Consiglio nazionale geometri | dal 10 al 13 aprile il congresso

Confronto sulla bozza del nuovo regolamento professionale

Fausto Savoldi, presidente del Cng, nell'introduzione alla bozza ha spiegato che per i geometri è quanto mai urgente ridefinire le caratteristiche e i confini del proprio ruolo professionale

Il ruolo del geometra nella società, le competenze professionali, l’accesso alla professione e l’autogoverno della categoria sono i temi sui quali i Collegi provinciali dei geometri si dovranno confrontare in previsione del loro 44esimo congresso nazionale che si terrà a Rimini dal 10 al 13 aprile.

La bozza del nuovo Regolamento professionale che il Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati ha diffuso presso i Collegi provinciali verrà discussa ufficialmente al 44° Congresso Nazionale in programma a Rimini dal 10 al 13 aprile 2013.

Fausto Savoldi
presidente Consiglio nazionale geometri.

Fausto Savoldi, presidente del Cng, nell’introduzione alla bozza ha spiegato che per i geometri è quanto mai urgente ridefinire le caratteristiche e i confini del proprio ruolo professionale, messi sempre più spesso in discussione da altre categorie di progettisti e al centro di conflittuali tentativi di modifica in sede parlamentare.

«È il caso del disegno di legge 1865 presentato dalla senatrice Simona Vicari che tenta di includere la progettazione architettonica tra le competenze dei geometri e dei periti. Se anche questo ddl andasse in porto, il problema si riproporrebbe per altre attività, come la topografia o l’estimo»sostiene il presidente del Consiglio nazionale dei geometri evidenziando che per evitare nuovi conflitti «la proposta di regolamento prova ad affrontare il problema nel suo complesso, individuando tutte le competenze professionali dei geometri ed elencandole in ordine di importanza: tutela dell’ambiente e del territorio, topografia e geomatica, edilizia, estimo, sicurezza e sul tema dell’edilizia si sottolinea che quasi nessuno opera più in completa autonomia ma tutte le filiere produttive professionali richiedono l’intervento di più professionisti e specialisti».

Particolare attenzione è poi riservata, nel regolamento, alle competenze da assegnare al geometra laureato. L’obiettivo è quello di colmare una lacuna del dpr 328/2001 restituendo dignità a questa figura, schiacciata tra la categoria dei diplomati e quella dei laureati triennali iscritti nelle sezioni B degli Albi di altre professioni. 

Il terzo punto chiave del regolamento riguarda il percorso di accesso alla professione. Il testo propone di ampliare il numero delle lauree che danno accesso all’esame di Stato per i geometri laureati: alle attuali lauree dei settori edilizia e urbanistica si aggiungerebbero quelle relative all’agricoltura, all’ambiente, ai beni culturali, all’informatica, alla geografia. Un altro obiettivo del Cng è quello di attrarre i diplomati provenienti dagli istituti tecnologici e dai licei tecnologici e artistici, dando loro accesso all’esame di Stato dei geometri. 

Nella bozza sono state riscritte le regole di autogoverno della categoria, semplificando le strutture territoriali e nazionali e riformando il sistema elettorale e nel documento sono state recepite le recenti norme riguardanti le professioni, in particolare sui temi del praticantato e della formazione continua, in base alle quali il Cng predisporrà entro agosto i nuovi regolamenti.

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