Edilizia polifunzionale | Bergamo, riqualificazione urbana

Costruire per ridare valore a investimento e qualità edilizia

I lavori hanno consentito di ottenere un edificio in grado di soddisfare l’esigenza della committenza sia per quanto riguarda l’impatto visivo sia per quanto riguarda la sostenibilità economica. Sono stati ricavati circa 200 mq di superficie al piano interrato destinati alle attività di servizio mentre ai due piani superiori sono distribuiti su una superficie complessiva di circa 500 mq spazi per negozi, uffici e abitazione.
Ing. Sebastiano Moioli | Direttore lavori.
Ing. Sebastiano Moioli | Direttore lavori.

Ing. Sebastiano Moioli | Direttore lavori
Dal committente la spinta alla riqualificazione
«Per iniziativa del committente, dott. Paolo Oberti, che da anni gestisce l’omonima pellicceria in prossimità del terreno dove è in costruzione l’edificio sono state intraprese tutte le attività a riqualificare un lembo di territorio bergamasco da tempo abbandonato. I fondi sui quali è stato aperto il cantiere sono situati in prossimità del monumento dei caduti che a causa del degrado delle aree circostanti ha seguito sino a oggi il deperimento che ha coinvolto tutto il contesto. Con quest’intervento di riqualificazione si otterranno non solo risultati immobiliari economicamente vantaggiosi per l’investitore ma certamente anche un complessivo miglioramento ambientale ed edilizia di tutta l’area.
In altre parole l’assetto generale dell’incrocio ove si sta compiendo l’intervento risulterà a lavori finiti più convincente e privo delle debolezze che sembrano oggi richiamare cortine più gradevoli e un rinnovato significato della memoria legata a coloro che hanno voluto il monumento dei caduti.
In considerazione dell’area disponibile, del volume presente nell’area stessa e della destinazione d’uso prevista dal Pgt è stato elaborato dall’arch. Sergio Carissimi un progetto in grado nel contempo di rispondere alle richieste di qualità insite nell’importanza del luogo e manifestate anche dall’amministrazione comunale che ha inteso tutelare il luogo sottoponendone la trasformazione al giudizio della commissione del paesaggio».

Sostituzione edilizia

L’edificio polifunzionale sito a Bergamo, in prossimità dell’incrocio di via Muzio e via della Vittoria, sostituisce un volume degli anni ‘60 demolito nei mesi scorsi e si sviluppa su tre piani dei quali uno interrato destinato ai locali di servizio oltre che al ricovero delle autovetture e due fuori terra con utilizzo da verificare nel tempo in base alle esigenze del mercato.

Demolizione dell’edificio esistente; simulazione del cantiere ultimato dell’edificio sul fronte di via Muzio da sud; simulazione del cantiere ultimato dell’edificio fronte via Muzio da nord.
Demolizione dell’edificio esistente.

Poiché l’edificio si affaccia sulla via principale e lambisce un percorso pedonale molto frequentato la vocazione naturale è quella di ospitare spazi commerciali al piano terra e uffici al piano primo.

Come tutte le costruzioni nuove sorte in adiacenza alle aree fortemente urbanizzate presenti in città sono stati affrontati con le dovute cautele tutti i temi e i problemi legati alla gestione del cantiere e ai trasporti, alla occupazione delle aree pubbliche e agli scavi da effettuarsi in vicinanza degli altri manufatti presenti nella zona.

L’organizzazione del cantiere

Per l’allestimento del cantiere è stato necessario confrontarsi con tutte le realtà confinanti che hanno determinato una serie di criticità le cui soluzioni sono risultate abbastanza complesse.

In primo luogo la posizione a filo strada del cantiere ha richiesto necessariamente un approfondito studio della viabilità pedonale della zona in modo da garantire i flussi con i necessari livelli di sicurezza, sul lato del cantiere è presente il monumento dei caduti di notevole importanza artistica, storica e soprattutto sottoposto alla tutela della comunità che l’ha voluto; sul lato meridionale del cantiere sono presenti alcuni spazi condominiali.

Particolare dello scavo per la creazione delle fondazioni del piano interrato.
Particolare dello scavo per la creazione delle fondazioni del piano interrato.

Attraverso un accordo tecnico-economico condiviso è stato possibile recuperare una certa area al servizio del cantiere. Da ultimo sul lato occidentale essendo presente un edificio di tre piani è stato necessario verificare la forma e la profondità delle fondazioni per garantirne la stabilità durante le operazioni di scavo.

