Demolizione - Ricostruzione | Luoghi di lavoro

Componenti di origine naturale per recuperare calore

La ristrutturazione è stata realizzata utilizzando materiali bioedili e tecnologie finalizzate al risparmio energetico.

L’intervento ha previsto lavori di demolizione – ristrutturazione di un locale laboratorio lasciato in disuso, per ricostruirlo e farne uno studio di architettura. L’obiettivo era quello di ridare vita a uno spazio ricco di potenzialità che, non utilizzato, era lasciato a se stesso: un vano con un accesso indipendente posto in un’area esterna recintata.
La ristrutturazione si è indirizzata verso un recupero bio-energetico con un’impostazione formale di matrice anglosassone che tende a trasportare nei luoghi di lavoro i caratteri e i comfort della vita domestica. Si è fatto ricorso all’utilizzo di materiali bioedili (certificati Anab) e tecnologie finalizzate al risparmio energetico (recupero calore), al comfort interno (aria fresca e pulita) e alla salute (aria filtrata con umidità controllata).
Centro del progetto è la climatizzazione del locale realizzata con una ventilazione meccanica controllata. L’utilizzo di questo tipo di soluzione è basilare quando si vuole realizzare un fabbricato passivo.
Il concetto di funzionamento è semplice e il ricambio dell’aria interna viene fatto meccanicamente e grazie a uno scambiatore di calore si trasferisce il calore dell’aria da smaltire all’aria da immettere.
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Muratura interna. La muratura interna è stata foderata con 21 cm di lana di roccia rivestita da un pannello di cartongesso da 13 mm. È stato studiato il comportamento termico della nuova parete, il diagramma di Glaser ha evidenziato la formazione di condensa e per ovviare a questo problema si è inserito un foglio di nylon tra la lana di roccia e il cartongesso. Sul soffitto sono stati sistemati dei pannelli da 5 cm di lana di roccia e lastre da 0,9 mm di cartongesso.

Pavimento. Sul pavimento sono stati posati due strati di guaine bituminose, un foglio di nylon, un materassino gommoso spesso 1 cm, lana di roccia ad alta densità e elevata resistenza a compressione da 6 cm, un tavolato in legno da 1,2 cm e, infine, pavimento in listelli da 1 cm. Il benessere interno raggiunto con l’utilizzo della ventilazione meccanica controllata è stato rinforzato dall’uso di pitture ecologiche certificate Anab.

Pitture ecologiche. Le pitture ecologiche consentono una serie di vantaggi per la totale esclusione di materie prime di sintesi petrolchimica e l’uso di componenti di origine naturale quali:

  • innocuità basi di produzione e di utilizzo
  • biodegradabilità e rispetto degli ecosistemi
  • facile manutenzione nel tempo
  • prevenzione dalle muffe
  • resistenza all’umidità e ai sali
  • invecchiamento “nobile”
  • alta resa e resistenza nel tempo

 Demolizioni. Il locale si presentava in cattive condizioni dopo anni di non utilizzo. La prima fase dei lavori ha riguardato la rimozione del pavimento in gomma e la demolizione del sottofondo, l’eliminazione del bagno esistente e l’abbattimento di parti di muratura interna, la rimozione delle porte interne.

Nuova muratura. Effettuata la realizzazione della muratura interna per la definizione del bagno, della cucina e della centrale termica. La muratura della Centrale Termica non è a contatto con la muratura esterna per permettere il passaggio dello strato isolante in modo da evitare un ponte termico.

Impermeabilizzazione e tinteggiatura. Effettuata l’impermeabilizzazione del solaio contro terra con guaine bituminose risvoltate sulle pareti perimetrali per 30 cm e tinteggiatura delle pareti e del solaio esistenti per pulire, rinfrescare il locale. 

Serramenti. I serramenti esistenti in ferro con vetro singolo sono stati sostituiti con serramenti in pvc Finstral dotati di triplo vetro con argon interno Ug 0,6 W/m2K. I serramenti, tolto quello nel bagno e uno a un anta nell’open-space, sono fissi, miglior rendimento termico con minor costo.

Coibentazione pareti interne. Le pareti interne sono realizzare in cartongesso, la struttura metallica, verticale e orizzontale, è staccata 16 cm dalla muratura, spazio in cui sono stati inseriti i pannelli – 1200x600x80 Rockwool 226 – tra loro alternati mentre tra i vari montanti è stato inserito sempre un pannello Rockwool 226 ma di 5 cm di spessore. Tra la lana di roccia e il pannello di cartongesso è stato inserito un fogli di nylon per evitare il fenomeno della condensa all’interno della muratura esistente evidenziato dal diagramma di Glaser.

Isolamento del soffitto. Il soffitto è stato rivestito con pannelli – 1200x600x50 Rockwool 221 – così da:

  • evitare il ponte termico dato dal solaio che sbalza per tutto il perimetro del locale
  • isolare acusticamente lo studio dall’alloggio del piano superiore. Per realizzare l’isolamento sono stati avvitati dei listelli di legno 5×5 al soffitto che hanno permesso l’ancoraggio di pannelli di cartongesso 2000x600x90.

Isolamento pavimentazione. La pavimentazione del locale è stata realizzata con:

  • posa di un foglio di nylon sopra le guaine bituminose
  • stesura di un materassino in gomma di 1 cm per assorbire l’imperfezioni date dalle guaine bituminose
  • sistemazione di pannelli in lana di roccia ad alta densità e elevata resistenza a compressione da 6 cm di spessore
  • posizionamento di un tavolato in legno da 1,2 cm di spessore
  • posa di pavimentazione in laminato con pannelli 2000x200x10

 Gradino dell’ingresso. Il gradino dell’ingresso è stato realizzato per permettere il passaggio delle tubazioni dell’aria da smaltire per consentire il collegamento delle varie bocchette d’aspirazione con lo scambiatore di calore presente nella centrale termica e creare una barriera (17 cm) nella bussola d’ingresso per un possibile ingresso di acqua piovana. Il rialzo ottenuto è stato rivestito con erba sintetica di 30 mm di spessore con certificato prevenzione al fuoco.

Tinteggiatura. La tinteggiatura del locale e stata realizzata utilizzando pitture ecologiche. Per il fondo, ancorante a base di calce grassa e leganti organici che essendo un prodotto a spessore produce un effetto materico. Per la finitura, un’idropittura naturale, una pittura viva a base di calce a cui si è aggiunto un colore in polvere di origine naturale. Questi prodotti sono composti da albume, latte, carbonati di calcio, grassello di calce, talco, mica, olio di lino, essiccante privo di piombo, menta, allume, e sono privi di componenti petrolchimici e solventi vegetali. 

Chi ha fatto Cosa

arch. Paolo Scrigna.

Progetto e direzione lavori: arch. Paolo Scrigna
Impresa esecutrice: geom. Valter Fiorino
Serramenti: Arredoporte srl
Ventilazione controllata: Evac srl
Impianto idro-sanitario: Audisio Giovanni
Impianto elettrico: At Impianti Elettrici

Chi ha fornito Cosa
Materiale Isolante lana di roccia: pareti Rockwool 226; pavimento Rockwool Dachrock; soffitto Rockwool 221
Serramenti: Finestrali in pvc con triplo vetro Ug 0,6 W/m2K
Vmc: Zehnder ComfoAir 350
Caldaia: Immergas Victrim mini 24kW
Vernici: Spring Color (fondo ancorante a base di calce grassa e leganti organici naturali; pittura viva a base di calce senza componenti petrolchimici, nocivi e cancerogeni; colori in polvere biocompatibili)

Scarica la pianta >> 

 

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