Ministero degli interni | Decreto del 27 aprile 2018  

Contributi per le spese di progettazione per la messa in sicurezza degli edifici pubblici

I Comuni hanno tempo fino al 15 giugno per accedere al fondo previsto dal Ministero a copertura delle spese di progettazione definitiva ed esecutiva per la messa in sicurezza degli edifici pubblici. Sono disponibili 25 milioni per quest’anno e 30 milioni per il 2019.

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 104 del 7 maggio 2018 il dm del 27/4/2018 in merito alla «Richiesta di contributo a copertura delle spese di progettazione definitiva ed esecutiva relative ad interventi di opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio».

Viene così approvato il contributo erariale relativo al 2018 per i Comuni compresi nelle zone a rischio sismico 1 e 2, a copertura delle spese di progettazione definitiva ed esecutiva per interventi di opere pubbliche e per l’anno 2017 alle zone sismiche 1 come da decreto del 21/7/2017. Sono disponibili 25 milioni per quest’anno e 30 milioni per il 2019 (con richiesta da presentare l’anno prossimo).

Intanto il Viminale ha versato ai sindaci il 66% (6,2 miliardi ) del fondo di solidarietà comunale che è suddiviso in due quote:

  • la prima vale 3,7 miliardi e serve a compensare i mancati gettiti Imu e Tasi definiti dalla Legge Stabilità del 206;
  • la seconda è alimentata dai comuni con 2,7 miliardi derivanti dall’Imu e viene distribuita senza logica di perequazione.

Invio della domanda telematica

La richiesta del contributo, da parte dei comuni compresi nelle zone a rischio sismico 1 e 2, dovrà essere inviata al ministero dell’Interno alla direzione centrale della Finanza Locale, sono con modalità telematica.

Il termine, a pena di decadenza, è il 15 giugno alle ore 24,00 per ciascuno degli anni 2018 e 2019. Ogni comune può inviare fino ad un massimo di tre richieste di contributo per la stessa annualità.

Come formulare la richiesta

  • Le informazioni riferite al livello progettuale per il quale si chiede il contributo e il codice unico di progetto (Cup) valido dell’opera che si intende realizzare;
  • le informazioni necessarie per permettere il monitoraggio complessivo degli interventi di miglioramento e adeguamento antisismico di immobili pubblici e di messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico, in caso di contributo per la relativa progettazione.

La progettazione deve riferirsi, nell’ambito della pianificazione comunale, a un intervento compreso negli strumenti programmatori del medesimo comune o in altro strumento di programmazione.

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