L’intervista | Ing. Matteo Brasca

Brianza Plastica: i tour formativi per i progettisti

L’ing. Matteo Brasca è il relatore dei tour formativi sui temi dell’isolamento, dell’efficienza energetica e delle buone pratiche per costruire. A lui abbiamo chiesto d’illustrarci come la componente d’isolamento rivesta un ruolo fondamentale nella sostenibilità complessiva di un intervento edilizio, sia di recupero sia di nuova ostruzione.

Matteo Brasca, ingegnere edile-architetto, è progettista e project manager d’interventi Nearly Zero Energy. È specializzato nella progettazione di involucri ad elevata efficienza e sistemi di facciata con l’utilizzo di tecnologie costruttive stratificate e meccaniche. Partner della società d’ingegneria Aiace srl, svolge anche attività di cantiere in qualità di direttore lavori, coordinatore per la sicurezza e ispettore per i controlli tecnici.

Ing. Matteo Brasca | Relatore dei tour formativi per Brianza Plastica sui temi dell’isolamento, dell’efficienza energetica e delle buone pratiche per costruire
Ing. Matteo Brasca | Relatore dei tour formativi per Brianza Plastica sui temi dell’isolamento, dell’efficienza energetica e delle buone pratiche per costruire

Dottore di ricerca in sistemi e processi edilizi indaga nel campo dell’innovazione sostenibile. È professore a contratto per il Laboratorio di progettazione degli elementi costruttivi nella Scuola di Ingegneria Edile–Architettura presso il Politecnico di Milano. È autore di numerose pubblicazioni tecnico-scientifiche, anche internazionali.
Con azero Tour e Ristrutturare Risanare Riqualificare, gli impegni di Brianza Plastica per l’anno in corso, tutti dedicati agli aspetti formativi dei progettisti, l’ing. Brasca, è impegnato come relatore degli incontri, illustrando le tematiche che vengono evidenziate e, in particolare, qual è stato l’approccio scelto per affrontare il tema dell’isolamento degli edifici.

«Se si parte dai presupposti che gli edifici siano causa di più del 40% dei consumi energetici globali e che il settore dell’edilizia conserva un elevatissimo potenziale di riduzione dei consumi, è facile intuire l’importanza del risparmio energetico applicato agli edifici. L’incidenza delle prestazioni dell’involucro sui consumi di un manufatto è scientificamente provata; è indubbio quindi che la corretta progettazione di un involucro, in termini di scelta dei materiali e della loro sequenza e in termini di risoluzione dei dettagli costruttivi, risulti di particolare importanza sia nell’ottica del risparmio energetico che in quella della ricerca del benessere e del comfort per l’utente. In quest’ottica, la componente d’isolamento riveste un ruolo fondamentale nella sostenibilità complessiva di un intervento edilizio, sia di nuova costruzione che di recupero.
Parlando di un materiale isolante, l’aspetto quantitativo/prestazionale rappresenta una chiave di lettura oggettiva che può influenzare la scelta del progettista. Un buon isolante deve garantire omogeneità tra gli elementi di chiusura (orizzontale o verticale), ridotta conducibilità termica e mantenere le proprie caratteristiche tecniche nel tempo; in tal senso, impiegare pannelli poliuretanici nell’isolamento esterno dell’edificio garantisce la massima prestazione termica con il minimo spessore».

Quale messaggio di buona pratica dare ai progettisti in questo contesto?
«Il messaggio principale è quello di isolare bene e curare il dettaglio tecnologico non solo in fase di progettazione, ma anche in fase di esecuzione. Scegliere un isolante che garantisca ottime prestazioni termiche sulla carta non ha un gran valore se non ne segue una corretta posa in opera. In tal senso, la scelta di un sistema costruttivo facile da installare può agevolare il compito degli operatori di cantiere e della direzione lavori, senza considerare che, se sussistono questi presupposti, intrinsecamente ne giovano anche l’economia complessiva del cantiere e la sua sicurezza».

Sta diventando di uso comune parlare di interventi sostenibili, può sintetizzare quali sono oggi le tendenze in materia di costruire sostenibile sia nel recupero sia nel nuovo edificato e in che direzione sta andando la ricerca?
«Un edificio a energia quasi zero, in prima istanza è in grado di ridurre i propri consumi secondo i principi cardine di una buona progettazione sostenibile (corretto orientamento, iperisolamento, sfruttamento dei guadagni solari nelle stagioni fredde, corretta progettazione delle schermature per i periodi caldi…) e, in secondo luogo, sfruttare le energie rinnovabili per incrementare la propria efficienza. Non sappiamo per quanto avremo ancora a disposizione delle risorse fossili, ma siamo abbastanza certi che il sole sarà sempre lì. Per cui, approfittandone, dovremmo essere in grado, sfruttando la fonte più preziosa che abbiamo, prima di ridurre e poi di produrre».

L’impegno formativo di Brianza Plastica | L’azienda è costantemente attiva su tutto il territorio nazionale con tour formativi studiati per i progettisti, nei quali vengono presentate le valenze dei prodotti, in particolare della famiglia Isotec, dedicata all’isolamento dell’involucro edilizio, pareti e coperture, attraverso dei casi studio significativi. Brianza Plastica_IsotecQuesti tour sono parte importante di un più ampio percorso di comunicazione che contraddistingue Brianza Plastica sul mercato, un impegno volto non solo a consolidare il brand Isotec, che proprio quest’anno compie 30 anni, ma anche a divulgare una cultura vera e propria della qualità del costruito e una consapevolezza dell’importanza che un buon isolamento riveste in un’ottica di risparmio energetico.
I tour si affiancano a campagne di comunicazione efficaci e dirette ai progettisti, che contemplano non solo i classici canali dell’advertising, ma anche nuove modalità al passo con i tempi, come i social network: attraverso Facebook, Twitter, Linkedin e il canale dedicato su YouTube, l’azienda oggi raggiunge capillarmente i progettisti dando loro informazioni utili sul prodotto, dai video con le istruzioni di posa alle più significative realizzazioni effettuate sul territorio nazionale e internazionale. A questo, si aggiunge anche l’utilizzo del qr-code, a cui l’azienda ha abbinato le istruzioni di posa del pannello Isotec, rendendole così immediatamente disponibili per il progettista o gli addetti ai lavori, ovunque essi si trovino, anche in cantiere.
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