Federbeton | Concrete Conference

Calcestruzzo: la filiera e i nuovi scenari

Il 2017 segna una ripresa con valori e percentuali interessanti per l’economia italiana e nel 2018 si prevede un aumento dell’1,8% del Pil. Restano al palo le costruzioni ma secondo le stime Ance nel 2018 si ricomincerà a crescere del 1,5% sul 2017.

Le stime previsionali sull’economia italiana parlano di crescita: già il 2017 segna una ripresa con valori e percentuali interessanti e nel 2018 si prevede un aumento dell’1,8% del Pil rispetto al 2017.

Restano ancora al palo invece le costruzioni. Stando alle stime dell’Ance il 2017 dovrebbe segnare la fine della caduta con una crescita degli investimenti in costruzioni di uno 0,2%, mentre l’anno prossimo la ripresa del ciclo dovrebbe assestarsi intorno a un più 1,5% sul 2017 (vedi tabella 1).

Una crescita che dovrebbe consentire all’Italia di confermarsi al quarto posto in Europa per output di settore attestandosi sui 170 miliardi (vedi grafico).
Ma al di là dei numeri quel che è certo è che il mercato edilizio per effetto della crisi, ma non solo, sta cambiando profondamente: diventa essenziale comprendere quel che sta accadendo e cercare un riposizionamento facendo i conti con nuovi paradigmi e nuove esigenze, partendo dalla filiera del concrete, il primo anello di congiunzione tra materia prima e mercato.

Sergio Crippa | Presidente Federbeton

Sergio Crippa | Presidente Federbeton.

«L’industria del cemento e del  calcestruzzo si trova oggi ad affrontare nuovi scenari di mercato, strettamente legati a nuovi riferimenti culturali per effetto dei nuovi driver della sostenibilità, della legalità e della forte domanda di trasparenza e di qualificazione. La Conferenza vuole essere l’occasione per fare il punto sulle potenzialità e le capacità del settore di dare risposte positive a questi nuovi scenari. In particolare la riflessione riguarderà le capacità del calcestruzzo di rispondere alle nuove esigenze di sostenibilità nelle costruzioni guardando all’evoluzione normativa e puntando a ribadire la centralità di un pieno rispetto delle regole».

Giacomo Marazzi | Presidente Aitec

Giacomo Marazzi | Presidente Aitec.

«Del resto il settore del calcestruzzo di fronte a una crisi profonda che ha fortemente ridimensionato il comparto con una perdita di stabilimenti superiore al 30% e una produzione più che dimezzata in questi anni si è caratterizzato soprattutto per elevati investimenti in ambiente e sicurezza portando a una rapida diminuzione delle emissioni specifiche di polveri, ossidi di azoto e ossidi zolfo. Negli ultimi 3 anni dal 2014 al 2016 l’industria italiana del cemento ha investito, nonostante il protrarsi della crisi, circa 70 milioni di euro. Sui combustibili alternativi abbiamo raggiunto risultati molto rilevanti raggiungendo nel 2016 un tasso di sostituzione calorica del 16,5%. Nel 2009 era al 6%. Ma possiamo e dobbiamo fare di più. Nel resto d’Europa il 40% del calore necessario per produrre il cemento è derivato da combustibili alternativi».

Andrea Bolondi | Presidente Atecap

Andrea Balondi | Presidente Atecap.

«La grande sfida che l’Italia e l’Europa si troveranno ad affrontare nei prossimi decenni è quella di ripensare il nostro modello produttivo nell’ottica della sostenibilità ambientale. La nostra economia deve inevitabilmente passare da un modello ‘lineare’, che produce, consuma e getta i rifiuti all’ambiente ad una economia circolare, che produce, consuma e poi ricicla gli scarti e i prodotti usati. L’industria del calcestruzzo ha tutte le chiavi per soddisfare i caratteri di una nuova edilizia che riduca l’impatto sull’ambiente contenendo l’estrazione di materiali naturali, aumentando il riciclo e le innovazioni creando lavoro e opportunità per le imprese».

Silvio Sarno | Past president Atecap

Silvio Sarno | Presidente Atecap.

«Il sistema delle costruzioni sembra essere bloccato, le risorse non vengono spese e i cantieri non aprono, la produzione di nuova edilizia è al palo e l’occupazione non riparte dopo la grave perdita di oltre 600 mila unità dall’inizio della crisi. In un simile contesto di mercato sfavorevole l’illegalità uccide il merito e il valore delle imprese sane. Il rispetto delle regole deve essere il presupposto di tutto il sistema Paese e l’osservanza delle leggi e delle norme il basamento del patto di convivenza civile prima ancora che della concorrenza sul mercato».

Il dibattito

Il presidente di Federcostruzioni Federica Brancaccio ha sottolineato come il tessuto delle imprese di costruzione debba accettare la sfida dell’innovazione assumendo un ruolo da protagonista nella rivoluzione dell’economia circolare guardando alle opportunità offerte da un cambiamento di prospettiva verso soluzioni e modelli costruttivi orientati alla sostenibilità e al comfort.

Francesco Biasioli, segretario generale di Ermco, organismo europeo di settore ha mostrato attraverso esempi internazionali come una sempre maggiore applicazione dell’innovazione tecnologica e nel campo dell’Ict consenta l’individuazione di soluzioni concrete per garantire una qualità costruttiva ma anche una trasparenza dei processi di produzione.

Il presidente di Uni, Piero Torretta, ha evidenziato l’importanza della normativa tecnica quale riferimento fondamentale per il modo in cui si crea nel garantire produttori, imprese e utenti finali.
Ad essa appare essenziale guardare se si voglia realmente puntare a un superamento della complessità normativa generale aiutando l’economia e i settori produttivi a crescere secondo logiche di innovazione e di sostenibilità.

Per il provveditore alle opere pubbliche della Lombardia e dell’Emilia Romagna Pietro Baratono anche il settore del calcestruzzo deve adeguarsi ai nuovi modelli che stanno caratterizzando percorsi d’industrializzazione dell’intero processo di costruzione, dalla gestione delle commesse alla progettazione, alla realizzazione fino alla gestione dell’immobile una volta finito, in una logica di manutenzione programmata. In questo ambito la scelta di normare l’introduzione del BIM (Building Information Modeling) può costituire per l’industria e il mercato italiano delle costruzioni l’inizio di una nuova era.

Aitec
Atecap

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