Edilizia per il terziario | Banca di Credito Cooperativo di Carugate

Banca e nuove modalità di lavoro: trasparenza, permeabilità, efficienza e funzionalità degli spazi

L’arch. milanese Alberto Cesana, per conto della Banca di Credito Cooperativo di Carugate, ha riprogettato completamente l’immagine e gli spazi interni ed esterni del complesso edilizio sede dell’istituto bancario, pianificato nell’ottica del risparmio energetico e della razionalizzazione funzionale ed estetica. Attenzione specifica per la scelta dei materiali, delle forme, dei colori e delle finiture in modo che tutti gli elementi interagissero tra loro per creare una sinergia tra l’ambiente costruito e gli utenti e per garantire un perfetto comfort interno ed esterno.

A settembre dello scorso anno, congiuntamente all’anniversario dei 60 anni dalla fondazione, è stata inaugurata a Carugate (in provincia di Milano) la nuova sede della Banca di Credito Cooperativo di Carugate e Inzago, allora Banca di Credito Cooperativo di Carugate (prima dell’avvenuta fusione tra le due banche nel dicembre 2013), su progetto dell’architetto Alberto Cesana >>, con studio a Milano, che partendo dall’edificio esistente ne ha ripensato e riprogettato completamente l’immagine e gli spazi interni ed esterni.

Banca di Credito Cooperativo | Vista della facciata principale su via De Gasperi a lavori ultimati (foto studio Giudicianni&Biffi).
Banca di Credito Cooperativo | Vista della facciata principale su via De Gasperi a lavori ultimati (foto studio Giudicianni&Biffi).

RAZIONALIZZAZIONE FUNZIONALE ED ESTETICA

ALBERTO CESANA_Banca_di_Credito_Cooperativo_di_Carugate Illustrando a Imprese Edili gli obiettivi dell’intervento, il progettista, arch. Cesana, ha evidenziato che «… si è trattato di un completo rifacimento, una rivisitazione dell’immobile esistente che ha interessato sia gli aspetti architettonici, sia funzionali sia impiantistici.
In assonanza con le direttive della committenza, si è realizzato un profondo rinnovamento dell’immagine della sede che si allinea all’identità attuale della banca, anche in continuità e in sintonia con il nuovo concept delle filiali realizzato nel 2010 sempre dal mio studio. Un rinnovamento dell’immagine dello stabile per meglio dialogare con la città in cui la banca si radica e inserisce, una maggiore apertura e integrazione con il territorio con cui la banca da sempre collabora e coopera.
Massima trasparenza, permeabilità, efficienza e funzionalità degli spazi sia rispetto ai clienti, che ai dipendenti e alla comunità. È stato un intervento complesso e pianificato anche nell’ottica del risparmio energetico e di un maggior comfort interno ed esterno, voluto e perseguito in accordo con la banca. Gli spazi sono stati ripensati completamente in un ottica di razionalizzazione funzionale ed estetica. Sono stati ridistribuiti e riprogettati adottando layout e spazi più confortevoli, flessibili e adeguati alle nuove modalità di lavoro della società.
Un rinnovamento che, attraverso scelte strutturali e impiantistiche relativamente all’isolamento dei tamponamenti esterni, ai sistemi più evoluti di riscaldamento, climatizzazione e illuminazione, oltre che di controllo e di utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, ha dato vita a un edificio nuovo volto al risparmio energetico, alla sostenibilità ambientale e a una maggiore sostenibilità economica»
.

DUE PORZIONI SEPARATE

La sede della Bcc di Carugate si presentava come un edificio terziario a corte con torri circolari d’angolo ed elementi arretrati di congiunzione in parte rivestite in mattoni e in parte con facciate continue vetrate. Nella parte retrostante si collega, in un unicuum, il volume dell’Auditorium con facciate completamente rivestite in mattoni. Un edificio coerente e funzionale rispetto a quelli che erano allora le esigenze e l’immagine della banca, ormai lontana e anacronistica rispetto ai tempi e ai nuovi bisogni della committenza.

