Decreto Crescita

Credito d’imposta per finanziare opere strategiche

Infrastrutture, servizi digitali, nascita di start up innovative, strumenti fiscali per agevolare la realizzazione di grandi opere con capitali privati, attrazione degli investimenti esteri in Italia.

Digitale

Sono stati stanziati 150 milioni di euro per dotare di banda larga tutti i piccoli comuni del centro nord Italia.

Nasce l’Anagrafe nazionale della popolazione residente, chiamata Anpr, insieme all’archivio georeferenziato delle strade. Dal 2012 il censimento Istat diverrà annuale e ogni cittadino e ogni impresa avrà un domicilio fiscale per ricevere e comunicare con la pubblica amministrazione. Un documento unico digitale prenderà il posto della carta d’identità e della tessera sanitaria.
Nasce anche il concetto di open data: le anagrafi digitali di rilevanza nazionale saranno interconnesse. Particolare attenzione alla pubblica amministrazione: tutto dovrà avvenire online compresi gli acquisti e i certificati di malattia del pubblico impiego verranno trasmesse solo online. Incentivate infine le tecnologie a sostegno di persone che presentano delle disabilità.

Banda larga

Stanziati 150 milioni di euro per dotare di banda larga tutti i piccoli comuni del centro nord (aree a fallimento di mercato): per questo progetto si conta sull’aiuto economico in arrivo da privati ed enti locali. Stanziati inoltre 600 milioni di euro per lo sviluppo della banda larga e ultra larga al Sud Italia. Vengono di conseguenza semplificate le norme per la diffusione della banda ultra larga: per gli operatori di tic viene assicurato l’accesso alle parti comuni degli edifici per la posa della fibra ottica, viene inoltre estesa la tassa per occupazione del suolo e sottosuolo agli scavi finalizzati alla posa della fibra ottica e semplificate le autorizzazioni di scavo.

Start up innovativo

E’ stata introdotta per la prima volta nell’ordinamento italiano la definizione di start up innovativa e definite le relative agevolazioni fiscali e semplificazioni.
Con start up s’intende, in base al testo approvato, una società di capitali anche costituita in forma cooperativa non quotata in Borsa, che operi principalmente in Italia, detenuta e controllata almeno al 51% da persone fisiche. La start up deve avere meno di 4 anni di attività, registrare un fatturato annuo inferiore ai 5 milioni di euro e non essere ancora in condizione di distribuire utili e deve avere come oggetto sociale prevalente lo sviluppo di prodotti innovativi.
Fondamentale che abbia almeno uno dei seguenti requisiti:
– destinare almeno il 20%delle spese in ricerca e sviluppo
– impiegare almeno per un terzo della forza lavoro costituita da ricercatori, dottori o dottorandi
– essere titolare o licenziataria di un brevetto
La società definita start up ha l’obbligo d’iscrizione in sezione speciale del registro delle imprese. Ai cittadini privati o alle imprese che investiranno nello start up verranno erogati incentivi fiscali: in particolare l’accesso al fondo centrale di garanzia gratuito e agevolato e lo stanziamento immediato di fondi da 200 milioni euro (110 a regime cui si aggiunge il finanziamento del Fondo italiano di investimenti della Cassa deposito prestiti).

Lavoro

La nuova norma definisce che il primo contratto di lavoro sia di almeno 6 mesi, e i rinnovi contrattuali possono essere ripetuti anche senza continuità fino a 3 anni in totale: dopo il terzo anno vige l’obbligo di contratto della durata di 1 anno e dopo il quarto anno vige l’obbligo di assunzione altrimenti è imposto il divieto di collaborare in qualsiasi forma. Anche la remunerazione deve partire dal minimo tabellare, mentre i fornitori esterni sono remunerabili con quote societarie. (Valentina Pucci)

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