Architettura | Eventi

Carlo Pesenti consegna a Ines Lobo il premio arcVisionPrize Italcementi

Ines Lobo è considerata l’architetto della rigenerazione urbana, che fa del riutilizzo dell’esistente uno dei capisaldi della sua produzione progettuale, convinta che si possa reinventare il futuro riutilizzando l’architettura del passato.

«L’architettura è semplificazione e consapevolezza della storia dei luoghi per riviverli al meglio»: così Ines Lobo, vincitrice della seconda edizione dell’arcVisionPrize, il premio dedicato al mondo dell’architettura femminile istituito da Italcementi >>, ha aperto il ciclo di lecture organizzate dal Gruppo, in occasione del Fuorisalone.
 L’incontro si è tenuto in i.lab, il centro ricerca e innovazione di Italcementi a Bergamo.

Ines Lobo e Carlo Pesenti di Italcementi
L’arch. Ines Lobo con Carlo Pesenti, consigliere delegato  Italcementi alla consegna del premio.

Fondamentale «è progettare rispettando il rapporto fra l’uomo e il luogo in cui abita, vive e si muove», sottolinea la Lobo, considerata l’architetto della rigenerazione urbana, che fa del riutilizzo dell’esistente e della ricostruzione uno dei suoi capisaldi, convinta che «si possa reinventare il futuro riutilizzando l’architettura del passato».Premiazione Ines LoboNei progetti del suo studio di Lisbona, inoltre, si applica il principio del «non spreco», con un utilizzo «oculato ed equilibrato delle risorse economiche e dei fondi che, soprattutto nell’attuale contesto economico, sono limitati».
Al termine della lecture, Ines Lobo ha ricevuto da Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italcementi, l’arcVisionPrize, che le è stato assegnato lo scorso 7 marzo da una giuria interamente al femminile.

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