Riforma del lavoro | Aspi e Mini-Aspi

Dalla disoccupazione al lavoro autonomo

Il nuovo provvedimento attuativo della riforma Fornero prevede la possibilitĂ  di richiedere il tfr anche in un'unica soluzione, comprese le mensilitĂ  non ancora percepite durante il lavoro dipendente, per creare un'impresa autonoma o una cooperativa.

Il nuovo provvedimento attuativo della riforma ha previsto, per chi usufruisce di Aspi e Mini Aspi, che possa richiedere e ottenere la liquidazione anticipata. Aspi e Mini-Aspi sono le due sigle tecniche con cui è indicata la nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego.
I ministri Elsa Fornero e Vittorio Grilli hanno di fatto accolto il provvedimento attuativo della riforma del mercato del lavoro per Aspi e mini Aspi di avere la liquidazione della prestazione in corso di godimento per avviare un’attivitĂ  di lavoro autonomo o per associarsi in cooperativa.
Contenuto. Come giĂ  era avvenuto negli anni 2009-2012 con la legge n. 34/2009, all’articolo 2, comma 19, la riforma prevede che, in ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015, in via sperimentale, i lavoratori aventi diritto all’Aspi e alla mini Aspi possano richiedere e ottenere la liquidazione degli importi del relativo trattamento. Il tutto è subordinato all’apertura di un’attivitĂ  di lavoro autonomo in forma di autoimpresa o di microimpresa o per associazioni in cooperativa. Sono stati stanziati 20 milioni di euro per ciascuno degli anni interessati all’incentivo.
Decreto attuativo.
Ora i ministri del lavoro e dell’Economia hanno deliberato il decreto attuativo dell’incentivo a favore dei lavoratori che sono rimasti disoccupati. Il bonus mira ad agevolarli nella ricollocazione in un’attivitĂ  di lavoro autonomo. Lo strumento reso disponibile consiste nella possibilitĂ  di chiedere la liquidazione anticipata in un’unica soluzione delle mensilitĂ  non ancora percepite per creare un’impresa autonoma o una cooperativa, attivitĂ  giĂ  cominciate nel momento in cui era in corso il lavoro dipendente. La misura, adottata in via sperimentale per un triennio, viene riconosciuta nel limite massimo di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015.

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