Punti di Vista | Tiziano Pavoni, Presidente Ance Brescia

Come vincere l’abbandono scolastico. Il ruolo dell’edilizia bresciana

"Noi del Collegio Costruttori Edili Ance Brescia, insieme alle nostre imprese, siamo aperti e disponibili a confrontarci con tutte le realtà, sociali ed economiche, a iniziare naturalmente dalle famiglie, dai giovani e da chi ha responsabilità in tema di orientamento scolastico. Certi di offrire occasioni di lavoro, di crescita e di sviluppo".
Tiziano Pavoni | Presidente Ance Brescia.

I recenti dati sull’abbandono scolastico, che vedono Brescia in una pessima situazione nel panorama lombardo, meritano un’attenta valutazione non solo da parte del mondo scolastico, istituzionale e politico.

Anche noi, esponenti della società economica e civile dobbiamo contribuire al dibattito e soprattutto riuscire a dare un positivo contributo per migliorare la situazione.

Se tre studenti su dieci non raggiungono il diploma, in buona parte preferendo o cercando di entrare subito nel mondo del lavoro, il problema è serio e non valgono stereotipi di maniera (del tipo: meglio un lavoro sicuro che inutili studi…) che mi auguro non siano più un riferimento per nessun imprenditore, piccolo o grande, della nostra provincia.

Tutti i settori necessitano di figure preparate per affrontare la complessità e la costante innovazione che caratterizza la nostra epoca. Non fa eccezione il nostro mondo: l’edilizia e in generale il mondo delle costruzioni, con la sua vasta filiera, figurano tra i settori sempre più attenti all’innovazione, certamente di prodotto, e nel caso bresciano soprattutto, sempre più anche di processo. Un’edilizia 4.0 che non può prescindere da giovani preparati e competenti.

Dopo la doverosa premessa, propongo una riflessione: forse una delle motivazioni dell’abbandono si deve al fatto che lo studente non trovi nella scuola corrispondenza alle sue aspettative. Più che puntare il dito accusatore nei confronti della scuola tout court credo dovremmo rivedere i meccanismi di orientamento scolastico.

Insieme serve una maggiore attenzione delle famiglie verso settori ingiustamente considerati obsoleti. Ci sono paradigmi sociali da rivedere, miti da sfatare e opportunità occupazionali e professionali da riconsiderare.

L’edilizia bresciana, uscita certo variata nei numeri dalla profonda trasformazione dell’ultimo decennio, presenta ora elementi di solidità e capacità d’innovazione, insieme a concrete opportunità di lavoro e di soddisfazione professionale e umana. Senza dimenticare la presenza di una delle migliori Scuola edili d’Italia, attiva in sede all’Eseb, struttura capace di garantire anche un’efficace formazione continua di alto livello, sia per gli operatori edili, sia per i professionisti degli ordini professionali attivi nella filiera, come dimostrano le iniziative formative del Campus Edilizia Brescia.

Noi del Collegio Costruttori Edili Ance Brescia, insieme alle nostre imprese, siamo aperti e disponibili a confrontarci con tutte le realtà, sociali ed economiche, a iniziare naturalmente dalle famiglie, dai giovani e da chi ha responsabilità in tema di orientamento scolastico. Certi di offrire occasioni di lavoro, di crescita e di sviluppo.

Non dobbiamo dimenticare un aspetto rilevante legato al tema formazione e all’orientamento sopra richiamato: l’alternanza scuola – lavoro. Si tratta di uno strumento utile, che consente ai ragazzi di maturare esperienze dirette a contatto con il mondo del lavoro. Sono cosciente che vi siano aspetti da migliorare, considerato che alcuni insegnanti dimostrano di non crederci e alcuni imprenditori lo ritengono un fornitore di manodopera gratuita.

Per non parlare della visione di alcune istituzioni, estremamente ristretta per quanto concerne la sicurezza e la possibilità di accesso dei ragazzi ai processi produttivi. Aspetti che debbono essere migliorati ma che non possono inficiare la bontà dello strumento.

Tiziano Pavoni, Presidente Ance Brescia

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