Casseri metallici utilizzati per i muri portanti.
Casseri metallici utilizzati per i muri portanti.
Vista dell’organizzazione del cantiere e posizionamento gru nell’area di cantiere.
Vista dell’organizzazione del cantiere e posizionamento gru nell’area di cantiere.

posizionamento-gru-allinterno-delliarea-di-cantiere

Poiché il progetto prevedeva uno spazio verde circolare all’interno dello scivolo di accesso è stato individuato in quella unica area disponibile il luogo dove posizionare la gru.

Sottomurazioni e muri controterra

Alla luce delle caratteristiche del terreno puntualmente rilevate e verificate attraverso estese indagini geologiche è stata condivisa dall’impresa la scelta di realizzare tutti i muri controterra sul confine perimetrale con getti in opera entro scavi effettuati a campione.

Naturalmente tale scelta ha comportato la necessità di predisporre alcune opere provvisionali in grado di fare fronte a eventuali discontinuità nel terreno non previste e non rilevate nella campagna d’indagine preventiva.

Getto della rampa d’accesso alle autorimesse.
Getto della rampa d’accesso alle autorimesse.
Getto delle fondazioni.
Getto delle fondazioni.

Il getto dei campioni di calcestruzzo è proseguito celermente senza particolare difficoltà grazie alla tempestività con cui l’impresa ha eseguito scavi e casserature. In sostanza sono stati aperti alcuni fronti di scavo per una larghezza non superiore a tre metri, sono state gettate le fondazioni lavorando al piano di campagna e dopo la posa dell’armatura sono stati gettati campioni di muro dello spessore variabile fra 30/50 cm e alti fino a 4 metri. Al compimento del terzo mese tutti i campioni erano stati eseguiti e lo scavo era stato completato.

A questo punto si poteva procedere con le opere in elevazione riguardanti il piano delle autorimesse e a seguire la palazzina polifunzionale. È interessante evidenziare che per i calcestruzzi sono stati utilizzati additivi utili per diminuire la porosità del calcestruzzo stesso e quindi aumentarne l’impermeabilità, che a ogni ripresa di getto è stato inserito un giunto bentonitico e che dove erano previsti i passaggi degli impianti sono stati inseriti tubi flessibili in polietilene di dimensioni opportune.

Nel corso dei getti sono anche stati predisposti i dispositivi necessari ai collegamenti con le strutture interne; si tratta essenzialmente di casseri metallici con tondi piegati da raddrizzare. Ove il progetto architettonico prevedeva solette a sbalzo (balconi) sono stati realizzati dispositivi per il taglio termico (Schock).

Getto della muratura portante, i casseri metallici.
Getto della muratura portante, i casseri metallici.
Locale piano seminterrato con lastre predalles.
Locale piano seminterrato con lastre predalles.

Strutture verticali e orizzontali

Tutte le strutture orizzontali e verticali sono state realizzate in calcestruzzo armato con l’ausilio di casseri di diverse tipologie (pannelli in ferro, pannelli in legno, tavole di legno, fogli di osb); per le strutture verticali sono state in generale utilizzati pannelli metallici mentre per le travi e i cordoli sono state utilizzate le tradizionali tavole di legno molto adatte alla situazione per la complessità della geometria.

Tutti i solai sono stati realizzati con l’ausilio di lastre prefabbricate; nelle lastre prefabbricate sono state inseriti i ferri di armatura e i tralicci per il collegamento al taglio. Lo spessore del copriferro è stato di volta in volta variato a seconda della resistenza al fuoco richiesta.

Per soddisfare le esigenze della committenza che richiedeva un’autorimessa priva di colonne e nel contempo la normativa in materia di rapporti di permeabilità che esigeva uno spessore di terra superiore a metri 1,50 sono state ideate travi-parapetto alte circa metri 1,80 in grado di superare gli 11 metri di luce con carichi permanenti e accidentali molto significativi.

Muri controterra al piano interrato.
Muri controterra al piano interrato.

Naturalmente le travi rialzate hanno comportato alcune difficoltà nel predisporre il sistema di smaltimento delle acque meteoriche. Per consentire il regolare deflusso delle acque sono stati dunque predisposti alcuni fori nelle travi e nei solai in modo da consentire il regolare smaltimento delle acque in parte disperse nel terrapieno e in parte nei pozzi perdenti realizzati nell’autorimessa.

Involucro edilizio: impermeabilizzazione, isolamento, copertura e tamponamenti

Il piano interrato è stato trattato con due tipologie di finiture diverse tra di loro a seconda se gli spazi fossero destinati ad autorimessa o a servizi dell’abitazione.

Nei locali adibiti ad autorimessa i muri sono stati lasciati in vista e sono state eseguite pavimentazioni in battuto di cemento. Gli impianti sono rimasti in vista e sono stati posizionati i pozzetti d’ispezione o di sollevamento in modo da facilitare la manutenzione e la pulizia.