Banca di Credito Cooperativo | Rimozione del volume tecnico dedicato agli impianti meccanici in copertura.
Banca di Credito Cooperativo | Rimozione del volume tecnico dedicato agli impianti meccanici in copertura.

Ulteriore necessità della banca in fase di ristrutturazione è stata la completa e totale compartimentazione e divisione della porzione di stabile a uso uffici dalla porzione di auditorium destinata a eventi interni alla banca, ma anche a uso pubblico da parte della comunità e delle associazioni del territorio.
Il tutto per creare due porzioni separate e indipendenti e garantire così la sicurezza e il rispetto delle norme a cui devono sottostare i luoghi destinati a spettacoli ed eventi.
Partendo dall’edificio preesistente la volontà progettuale, in accordo con le direttive della banca, è stata quella di «rompere la scatola» chiusa e arroccata del precedente edificio, per aprirsi e protendersi verso il territorio e la comunità.
In tale ottica sono stati realizzati importanti interventi strutturali che hanno permesso di movimentare i prospetti rendendoli superfici permeabili, trasparenti, lineari e sinuose, concave e convesse, con terrazzi ed elementi aggettanti, oltre che creare salti di quota e aumenti delle altezze all’interno della hall d’ingresso per dare maggior respiro e comfort agli interni, per esaltare la luce naturale all’interno degli ambienti in modo che potesse diventare protagonista e rendere vivi e mutevoli gli spazi anche in funzione dei diversi momenti della giornata.

FACCIATA VETRATA CURVILINEA

Per evidenziare la facciata principale e aumentarne la percezione e la riconoscibilità verso la città, è stata realizzata una nuova ripartizione del prospetto su via Alcide De Gasperi, con la realizzazione di un nuovo volume esterno con bussola di accesso al corpo di fabbrica centrale vetrato di soli due piani di altezza e l’arretramento della facciata al secondo piano per creare un nuovo terrazzo su cui affaccia la sala del consiglio, cuore pulsante della banca.
Attraverso una nuova facciata vetrata dall’andamento curvilineo, l’immobile si affaccia e dialoga architettonicamente con la prospiciente agenzia e con la realtà territoriale in cui s’inserisce.
Il volume esterno contenente la bussola d’ingresso è stato realizzato strutturalmente indipendente dall’edificio con fondazione diretta a platea e sovrastruttura in acciaio costituita da pilastri e travi a sostegno del rivestimento esterno (serramento in verticale e pannellatura tipo «sandwich » in copertura).
L’arretramento della copertura, finalizzata alla creazione del terrazzo al secondo piano, e la creazione di un salto di quota nel piano primo, hanno imposto, a livello strutturale, la demolizione e ricostruzione dei due solai (copertura piano terra e copertura) lato nord dell’edificio. Per sostenere sia il salto di quota del solaio del piano primo che la copertura arretrata sono stati realizzati due nuovi setti in cemento armato che, partendo da nuove strutture di fondazione, attraversano i solai esistenti.
Il solaio di copertura del piano primo, originariamente in lastre tralicciate, è stato rifatto a piastra in cemento armato gettato in opera con alleggerimento in cassero a perdere in polipropilene riciclato della «U-Boot Beton». Tale soluzione, oltre a garantire un comportamento a piastra del solaio, meglio si adattava alla nuova geometria del solaio, contenente un salto di quota centrale ad andamento curvilineo.
Per il solaio di copertura è stata invece mantenuta la tipologia costruttiva originaria, ricostruendo il solaio in lastre tralicciate e getto di completamento in c.a. L’arretramento della facciata sul lato nord ha però imposto l’appoggio del nuovo solaio sui due setti di nuova realizzazione tra i quali è stata realizzata una trave in c.a. sporgente superiormente rispetto al solaio.

STRUTTURA METALLICA

All’interno del cortile, sui lati corti, a piano terra sono stati realizzati due nuovi volumi curvi e vetrati che, «prolungandosi » e «rigonfiandosi» verso il cortile, collegano l’interno con l’esterno catturando e facendo entrare la luce solare proprio nelle due zone più penalizzate da questo punto di vista. In corrispondenza della hall d’ingresso il nuovo volume curvo è stato realizzato semplicemente creando uno sbalzo al nuovo solaio del piano primo.

