Rammendo urbano | Ex monastero di Sant’Agata

Bergamo: rigenerazione della città storica

Comune, Agenzia del Demanio e Mibact hanno stipulato un accordo che considera nuove funzioni per l’ex monastero. Su una parte del compendio possibile la sede del nuovo conservatorio e un ostello per il turismo low-cost.

C’è un accordo che garantisce nuove prospettive e sviluppi all’ex monastero e carcere di Sant’Agata a Bergamo Alta: Comune di Bergamo, Agenzia del Demanio, Mibact, Soprintendenza hanno siglato un accordo che prevede nuove funzioni e destinazioni per il complesso realizzato dai padri Teatini nel XVII secolo e che è stato carcere fino al 1977.

Viene così raggiunta a meno di 5 anni dall’accordo precedente (datato maggio 2012), una nuova intesa, a testimonianza di una positiva sinergia tra enti locali e nazionali nella valorizzazione dei beni pubblici, cogliendo un’opportunità concreta per restituire spazi di valore storico, grazie ai quali promuovere e sostenere la crescita e lo sviluppo economico del territorio.

L’amministrazione prosegue con impegno il lavoro di rammendo urbano e di ridefinizione delle funzioni delle aree dismesse cittadine: in particolare a Bergamo Alta si sta lavorando per completare l’intervento, con l’Università degli studi di Bergamo, sul complesso monumentale di sant’Agostino con il recupero del chiostro piccolo e solo poche settimane fa sono state definite le linee intorno alle quali recuperare l’ex carcere di Sant’Agata.

Itinerari tematici

Un nuovo accordo che nasce dall’esigenza di superare l’intesa raggiunta durante l’amministrazione Tentorio: le indicazioni del programma di valorizzazione sottoscritto nel maggio 2012 (Sant’Agata come struttura turistico-ricettiva e alberghiera di alto livello, un unico compendio composto dai complessi dell’ex carcere di Sant’Agata ed ex convento del Carmine, percorsi di carattere archeologico e storico artistico da realizzare mediante itinerari tematici) si sono dimostrate impraticabili, come ha anche confermato l’insuccesso dell’avviso di manifestazione d’interesse promosso nel 2015, con una valorizzazione troppo gravosa per i possibili gestori e declinata soprattutto su un’attività privata di lusso, oggi non più percorribile.

Ex monastero di Sant’Agata.

L’attuale amministrazione comunale ha deciso quindi di perseguire un diverso percorso, condiviso con tutti i soggetti coinvolti, scindendo in primis i destini dei due complessi quali Sant’Agata e il Carmine, andando poi a creare un mix di funzioni in grado di promuovere un progetto di alto livello qualitativo improntato soprattutto su destinazioni pubbliche/culturali e garantendo una maggiore sostenibilità economica all’intera operazione.

L’intesa raggiunta prevede la possibilità di sviluppare su una parte del compendio, pari a 2.200 mq, tre diverse ipotesi che si potranno attuare nei prossimi anni quali:

  1. la sede del nuovo Conservatorio se verranno confermati i fondi dal Ministero,
  2. un contenitore per associazioni che promuovono attività sociali e culturali già attivato in forma transitoria in questo anno e mezzo,
  3. un ostello rivolto ad un turismo low-cost, più conforme all’attuale domanda.
Ex convento del Carmine.

Ex convento del Carmine

Un possibile futuro per l’ex convento del Carmine è legato invece al teatro e all’esperienza artistica: Comune di Bergamo e Teatro Tascabile di Bergamo stanno lavorando a una convenzione per realizzare un progetto culturale e di riqualificazione degli spazi di uno dei contenitori storici di Bergamo Alta.
L’accordo, che sarà di durata triennale e rinnovabile di triennio in triennio riguarda il Carmine come sede stabile del Teatro Tascabile: l’intesa prevede la definizione di un progetto culturale fatto di rassegne teatrali, spettacoli, conferenze, corsi, tutti aperti ai cittadini, ma anche la possibilità di contribuire alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio pubblico, attraverso la messa a disposizione e la sistemazione – grazie a sponsor privati (la società bergamasca Suntrading), grazie anche all’Art Bonus – di spazi all’interno dell’ex convento.

Sala del Capitolo e del Teatro

In quest’ambito rientra la riqualificazione della «Sala del Capitolo», spazio che sarà destinato ad accogliere il Fondo librario Renzo Vescovi (se ne prevede la consultazione libera per la cittadinanza almeno una volta la settimana esclusi agosto e le festività natalizie), e la «Sala del Teatro», che diverrà Teatro Renzo Vescovi. Si tratta di un ulteriore passo verso la riqualificazione dell’ex convento, un processo avviato nel 2015 con il restauro e la riapertura dell’antico passaggio che dal chiostro interno del Carmine conduce su via Colleoni.

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