Città | Rigenerazione urbana

Credito edilizio e riuso temporaneo per rigenerare Treviso

Il Piano triennale 2018/2020 oltre alla valorizzazione dei parchi urbani intende sviluppare il ritorno dei residenti nel centro storico di Treviso attraverso la rigenerazione degli edifici ricorrendo anche all’utilizzo del credito edilizio.

Ė stato chiamato «Piano delle 4 Erre» e sarà approvato nei prossimi mesi dall’amministrazione comunale: si tratta di un piano che riflette le scelte di Treviso, città attenta al recupero, riutilizzo, riqualificazione e rigenerazione urbana.

Parco urbano del Sile.

La città sarà ridisegnata all’insegna del verde e della rigenerazione dell’esistente, favorendo costruzioni ad alta efficienza energetica e rispetto dell’ambiente. Il piano triennale 2018-2020 prevede infatti la valorizzazione dei cosiddetti polmoni verdi della città, oltre alla creazione di piste ciclabili e alla rifunzionalizzazione di alcune aree dismesse, come la centrale ex Enel.

Uno degli aspetti più importanti del piano, oltre alla riqualificazione degli immobili in diverse zone della città, è di favorire il ritorno dei residenti all’interno del perimetro del centro storico cittadino, rendendolo maggiormente attrattivo anche per le attività economiche.

Inoltre, per incentivare la riqualificazione del territorio e la rigenerazione degli edifici dismessi si farà riferimento agli strumenti del credito edilizio e del riuso temporaneo, per destinare gli spazi a iniziative di tipo socio-culturale a vantaggio della cittadinanza.

Caratteristiche del piano triennale e riqualificazione urbana

Il piano prevede un taglio delle cubature che da 2milioni e 100mila mc previsti nel Prg verranno ridotte a un 1milione e 100mila nel Pi. Una grande attenzione è data dallo sviluppo del verde come i parchi urbani del Sile dello Storga del Botteniga, oltre alla creazione di corridoi e nuove aree verdi boscate derivanti dall’eliminazione delle aree di espansione.

Centro storico di Treviso.

In particolare il piano triennale 2018-2020 prevede la realizzazione della ciclabile di Monigo Castagnole; il completamento della ciclabile di Sant’Antonino, la pista ciclabile presente nel progetto del bando periferie per i quartieri di Fiera e Selvana, il bacino di laminazione di San Lazzaro, necessario a risolvere i problemi idraulici della zona.

Tra le opere di prossimo inserimento nel piano delle opere ci sono il nuovo parcheggio per 300 posti alla centrale Ex Enel a Fiera, l’area polifunzionale di Monigo e la rotatorie in viale della Repubblica, in corrispondenza degli incroci con via San Pelajo e strada delle Corti.

La riqualificazione urbana si attua negli ambiti dei programmi complessi già individuati dal Pat: aeroporto, Pagnossin, Marazzato, Treviso Servizi, Stiore, Stazione Santi Quaranta, Stazione centrale, Caserma Salsa, Scalo Motta e Stadio, De Longhi–Zorzi, Ospedale, Fornace Gregorj.

Negli ambiti di riqualificazione urbana del centro storico: Ex Telecom via Pancera, il distretto finanziario, la Galleria Bailo, Borgo Cavalli, Ex Questura e negli ambiti di riqualificazione del sistema del commercio e produttivo in viale della Repubblica.

Rivitalizzare il centro storico

Il Piano degli interventi risponde alla volontà di riportare persone ad abitare in centro e a riutilizzare spazi magari sfitti. Da oggi, con l’eliminazione della monetizzazione per i cambi di destinazione d’uso e per gli ampliamenti di spazi commerciali fino a 250 mq, non sarà più richiesta la dotazione di parcheggio.

Altra novità la possibilità per le attività commerciali di grandi o medie superfici di convenzionarsi con i parcheggi comunali. Con la creazione di un servizio navetta i clienti saranno trasportati dal parcheggio al centro.

Negli ambiti di riqualificazione urbana del centro storico che si gioca la partita delle rigenerazione e del ritorno della residenza nel cuore della città, con un meccanismo premiale per la realizzazione di edifici ad alta efficienza energetica e con la previsione di una quota volumetrica riservata all’edilizia convenzionata.
Per rispondere alla crescente richiesta di sosta, in particolare da parte dei residenti, il piano prevede la possibilità di realizzare autorimesse multipiano private dalla riqualificazione di contenitori esistenti.

Viabilità comunale

Oltre all’inserimento di due infrastrutture di programmazione e la realizzazione del IV lotto della tangenziale e del Terraglio est, il Pi propone la realizzazione di un nuovo tracciato stradale sopraelevato che partendo dalle Stiore e recuperando tratti viabilistici esistenti nell’area Treviso Servizi si congiunge alla Noalese e alla Castellana, alleggerendo il quartiere di San Giuseppe e articolando l’accessibilità all’aeroporto e agli insediamenti lungo la Noalese.

Il piano individua inoltre un nuovo collegamento che da Sant’Angelo conduce in via Priamo Tron e allo svincolo con la tangenziale, liberando dal traffico di attraversamento l’abitato di Santa Maria del Sile. La Treviso di domani prevede anche la creazione di una consistente e diffusa rete di percorsi ciclo pedonali di connessione tra i quartieri e con il centro città.

Il credito edilizio e riuso temporaneo

Il piano introduce due nuovi istituti pensati per incentivare la riqualificazione del territorio e la valorizzazione di edifici dismessi: il credito edilizio e il riuso temporaneo.

  • Il credito edilizio si forma principalmente con la demolizione di edifici incongrui e quindi con operazioni di riqualificazione ambientale e di miglioramento della qualità del territorio. Il Piano prevede anche la possibilità di generare credito edilizio con la cessione al Comune di aree destinate alla realizzazione di servizi, piste ciclabili, aree verdi e anche con la loro pratica realizzazione. Il credito è poi spendibile come quota volumetrica in determinati ambiti indicati nel Pi, secondo quando prevede la legge regionale.
  • Il riuso temporaneo ( tre anni più due di rinnovo) incentiva il recupero e la valorizzazione di edifici dimessi con interventi soft di riqualificazione edilizia per destinarli ad iniziative economiche, sociali e culturali ed ha anche lo scopo di saggiare un diverso utilizzo di contenitori edilizi esistenti.

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