Banca di Credito Cooperativo | Demolizione solaio di copertura ala verso via de Gasperi e demolizione in lastre tralicciate.
Banca di Credito Cooperativo | Demolizione solaio di copertura ala verso via de Gasperi e demolizione in lastre tralicciate.

Nel corpo sud, in corrispondenza del foyer dell’auditorium, è stata realizzata una struttura metallica indipendente dal solaio esistente: i montanti in acciaio e un graticcio di travi tipo He sostengono la copertura realizzata con pannelli «sandwich».
Al secondo piano, verso il cortile interno, è stato realizzato l’arretramento di una porzione della facciata lungo il prospetto est in modo da creare una nuova loggia su cui affaccia la biblioteca aperta e trasparente attraverso la nuova facciata vetrata dall’andamento curvo. Il tutto per creare movimento e profondità sul cortile interno di forma rettilinea e squadrata.

FACCIATA CONTINUA

In tale ottica s’inserisce la ridefinizione completa dell’involucro di facciata dell’edificio terziario che ha comportato la totale sostituzione e il rifacimento del sistema di facciata al fine di declinare una nuova immagine di trasparenza e apertura, ma anche di aumentarne il livello prestazionale, riducendo i consumi energetici e migliorando il beneficio ecoenergetico dell’immobile.

Banca di Credito Cooperativo | Nuovo solaio di copertura dell’ala verso via De Gasperi.
Banca di Credito Cooperativo | Nuovo solaio di copertura dell’ala verso via De Gasperi.

Per l’edificio terziario è stato adottato il sistema di facciata continua a cellule indipendenti con silicone strutturale. La struttura delle cellule è stata realizzata con estrusi in lega di alluminio e spessore complessivo del pacchetto di facciata pari a 205 mm. Le sagome dei profilati delle cellule sono stati accoppiati attraverso giunti telescopici.
Il fissaggio dei tamponamenti visivi e ciechi è stato realizzato con l’uso di silicone strutturale e con idonee manine di supporto poste sul lato orizzontale inferiore delle lastre. L’isolamento termico per le specchiature è stato realizzato mediante l’uso di vetri a camera isolante dotate di canalino a taglio termico tipo Warm Edge e guarnizioni in silicone.
Gli elementi di raccordo della facciata alla struttura edilizia sono stati realizzati con lamiere d’alluminio in lega 3005 allo stato H30 per verniciatura; lamiere d’alluminio in lega 5005 allo stato H30 per anodizzazione e profili e lamiere in acciaio inox Aisi 316. Il tutto completo di relative coibentazioni, guaine, guarnizioni in elastomeri, sigillature e sottostrutture di supporto in acciaio.
Per le facciate:
i tamponamenti trasparenti sono stati realizzati con lastre vetro camera ad alto isolamento (del tipo basso emissivo) composte da: lastra esterna 8 mm temprato con Hst con finitura azzurra; intercapedine 16 mm warm-edge con gas argon 90%; lastra interna 55.2 A stratificato con pvb acustico con coating Be mfl
i tamponamenti ciechi delle fasce marcapiano sono stati realizzati con pannellature isolanti e monolitiche composti da lastra esterna 8 mm con finitura azzurra, temperato con Hst e pannello interno con lastra esterna pannello metallico Alucobond; due strati di lana minerale per uno spessore totale da 160 mm; lamiera interna in acciaio 12/10 preverniciata; complete di chiusure Rei 120 ai piani intermedi realizzate in doppia lastra di Promot spessore 12 mm ciascuno.

Banca di Credito Cooperativo | Installazione e montaggio di nuova facciata vetrata continua a cellule indipendenti.
Banca di Credito Cooperativo | Installazione e montaggio di nuova facciata vetrata continua a cellule indipendenti.

