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Build Europe invia centinaia di letti da Bruxelles alla Polonia per sostenere i rifugiati ucraini

Dopo l'invasione russa dell'Ucraina, i membri di Build Europe, insieme a tutte le federazioni europee di imprenditori edili interessate a fornire soluzioni per aiutare i rifugiati ucraini, hanno messo in atto una serie di azioni collettive per offrire ai rifugiati ucraini aiuti finanziari, solidarietà, beni essenziali ed alloggi di emergenza.

Build Europe, l’organizzazione che raggruppa le federazioni nazionali dei costruttori e degli imprenditori edili europei e che rappresenta più del 60% della capacità immobiliare dell’Ue, ha consegnato più di 500 letti a Poznań (Polonia) per sostenere i rifugiati ucraini.

Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, i membri di Build Europe, insieme a tutte le federazioni europee di imprenditori edili interessate a fornire soluzioni per aiutare i rifugiati ucraini, hanno messo in atto una serie di azioni collettive per offrire ai rifugiati ucraini aiuti finanziari, solidarietà, beni essenziali e alloggi di emergenza, che includono: l’assegnazione di uffici, negozi e case vuote; la spedizione di più di 500 letti in Polonia; un sostanziale sostegno finanziario, attraverso le federazioni rumena e moldava, a organizzazioni umanitarie locali.

Da sinistra, il presidente di Build Europe, Marc Pigeon; la direttrice degli affari internazionali della regione di Poznan; il direttore della federazione polacca di imprenditori edili di Poznan nel corso della conferenza stampa a Poznan.

La spedizione di letti in Polonia è il risultato di uno sforzo congiunto di tutti i membri di Build Europe e della federazione svizzera degli impreditori edili e costruttori (Sbv).

In concomitanza con queste iniziative, Build Europe ha inviato una lettera alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sottolineando che i rifugiati hanno certamente bisogno urgente di alloggi temporanei di emergenza (come chalet, tiny houses e costruzioni mobili), ma anche che l’attuale crisi ucraina ha portato alla luce un problema che affligge l’Europa da molti anni: la mancanza di offerta di alloggi a prezzi accessibili.

Il camion di Build Europe con i letti per i rifugiati ucraini.

Per questo motivo, Build Europe ha chiesto alla Commissione europea d’incoraggiare gli Stati membri a facilitare la costruzione di alloggi provvisori ma anche di sviluppare, in parallelo, strumenti di supporto a un’offerta abitativa sostenibile e diversificata, finalizzata a favorire l’integrazione per evitare in futuro la formazione di ghetti di alloggi temporanei.

Marc Pigeon | Presidente di Build Europe

«La Commissione europea deve considerare il fatto che i rifugiati ora hanno bisogno di un tetto sopra la testa, ma anche che quando questa guerra finirà – speriamo presto – i rifugiati ucraini non potranno tornare immediatamente alle loro case, che sono state distrutte, e che molti di loro rimarranno nell’Ue. Le soluzioni provvisorie non devono diventare permanenti, se vogliamo evitare la creazione di ghetti. L’Ue deve esortare gli Stati membri affinché questi permettano agli imprenditori edili di costruire più alloggi e più velocemente».

Filiep Loosveldt | Direttore generale Build Europe

«La nostra iniziativa dimostra che gli imprenditori edili europei sono disposti a lavorare insieme per trovare soluzioni per aiutare i rifugiati ucraini ed è sorprendente assistere ad un tale livello di solidarietà nell’Ue, che non ha precedenti. Tuttavia, gli aiuti umanitari possono fornire solo un sollievo temporaneo. Abbiamo bisogno che la Commissione europea lavori insieme agli Stati membri per garantire che tutti i cittadini europei, compresi i rifugiati che sceglieranno di rimanere nell’Ue quando questa guerra sarà finita, abbiano accesso ad alloggi decenti e a prezzi accessibili».

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