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Concorso Macroscuola: Ance premia i progetti dei ragazzi

Al concorso hanno partecipato 160 classi con la partecipazione di 3.000 studenti. Ben venti sono stati gli istituti  finalisti che si sono “dati battaglia” con idee di progetto che sono state vagliate da una giuria di assoluto rilievo e che hanno indicato la scuola del futuro secondo i ragazzi della generazione digitale.

   Gabriele Buia | Presidente Ance
«È la prima volta che Ance entra nelle scuole e siamo contenti di essere vicini alle generazioni che crescono e condividere con loro le idee sul futuro del Paese».

Si è svolta ieri presso l’auditorium Ance a Roma la premiazione del concorso d’idee Macroscuola, rivolto agli studenti degli istituti secondari di primo grado che sono stati chiamati a proporre il progetto della loro scuola ideale.

Al concorso hanno partecipato 160 classi con la partecipazione di 3.000 studenti. Ben venti sono stati gli istituti  finalisti che si sono “dati battaglia” con idee di progetto che sono state vagliate da una giuria di assoluto rilievo.

Infatti nella giuria erano presenti Gabriele Buia presidente Ance,  Maurizio Savoncelli, presidente Consiglio Nazionale Geometri, Gianni Massa vicepresidente del Consiglio Nazionale Ingegneri, Irene De Simone di Invitalia Scuola Sicura, Raffaella Valente della fondazione Agnelli e Rosamaria Bruno Project Consultant di Vastarredo. A coordinare la premiazione, Francesca Musso coordinatrice per la formazione, i rapporti con le Scuole e l’Università dei Giovani Ance.

L’apertura dei lavori è stata affidata alla presidente Ance Giovani Roberta Vitale che ha evidenziato come i giovani nativi digitali siano riusciti a trasferire al meglio le loro idee ai costruttori edili su come “sentono” e immaginano gli spazi scolastici.  La presidente ha anche ricordato l’obiettivo principale del progetto Macroscuola: «stimolare i ragazzi a contribuire a rendere migliore il mondo in cui vivono quotidianamente»

Maurizio Savoncelli | Presidente Consiglio Nazionale Geometri

«… ogni investimento fatto sui giovani è un investimento giusto. Il nostro paese soffre troppo l’abbandono scolastico. Voi costruttori avete la responsabilità di ricostruire il nostro paese, come i nostri nonni lo hanno fatto nell’immediato dopoguerra. Oggi non siamo in guerra ma le profonde trasformazioni che stanno interessando l’inizio di questo nuovo secolo ci obbligano a ripensarlo profondamente, servono idee nuove e condivise, soprattutto con i ragazzi. Condivido pienamente lo spirito di questa interlocuzione con le scuole, dai ragazzi, dalle loro nuove esigenze per le loro attività scolastiche ed extrascolastiche non possono che venirci suggerimenti per costruire scuole innovative, salubri, efficaci per l’apprendimento e modelli educativi adeguati».

Gianni Massa | Vicepresidente Vicario Consiglio Nazionale Ingegneri

«Questo progetto ha un merito: la capacità di unire sogni, idee e linguaggi fra generazioni diverse. La capacità di unificare linguaggi differenti facendoli convergere in un progetto, in una visione per un luogo (una scuola, un mondo) migliore è un grande valore. In un momento storico in cui si vive un gap generazionale senza precedenti, generato dalla rivoluzione digitale, attivare strumenti che aiutano a comporre le differenze generazionali è un evidente strumento di crescita collettiva».

Presente alla premiazione anche l’On. Roberto Pella, vicepresidente vicario Anci, Sindaco di Valdegno (Bi), che ha sottolineato come tutti i progetti avessero una spiccata sensibilità verso temi importanti come l’efficienza energetica e la creazione di spazi verdi, il concetto di una scuola aperta e viva tutto il giorno attraverso la capacità di creare spazi, non solo per la didattica ma anche per condividere momenti diversi della giornata.

I vincitori

Al primo posto la 3E dell’I. C. Eleonora Duse di Bari che riceverà l’arredo per una classe, completo e innovativo;  seconda classificata la 2F della scuola secondaria Vivaldi di Casier (Tv) che ha vinto una stampante 3D e le relative lezioni l’uso; al terzo posto la 2E dell’I.C. Belgioioso di Pavia a cui è stata donata una fornitura di quaderni per un anno. Le 20 scuole finaliste hanno ricevuto un ricordo dell’evento.

Il progetto Macroscuola di Ance Giovani possiamo affermare che è un esperimento riuscito e vagliando le singole idee dei ragazzi si nota, anche grazie all’aiuto dei professori, come siano andati ben oltre il ripensamento distributivo degli spazi. Sono arrivati molto chiari i segnali che indicano il desiderio una scuola diversa, intesa come agorà non solo culturale ma anche sociale.

In molti progetti, oltre alla sensibilità ai temi ambientali e ai luoghi classici di una scuola, erano presenti anche spazi di condivisione come teatri, sale convegni, laboratori e spazi verdi di socializzazione, a riprova del fatto che, oltre ad essere aperti e inclusivi, i plessi scolastici del futuro dovranno tendere sempre di più a una simbiosi con il resto delle future città e paesi, acquisendone addirittura un ruolo strategico per la formazione delle nuove generazioni e la socializzazione di una società che si sta facendo sempre  più multiculturale.

Ance Giovani con questo premio ha dimostrato che è possibile coinvolgere in un progetto diversi soggetti istituzionali (erano presenti i Consigli nazionali di Geometri, Ingegneri, Invitalia #italiacura e Fondazione Agnelli) e soggetti economici (Vastarredo, azienda sponsor) attorno a una co-generazione d’idee che parte dal basso, dall’utenza, utenza che sogna e indica l’Italia del futuro. La politica e le istituzioni sapranno cogliere questi suggerimenti?

di Antonio Ortenzi

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