Si è inoltre realizzato un mascheramento di quattro vani scala circolari rivestiti precedentemente in mattoni attraverso la posa di rete in fibra di vetro a maglia quadrata mm 15×15 e la successiva rasatura delle superfici in modo da ottenere una finitura bianca liscia e successivo trattamento idrofugo per proteggere l’intonaco prevenendone il degrado a causa degli agenti atmosferici.
Su tale supporto è stata quindi realizzata una nuova struttura in acciaio sabbiato e verniciato con rivestimento esterno in lastre in vetro 12 mm temprato con Hst con finitura extra chiara e serigrafia a pallini pari al 30% con effetto traslucido. Ogni lastra è dotata di fori svasati che ne hanno permesso il fissaggio alla struttura retrostante tramite rotules.
Il tutto è stato completato dalla realizzazione di grigliati e di un sistema di scale asportabili collocate all’interno dell’intercapedine tra i vani scala e i rivestimenti vetrati in modo da assicurare l’accesso, la pulizia e la manutenzione delle quattro torri.

FACCIATA VENTILATA RIVESTITA IN GRES

Per le restanti porzioni cieche della facciata è stata realizzata una facciata del tipo ventilato con rivestimento in gres a effetto legno fissato alla struttura edilizia tramite apposita sottostruttura con sistema di aggraffatura e staffe di fissaggio. Sul retro dello stabile, in corrispondenza del volume emergente dell’Auditorium e di alcune porzioni strutturali dell’edificio terziario sono state realizzate nuove facciate con rivestimento esterno in Alucobond, complete di struttura di collegamento in alluminio estruso, intercapedine ventilata e sottostruttura portante fissata alla struttura edile dell’edificio.
Tale rivestimento, costituito da due lamine di copertura in alluminio e un nucleo in plastica, ha permesso d’innalzare l’efficienza energetica funzionando infatti da schermo protettivo contro le radiazioni solari e riducendo la trasmissione termica per un perfetto comfort abitativo.

Banca di Credito Cooperativo | Nuova porzione di solaio tra piano terra e primo piano per aumentare l’altezza dell’ambiente d’ingresso allo stabile.
Banca di Credito Cooperativo | Nuova porzione di solaio tra piano terra e primo piano per aumentare l’altezza dell’ambiente d’ingresso allo stabile.

L’ottimizzazione dell’isolamento termico delle strutture perimetrali, l’utilizzo di superfici vetrate ad alte prestazioni «basso emissive» e di opportuni brise soleil lungo i prospetti hanno concorso, insieme alle scelte impiantistiche, a ridurre il fabbisogno di energia primaria dell’edificio dagli originali 90,15 kWh/ m3anno agli attuali 29,13 kWh/anno; passando così dalla classe G (prima dell’intervento) all’attuale classe D.BCCL_Carugate

CLIMATIZZAZIONE

L’utilizzo di moderni gruppi polivalenti con sorgente aria riduce a «0» la produzioni d’inquinanti in luogo. In tale ottica è stato realizzato un nuovo e moderno impianto di climatizzazione estate/inverno che consente il controllo delle condizioni termo igrometriche interne, con controllo diretto della temperatura e del livello di umidità di ogni singolo ambiente; l’immissione di aria esterna debitamente filtrata e trattata, distribuita in modo da non creare fastidiose correnti e ristagni.
Le elevate superfici vetrate, le diverse esposizioni e la presenza di carichi endogeni dovuti a persone, illuminazione e terminali informatici hanno reso necessario produrre contemporaneamente sia l’energia termica sia l’energia frigorifera per poter raffrescare gli ambienti anche durante la stagione invernale e nelle mezze stagioni. Per questo motivo, sono stati installati gruppi polivalenti con sorgente aria con diverse funzioni:
1. funzionamento in modalità raffreddamento con produzione di sola acqua refrigerata in cui l’unità si comporta da semplice refrigeratore e smaltisce il calore in eccesso dell’ambiente interno nell’ambiente esterno attraverso uno scambiatore a tubi alettati aria freon (batteria di condensazione) e l’acqua viene raffreddata da uno scambiatore a fascio tubiero freon-acqua (evaporatore).
2. funzionamento in modalità riscaldamento con produzione di sola acqua calda in cui l’unità si comporta come una pompa di calore che sfrutta il calore dell’ambiente esterno attraverso uno scambiatore a batteria alettata aria-freon (evaporatore) innalzando il livello di temperatura dell’acqua da inviare all’ambiente interno tramite uno scambiatore a fascio freon-acqua (condensatore).
3. funzionamento in trasferimento di calore nel caso in cui l’utenza richieda contemporaneamente la produzione di acqua calda e refrigerata, I’unità si comporta esattamente come un refrigeratore con recupero totale del calore di condensazione. Il calore di condensazione viene recuperato in uno scambiatore a fascio tubiero freon-acqua (scambiatore di recupero) per innalzare il livello della temperatura dell’acqua da destinare all’utenza calda. Il processo di evaporazione del refrigerante avviene in un altro scambiatore di calore a fascio tubiero freon-acqua (evaporatore) e permette di sottrarre calore all’acqua riducendone il livello di temperatura in modo da soddisfare le esigenze dell’utenza fredda.
La filosofia costruttiva delle unità termofrigorifere polivalenti
prevede il frazionamento della potenza totale (calda e fredda) su più circuiti frigoriferi indipendenti. Questa soluzione permette, grazie a un sofisticato controllo a microprocessore a bordo delle unità, di meglio assecondare le variazioni di carico termico interno adottando, per ogni circuito frigorifero, la configurazione di funzionamento ritenuta in quel momento energeticamente più idonea.
Quando le unità termo frigorifere polivalenti operano in trasferimento di calore una delle due energie fornite (termica o frigorifera) è ottenuta gratuitamente. Quando l’unità funziona con queste caratteristiche, l’energia utilizzata per riscaldare/raffreddare il circuito con il minor fabbisogno istantaneo è gratuita perché recuperata dal circuito con il maggior fabbisogno termico.

