiana dei credenti, rappresentata da una pavimentazione effetto pietra vulcanica che elimina qualsiasi soluzione di continuità fra le varie parti dell’architettura sacra.

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