A Firenze nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio si è tenuto il convegno «Le città metropolitane: una riforma per il rilancio del Paese» organizzato da Confindustria.
Tra i numerosi partecipanti il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, il presidente e il vicepresidente di Confindustria Firenze Simone Bettini e Mario Curia, il professor Benjamin Barber della The City University of New York che ha tenuto un intervento sul tema «L’importanza delle città globali e delle grandi aree urbane nello scenario internazionale» e il presidente della Fondazione Astrid Franco Bassanini.
L’iniziativa organizzata dalle associazioni territoriali di Confindustria costitutive della Rete delle città metropolitane, aveva lo scopo di promuovere l’analisi e il confronto sul valore delle aree metropolitane per le prospettive di sviluppo del sistema industriale e per la competitività del Paese nel suo complesso.
Il convegno è stato anche l’occasione per presentare il Manifesto delle aree metropolitane italiane, con l’obiettivo di fornire una visione d’insieme e gli asset principali per un’efficace attuazione del modello di città del futuro.
Com’è stato citato nel documento di presentazione «solo introducendo forme di governo sovracomunale, le aree metropolitane italiane potranno essere al passo delle altre città europee con cui competono per attrarre investimenti, imprese e residenti. Le città che più stanno investendo nel miglioramento della propria attrattività e in politiche di marketing territoriale lo fanno operando su scala metropolitana».
Sul manifesto sono specificate anche le priorità e le aspettative del mondo produttivo:
- marketing territoriale e attrazione degli investimenti
- realizzazione degli obiettivi di Agenda Digitale
- accompagnamento alla localizzazione di nuove imprese
- realizzazione di aree produttive e poli tecnologici attrezzati
- politiche attive del lavoro, formazione e ricerca
- valorizzazione di tutte le opportunità finanziarie collegate alle politiche europee per la ricerca, l’innovazione, lo sviluppo, la coesione territoriale.
Secondo quanto asserito, la Rete associazioni industriali metropolitane di Confindustria opererà per far sì che le città metropolitane diventino protagoniste di una nuova politica nazionale per le aree urbane, aree capaci di catalizzare progetti e interventi provenienti dagli enti di governo locale, ma anche dalle Regioni, dallo Stato e soprattutto dall’Ue. La Rete è costituita da Assolombarda, dalle territoriali di Confindustria (Bari e Barletta Andria Trani, Firenze, Genova, Reggio Calabria, Venezia), Unindustria di Bologna, Unione degli industriali e delle imprese Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo, Unione degli industriali di Torino e della provincia di Napoli.