Banca di Credito Cooperativo | Posa dei pavimenti sopraelevati.
Banca di Credito Cooperativo | Posa dei pavimenti sopraelevati.

Tale sistema è molto vantaggioso quando utilizzato per la climatizzazione di ambienti molto vetrati che, nelle stagioni intermedie, hanno la necessità di raffreddare e riscaldare contemporaneamente porzioni di edifico con diversa esposizione. In estate, l’acqua riscaldata gratuitamente con l’energia termica recuperata dagli ambienti viene utilizzata per alimentare le batteria di post riscaldamento dell’aria primaria evitando l’accensione delle caldaie con conseguente risparmio di energia primaria.
Per i motivi sopra esposti l’edificio si troverà spesso a dover operare anche in piena stagione invernale in questa favorevole condizione di carico. Ecco perché l’impiego di macchine termo frigorifere polivalenti in grado di operare automaticamente in funzionamento a trasferimento di calore diventa nel caso specifico particolarmente interessante e conveniente.
Queste macchine, anche quando non funzionano in trasferimento di calore, ma si trovano a operare come semplici pompe di calore aria/acqua, garantiscono comunque un’efficienza energetica (in termini di energia primaria) maggiore rispetto a quella che è in grado di garantire il migliore sistema tradizionale di produzione dell’energia termica mediante combustibili fossili, che, com’è noto, è costituito dall’impiego di caldaie a condensazione.
Con temperature esterne di –5°C il Cop di queste macchine è pari a circa 2,5, molto superiore alle più moderne caldaie a condensazione che possono arrivare a un Cop =1,05. Il controllo del microclima in ambiente è stato affidato a terminali ventilconvettori del tipo a quattro tubi che in qualsiasi momento dell’anno sono in grado di fornire energia termica per riscaldare o raffreddare.
Sono stati utilizzati diverse tipologie di ventilconvettore, alla ricerca del miglior compromesso tra la necessità di un regolare funzionamento dell’impianto nel rispetto del layout architettonico degli ambienti. Nei servizi igienici e in alcuni locali in cui non occorre il raffrescamento estivo, i terminali sono costituiti da radiatori in acciaio a piastra alimentati dall’acqua in circolazione nel circuito ventilconvettori.
L’aria primaria di ventilazione è fornita attraverso una serie di unità con recuperatore di calore entalpico rotativo ad altissima efficienza (oltre l’80%) posizionate in copertura. Le Uta sono dotate di modernissimi ventilatori con motori elettrici controllati da inverter che permettono una sensibile riduzione dei consumi di energia elettrica.
Per un ulteriore riduzione dei consumi di energia sono state installate più unità che servono ambienti con tempi di occupazione omogenei; in questo modo le unità vengono avviate esclusivamente quando le zone servite risultano effettivamente occupate. Un impianto a tecnologia bus, gestisce da un unico punto, in locale o in remoto, il controllo, il monitoraggio e la regolazione del microclima, oltre che il controllo dei guasti di qualsiasi origine aumentando l’efficienza funzionale ed energetica delle apparecchiature in campo.
L’edificio è comunque dotato di moderni generatori di calore a condensazione installati due anni prima dell’intervento di riqualificazione dell’edificio che sono stati mantenuti in esercizio e verranno utilizzati in emergenza quando le condizioni di acquisto del combustibile rendono la gestione più economica.BCC_Carugate