I locali adibiti a servizi sono stati rifiniti con l’obiettivo di ottenere un comfort del tutto simile a quello che si può godere nei piani fuori terra. Sono state dunque realizzate contropareti in cartongesso e pavimenti in legno; sono stati inoltre previsti tutti gli accorgimenti impiantistici utili per evitare fenomeni di condensa, eccessi di umidità e presenza di radon sopra livelli consentite dalle norme.

Tutte le parti esposte alle intemperie sono state impermeabilizzate con guaina in pvc. sopra la guaina in è stato posizionato un pacchetto isolante costituito da un pannello di polistirolo, da un telo di tessuto non tessuto, da uno strato di argilla espansa, da un ulteriore telo di tessuto non tessuto e infine da uno strato di terra coltivo. In alcune porzioni sono stati previsti pannelli di eco-green in materiale sintetico (per consentire lo sviluppo del prato) adatto al transito delle automobili.

Negozio al piano terra.
Negozio al piano terra.

Sulla copertura è inserito il pavimento galleggiante. In una parte della copertura è prevista una struttura metallica in grado di potenziare i servizi di cui necessitano le attività poste ai piani inferiori; la struttura di questa copertura è costituita da profili metallici; sarà opportunamente isolata con pannelli sandwich di lamiera zincata e completata con lastre di zinco titanio sopra le quali saranno integrati i pannelli fotovoltaici.

Le pareti esterne sono costituite da pacchetti in grado di fornire elevate prestazioni di isolamento termo-acustico; in generale hanno uno spessore di circa 40 cm con un sistema di strati e materiali studiati per ottenere il massimo comfort interno e la massima resistenza meccanica all’esterno. Si è fatto ricorso all’uso di cartongesso, di pannelli di lana di vetro super compressa, di muratura in elevazione in laterizio alveolare e lastre Aquapanel all’esterno.

Particolare della forometria per il passaggio degli impianti.
Particolare della forometria per il passaggio degli impianti.

Anche i serramenti sono progettati per offrire le massime prestazioni nei confronti dei problemi acustici particolarmente acuiti dalla presenza di una strada molto trafficata; i telai sono in alluminio a taglio termico e i vetri sono costituiti da quattro strati di diverso spessore con camera interna. I sistemi di oscuramento e frangisole serviranno oltre che a schermare gli effetti dei raggi luminosi anche a creare una suggestione architettonica di elevato impatto visivo.

Finiture interne

Il gioco del bianco e del grigio è il tema più importante di tutti gli interni che successivamente riceveranno attraverso i colori sgargianti degli arredi la forza per sottolineare il filo conduttore che il committente si è proposto immaginando ambienti contemporanei, sobri e minimali.

Saranno dunque realizzati i pavimenti in calcestruzzo lisciato e reso trasparente tramite la stesura di speciali prodotti epossidici o rivestiti con lastroni di gres porcellanato colore grigio. Tutte le pareti e i soffitti prenderanno forma attraverso pannelli di cartongesso tinteggiati colore tortora. In generale sono esclusi i rivestimenti in piastrelle ma tutte le pareti saranno sottoposte a un trattamento uniforme nel colore studiato con l’ausilio di un artista.

Particolare della tecnologia per il taglio termico del balcone.
Particolare della tecnologia per il taglio termico del balcone.

Impianti per il massimo risparmio energetico

La progettazione degli impianti a servizio dell’edificio, aveva come scopo principale il massimo risparmio energetico. Pertanto gli impianti previsti fanno largo uso delle sorgenti rinnovabili e naturali, compreso il recupero dell’acqua piovana per l’impianto di scarico dei wc.

La produzione di acqua climatizzata calda e fredda per la climatizzazione e per la produzione di acqua calda sanitaria, sarà affidata a una pompa di calore condensata ad aria di tipo polivalente con doppio compressore su ogni circuito (potenza termica 37,70 kW – potenza frigorifera 31,9 kW).

L’utilizzo di una unità polivalente a recupero totale, permette di avere sempre a disposizione sia l’acqua calda/fredda per gli impianti di riscaldamento e condizionamento sia l’acqua calda per uso sanitario.

Le soluzioni adottate per gli impianti meccanici sono rivolte al massimo risparmio energetico e alla maggiore flessibilità in funzione della destinazione d’uso di tipo commerciale\direzionale dell’edificio.

Tutto l’edifico sarà dotato di un impianto di riscaldamento e raffrescamento, oltre che di ricambio d’aria mediante recuperatore di calore di tipo entalpico con rendimenti superiore al 75%, al fine di garantire sia un adeguato comfort climatico sia una valida qualità dell’aria ambiente.

Preparazione del solaio alleggerito con blocchi di polistirolo.
Preparazione del solaio alleggerito con blocchi di polistirolo.

