Progetti di ricerca d'interesse nazionale | MIUR - MEF -IIT

Bando di 391 milioni per la ricerca di base

Il bando, risultato di un'intesa fra Miur, Mef e Iit, è destinato al finanziamento di progetti di ricerca pubblica. Tre sono le linee d'intervento: linea principale, linea giovani e linea sud. Le domande per accedere ai fondi si potranno presentare dal 15 febbraio al 29 marzo 2018.

Lo stanziamento previsto dal bando PRIN (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale) 2017 è stato inviato alla Corte dei Conti per la sua registrazione ed è disponibile sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Si tratta di 391 milioni di euro per la ricerca di base, tesa soprattutto alla valorizzazione degli under 40 e del Sud.

Il bando finanzia progetti di ricerca pubblica. Lo stanziamento di 391 milioni comprende anche 250 milioni frutto di un’intesa fra MIUR, MEF e Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).

Il bando PRIN si caratterizza per alcuni aspetti innovativi, come la possibilità di presentare i progetti estesa al personale, oltre che delle Università, anche degli Enti pubblici di ricerca vigilati dal MIUR. Come sempre, particolare attenzione sarà dedicata alla portabilità dei progetti e alle attività di diffusione e disseminazione dei risultati. I progetti saranno valutati in due fasi e tutta la procedura sarà gestita esclusivamente per via telematica.

Sono previste tre linee d’intervento

  • Linea principale, con una dotazione di 305 milioni di euro. I responsabili delle singole unità di ricerca potranno essere professori universitari, ricercatori universitari e degli Enti pubblici di ricerca, tecnologi, dirigenti di ricerca e dirigenti tecnologi. È previsto, per assicurare la continuità della gestione scientifica dei progetti, che possano assumere il ruolo di coordinatori scientifici nazionali soltanto coloro che abbiano titolo a restare in servizio per un numero di anni non inferiore a quattro.
  • Linea giovani, con una dotazione di 22 milioni di euro. I responsabili delle singole unità di ricerca potranno essere docenti, ricercatori, tecnologi under 40, anche a tempo determinato.
  • Linea Sud, con una dotazione di 64 milioni di euro. È del tutto simile, per caratteristiche, alla linea principale, ma tutte le unità di ricerca dovranno essere ubicate in una delle Regioni in ritardo di sviluppo o in transizione.

La ripartizione dei fondi tra le diverse aree scientifiche è così determinata: Scienze della vita, 140 milioni di euro; Fisica, Chimica, Ingegneria, 140 milioni di euro; Scienze umanistiche, 111 milioni di euro.

Ciascun progetto, di durata triennale, può prevedere un costo massimo di euro 1.200.000 e un numero di unità di ricerca variabile tra 1 e 6. Il finanziamento è assegnato all’Ateneo/Ente sede di ogni unità di ricerca. Alle call potranno partecipare tutti gli aventi diritto indipendentemente dal fatto che abbiano partecipato o meno al PRIN precedente.

La gestione dei progetti prevede:

  • massima flessibilità in fase di esecuzione: sono soggette ad approvazione preventiva da parte del MIUR le sole varianti scientifiche relative alla modifica degli obiettivi del progetto, ma non le varianti tecnico-economiche;
  • garanzia di portabilità in caso di trasferimento di sede dei responsabili di unità; valutazioni scientifiche intermedie, rese pubbliche dal MIUR;
  • relazioni scientifiche conclusive effettuate entro 90 giorni dalla conclusione del progetto.

Le domande si potranno presentare dal 15 febbraio al 29 marzo 2018.

QUI il bando

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