ENERGIE RINNOVABILI

In accordo alla volontà di realizzare un edificio volto al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, è stato posto in opera un impianto fotovoltaico sulle coperture della sede e dell’auditorium che consente di ottenere una potenza di picco pari a 43,6 KWp e energia elettrica per 51.000 KWh/anno.

BUILDING AUTOMATION

Nella progettazione è stato introdotto il concetto di building automation che consente, da un unico punto, in modo locale o in remoto, il monitoraggio e la gestione integrata degli impianti tecnologici in modo da ridurne i consumi e prolungare la vita degli apparecchi in uso garantendone adeguate prestazioni di funzionamento e un continuo controllo del microclima e del comfort ambientale.
L’impianto d’illuminazione, realizzato con apparecchi illuminanti dell’azienda italiana Quattrobi, con sorgenti luminose di tipo fluorescente a lunga durata e a led ad alta efficienza, è regolato da un sistema bus Eib/Knx e da un controllore di domotica Labs. Negli uffici è stato realizzato un sistema di regolazione automatica delle luci che tramite specifici sensori modifica l’intensità luminosa per garantire l’illuminamento medio mantenuto richiesto dalle normative tenuto conto dell’esposizione dell’edificio su più fronti e della presenza di pareti vetrate verso l’esterno. Inoltre, tramite sensori di presenza viene automaticamente regolata l’accensione e lo spegnimento dei singoli uffici e/o aree in funzione della presenza o meno del personale e deli addetti.

Banca di Credito Cooperativo | Installazione del nuovo rivestimento di facciata in Alucobond.
Banca di Credito Cooperativo | Installazione del nuovo rivestimento di facciata in Alucobond.

L’edificio, già ristrutturato internamente nel 1995, ha richiesto dal punto di vista dell’impianto elettrico un nuovo intervento radicale della distribuzione dorsale e terminale, ma, considerato il buono stato manutentivo, sono state mantenute l’esistente cabina di trasformazione, il power center e le quadristiche che hanno subito interventi di integrazione fisiologica.
Relativamente agli impianti speciali sono stati realizzati impianti antintrusione, videosorveglianza e fonia/dati; così come è stato interamente rinnovato l’auditorium per 550 persone che con multi proiezioni, schermi Lcd, audio e video conference, oltre che una nuova regia capace di gestire contenuti audio e video professionali, riprese e registrazioni in presa diretta, offre alla banca e all’intera collettività uno spazio adeguato coi tempi.

SCELTE COSTRUTTIVE

«Aspetto fondamentale del restyling dell’edificio è stato il ripensamento e la realizzazione di una nuova ridistribuzione degli spazi interni che hanno dato vita ad ambienti più confortevoli, flessibili, efficienti. Sono stati razionalizzati gli spazi, gli accessi e i percorsi interni, oltre che creati a supporto degli uffici ambienti ricreativi, di accoglienza, sale riunioni, biblioteca e spazi modulari e polivalenti per rendere il più efficiente e moderna possibile la sede della Banca.

Banca di Credito Cooperativo | Reception hall di ingresso.
Banca di Credito Cooperativo | Reception hall di ingresso.