Al piano interrato, in apposito locale, trova posto la centrale pompe al cui interno sono installate le elettropompe per la circolazione dell’acqua climatizzata e i serbatoi di accumulo dell’acqua.

All’interno delle singole unità immobiliari, saranno realizzati impianti di distribuzione ad acqua dotati o di impianti a tutt’aria costituiti da unità di trattamento d’aria e canalizzazioni di mandata e ripresa, oppure da impianto misto con ventilconvettori e impianto di aria primaria.

La quantificazione dei consumi sarà affidata a contabilizzatori di calore di tipo diretto con sonde di mandata e ripresa, montati sui circuiti principali delle due unità immobiliari.

A supervisionare il funzionamento dell’impero impianto, ci penserà un impianto di regolazione climatica di tipo domotico in grado di gestire, anche con accesso da remoto, le temperature dei singoli ambienti e le condizioni di funzionamento dell’impianto. La regolazione prevista servirà inoltre per la regolazione climatica dell’impianto (temperatura acqua, temperature interne, acs…) in funzione delle condizioni climatiche esterne.

L’impianto elettrico delle parti comuni, destinato ad alimentare principalmente l’impianto di produzione di energia termica, sarà dotato di un impianto fotovoltaico con potenza indicativa pari 15 kWp.

Tale impianto permetterà di avere, nelle giornate e nelle ore con adeguato irraggiamento solare, una produzione di energia elettrica, sufficiente per il funzionamento degli impianti delle parti comuni dell’intero edificio e quindi avere prelievo elettrico dal contatore, prossimo a zero.

L’impianto idrico-sanitario sarà dotato di un impianto duale con recupero dell’acqua piovana destinato all’alimentazione delle cassette dei wc. Tale impianto sarà costituito da una vasca di recupero dell’acqua piovana posta nell’interrato, da una elettropompa per la messa in pressione dell’impianto e da una rete di tubazioni per il trasporto dell’acqua fino alle cassette dei wc.

L’efficienza energetica degli impianti, unita alla produzione di energia elettrica del fotovoltaico e alla capacità dell’involucro di ridurre drasticamente le dispersioni invernali e i rientri estivi, permetterà di ottenere un’altissima classe energetica dell’edificio con un indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale o il riscaldamento (Eph) pari a 8,96 kWh/m³ contro un valore limite richiesto nell’allegato A della Dgr n. 8/8745 pari a 17,60 kWh/m³.

Vista del primo implacato con le travi rialzate.
Vista del primo implacato con le travi rialzate.

Finiture esterne

Nelle parti esterne all’edificio è prevista la realizzazione di un sistema di opere che soddisfano le molteplici esigenze degli utenti siano essi inquilini o clienti; sarà realizzato un percorso carrale che collega la strada all’autorimessa con tutti quegli accorgimenti che lo rendono confortevole e simbolicamente importante; negli spazi liberi a nord sarà ricavato un parcheggio e lungo il perimetro troverà posto il percorso pedonale in grado di valorizzare attraverso inserimenti verdi le funzioni presenti.

Tutte le varie infrastrutture saranno organizzate e definite in modo che ne risultino un unicum visivo che dia l’immagine di un giardino interno. Per questo sarà realizzato un pavimento con materiali naturali che possa sembrare più un arredo del verde che una serie di percorsi carrali.

simulazione del cantiere ultimato dell’edificio sul fronte di via Muzio da sud.
Simulazione del cantiere ultimato dell’edificio sul fronte di via Muzio da sud.

Particolare attenzione è posta alla vegetazione che diventerà la nuova cortina di separazione con il condominio vicino e con l’area del monumento. Lo studio delle assenze è stato affidato a specialisti del verde che hanno approfondito temi riguardanti colori della vegetazione e la stagionalità della crescita.

Interessante è sicuramente il cuore del giardino ricavato con una geometria circolare all’interno della rampa; nel centro del cerchio è prevista la piantumazione di una quercia (farnia) dal grande valore simbolico e dall’aspetto maestoso. Essa rappresenterà la scultura naturale attorno alla quale si relazioneranno tutti gli altri elementi.

Simulazione del cantiere ultimato dell’edificio fronte via Muzio da nord.
Simulazione del cantiere ultimato dell’edificio fronte via Muzio da nord.

CHI HA FATTO COSA
Progettisti Ing. Sebastiano Moioli
Progetto impianti meccanici ed elettrici Mcz Ingegneria srl, Ing. Zambonelli Enrico
Direttore dei lavori Ing. Sebastiano Moioli
Committente Pellicceria Oberti srl
Impresa costruttrice Edil Colombelli srl, Grassobbio (Bg)
Scavi Impresa riva srl, Osio Sopra (Bg)

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