Concorso fotografico | Fondazione Ordine architetti Monza e Brianza

Come leggere il paesaggio che ci circonda?

Vincitore del 3° concorso fotografico «Segni del/nel paesaggio» è risultato all’unanimità il progetto di Allegra Martin, «Cartoline della Brianza», con la seguente motivazione: «le immagini raccontano con un linguaggio contemporaneo e lucidamente analitico diverse realtà nelle quali lo spazio e l’architettura diventano teatro di episodiche presenze umane».

Lo scorso 30 aprile si è concluso il 3° concorso fotografico dal titolo «Segni del/nel paesaggio», organizzato dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Monza e Brianza.
La partecipazione al concorso, gratuita, era aperta a tutti i cittadini europei e stranieri appassionati di fotografia, iscritti e non all’Oamb.

Il concorso ha posto come tema centrale i «paesaggi», soggetto che è stato esplorato dai numerosi partecipanti in molte delle sue possibili letture: dall’eccezionalità del territorio, alla sua quotidianità, fino a una più cruda manifestazione di denuncia rappresentata dal degrado urbano che spesso ci circonda.
La giuria, presieduta da Giovanna Calvenzi Basilico e composta da Darko Pandakovic, Francesco Zanot, Fabiola Molteni e Andrea Meregalli, ha inizialmente selezionato i 13 progetti più meritevoli fra i 101 ammessi al concorso, e infine premiato i tre partecipanti che hanno saputo meglio cogliere l’occasione di esprimere un’interpretazione personale rispetto alle multiformi identità del territorio.

Il progetto vincitore

di Allegra Martin | «Cartoline della Brianza».

All’unanimità è risultato vincitore il progetto fotografico di Allegra Martin, «Cartoline della Brianza», con la seguente motivazione: «le immagini raccontano con un linguaggio contemporaneo e lucidamente analitico diverse realtà nelle quali lo spazio e l’architettura diventano teatro di episodiche presenze umane». Allegra ha ritratto scorci di Desio, Lissone, Macherio, Meda e di tutta quella Brianza che, come lei stessa spiega, «ad un primo sguardo appare come uno spazio omologato e disomogeneo, ma che a una lettura più attenta rivela indizi e modi di abitare che costruiscono il paesaggio che percepiamo».

2° classificato
Al secondo posto, il progetto fotografico di Nadia Battaglia, con la seguente motivazione: «l’affastellarsi dei segni e della confusa congestione urbana sono documentati in modo diretto e impietoso e tracciano uno spaccato reale di alcuni paesaggi brianzoli». Nadia con il suo obiettivo ha inquadrato punti di confine e tessuto residenziale tra Monza e Lissone, sottopassi, strutture porticate, linee del tram di Desio raccontando storie e segni dei paesaggi di questa parte della Brianza.

3° classificato 
Il terzo premio è stato assegnato a Claudio Argentiero, con il progetto fotografico «Elementi nel paesaggio» e la seguente motivazione: «l’autore utilizza la fotografia ‘contributo al recupero della nostra identità’ e crea una sequenza di immagini nelle quali i cascinali abbandonati dialogano con il paesaggio. La meraviglia si ridesta grazie all’incontro della neve». Claudio per le sue foto si è spostato nel vimercatese tra il paese stesso di Vimercate e Oreno per «prendere in esame alcuni elementi architettonici che dialogano con il territorio circostante con l’intento di porre l’attenzione sulla possibilità di riuso di manufatti rurali che serbano stili distintivi e principi fondanti delle peculiarità ambientali tracciate dai nostri avi».

I premi

arch. Fabiola Molteni.

«Una grande opportunità per documentare in prima persona il mondo urbano che ci circonda attraverso una sequenza di immagini che raccontano diverse realtà», dichiara l’architetto Fabiola Molteni presidente dell’Oappc di Monza e della Brianza – «siamo onorati e lieti di aver dato vita anche quest’anno a un evento che coinvolge tante persone, membri dell’Oamb e non, che hanno in comune la passione per la fotografia e l’architettura manifestata in tutte le sue molteplici forme».

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