Il tutto è stato realizzato con un occhio di riguardo nella scelta dei materiali, delle forme, dei colori e finiture in modo che tutti questi elementi interagissero tra loro per creare una sinergia tra l’ambiente e le persone e per garantire un perfetto confort interno – spiega l’arch. Alberto Cesana motivando che – la suddivisione degli ambienti è stata realizzata attraverso l’uso di pareti in cartongesso a doppia lastra con interposizione di pannelli fonoassorbenti in lana di roccia per garantire un abbattimento acustico di 48 dB e prevalentemente tramite l’adozione di sistemi di pareti mobili a vetro singolo e a vetro doppio in grado di garantire eccellenti prestazioni, assoluta trasparenza, versatilità e flessibilità nell’utilizzo.
Sono stati adottati pavimenti sopraelevati per consentire un agevole transito sottostante degli impianti e garantire flessibilità nella riconfigurazione futura degli spazi. A seconda delle differenti aree sono stati posati pavimenti sopraelevati con pannelli con anima in truciolare ad alta densità accoppiati a un rivestimento in legno e/o gres porcellanato oppure con rivestimento in alluminio e successiva posa di pavimentazioni tecniche autoposanti quali pvc effetto legno o pavimentazioni tessili floccate in fibra di nylon che uniscono la resistenza, l’igienicità e la durabilità di un pavimento resiliente alle qualità acustiche e di comfort della moquette»
.

MIGLIORATA L’ACUSTICA

Nell’allestimento interno, particolare attenzione è stata posta alla realizzazione dei sistemi di controsoffittature e ribassamenti acustici dall’andamento lineare e/o curvilineo con integrata illuminazione d’ambiente che movimentando e differenziando le superfici a plafone potessero garantire, oltre che un effetto estetico sobrio ed elegante, un adeguato comfort acustico.
A seconda delle varie destinazioni d’uso degli spazi, sono stati adottati controsoffitti in cartongesso liscio o perforato (tipo Rigitone), controsoffitti ispezionabili in gesso alleggerito e del tipo acustico in legno (Topakustic e Madera Vector della Armstrong) in corrispondenza delle sale riunioni, degli uffici e degli open space.
Questi pannelli fonoassorbenti composti da lamelle di Mdf opportunamente lavorate e rivestite in legno hanno consentito di migliorare l’acustica all’interno degli ambienti chiusi eliminando il riverbero e assorbendo il rumore in eccesso. Tali elementi e materiali sono stati adottati sia per la realizzazione di controsoffittature ribassate che per pannellature e rivestimenti a parete in corrispondenza delle sale riunioni e dell’auditorium.

Banca di Credito Cooperativo | Uffici operativi.
Banca di Credito Cooperativo | Uffici operativi.

Negli ambienti più ampi e con particolari esigenze di comfort acustico, le pareti sono state rivestite con tessuti in fibra di vetro (tipo Gavatex). Tali rivestimenti sono realizzati con materie prime naturali, non sono tossici e assicurano elevati livelli prestazionali: ignifugo, classe 0 e di aiuto alla correzione del suono.

AREA VERDE DI FRUIZIONE PUBBLICA

Particolare cura nella realizzazione dell’edificio è stata rivolta anche all’esterno, enfatizzando il dialogo con il territorio e la comunità in cui la banca si inserisce. Attraverso un’asta pubblica, la committenza ha acquistato dal Comune di Carugate l’area antistante la sede – precedentemente destinata a parcheggi – per riconvertirla in area attrezzata a verde di fruizione pubblica. Nella stessa ottica s’inseriscono gli interventi eseguiti dalla banca a scomputo degli oneri di urbanizzazione.
In accordo con il Comune di Carugate, che da anni si contraddistingue per una spiccata vocazione alla programmazione e pianificazione territoriale basata sulla sostenibilità ambientale e risparmio energetico, si sono realizzati interventi di miglioramento della viabilità limitrofa e di rifacimento della via S.G. Bosco.
Questa via è stata trasformata in un viale alberato con il rifacimento del manto stradale con asfalto sottoposto al trattamento ecologico «Itertiodue» per la riduzione dell’inquinamento atmosferico.
Un preparato costituito da una miscela micronizzata di particolari cristalli di biossido di titanio e altre sostanze fotocatalitiche (atossiche e non nocive per l’uomo) che disperse in resine inorganiche siliconiche sono state applicate a spruzzo sulla superficie dell’asfalto in modo da depositarsi sotto forma di un velo trasparente, traspirante e non infiammabile.
Tale trattamento attraverso il processo foto attivo della fotocatalisi – tramite una reazione chimica – accelera la formazione di sostanze fortemente ossidanti che riescono a decomporre le sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera.

PANNELLI MULTIMEDIALI SULLA TORRE D’ANGOLO

Nell’ottica di un dialogo continuo e costante tra la banca e la comunità s’inserisce l’installazione sulla torre d’angolo tra via Alcide De Gasperi e via San Giovanni Bosco di un pannello Tv led controllato da una specifi ca piattaforma con potenzialità di contenuti televisivi. Il pannello multimediale Traxon è composto da 75 Traxon Mesh Rgb con grado di protezione Ip67.
Ogni singolo prodotto Mesh è composto da 80 led Rgb singolarmente indirizzabili alloggiati all’interno di una grigia trasparente semirigida che garantisce un perfetto tensionamento in facciata. Il banner è stato installato all’interno della facciata della torre sui 4 lati, coprendo una lunghezza totale di 23 m per un’altezza di 1 m e per un totale di 6000 Led Rgb installati.
L’interdistanza tra i led (pixel pitch) è di 62,5 mm, risoluzione che assicura una ottima visibilità e dettaglio grafi co per contenuti video in formato testo o per video a bassa risoluzione. Il sistema viene controllato attraverso il software ecue «Light application suite» installato su un server Ecue «LCEfx». Le varie programmazioni (che possono essere giornaliere, mensili oppure solo per degli eventi particolari) vengono programmati nel software che converte, in tempo reale, la programmazione in un segnale video (Dvi).
Il segnale video viene convertito e reindirizzato attraverso tre «Video micro converter» che convertono il segnale video in formato Dmx al pannello multimediale.

ENRICO CORELLI_Banca_di_Credito_Cooperativo_di_Carugate
P. I. Enrico Corelli

Chi ha fatto Cosa
Committenza

Banca di Credito Cooperativo di Carugate e Inzago s.c.
Tipologia Funzionale
terziario
Progettazione architettonica e direzione lavori
arch. Alberto Cesana

Progettazione impianti meccanici
p.i. Gianluigi Bonomelli
Thg Progetti srl
Progettazione impianti elettrici e illuminazione
p.i. Enrico Corelli
Studio Tecnico Corelli srl
Progettazione strutture

UMBERTO LUCCHESE_GIANLUIGI BONOMELLI_Banca_di_Credito_Cooperativo_di_Carugate
Ing. Umberto Lucchese

ing. Umberto Lucchese
Impresa esecutrice
Impresa Edile Mariani srl
Facciate Strutturali
Vega Systems srl
Installazione impianti meccanici
L&G Stucchi srl
Gruppi frigoriferi polivalenti
Climaveneta spa
Elettropompe di circolazione
Dab Pumps spa
Termoregolazione
Siemens spa

GIANLUIGI BONOMELLI_Banca_di_Credito_Cooperativo_di_Carugate
P. I. Gianluigi Bonomelli

Supervisione impianti
Siemens spa
Ventiloconvettori
Aermec spa
Centrali trattamento aria
Cityair
Accessori aeraulici e Serrande tagliafuoco
Sagicofim
Impianti elettrici e illuminazione
Elettrica Tp srl

Apparecchi di illuminazione
– Quattrobi srl
– Flos Spa
– Artemide spa
– Norlight
– Linea Light Group
Impianti di Sicurezza
Sicurtre srl
Impianti Multimediali
Tagliabue Sistemi srl
Trasmissione Dati
Teicos srl
Arredi
– Castelli Carlo di Pietro Castelli & C. snc
– Moroso spa
– Arper spa
– Cassina spa
– Poltrona Frau spa
Comunicazione interna ed esterna
Bo-Ga srl
Pannelli multimediali in facciata
Traxon Technologies
Tende e tendoni motorizzati auditorium
Brianza Tende
Opere stradali
Errestrade srl

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here