Realizzazioni | Edilizia residenziale

Dalla vecchia fabbrica un borgo moderno

A Milano in un grande isolato urbano a destinazione in prevalenza residenziale opere di demolizione degli edifici esistenti con ridisegno dei nuovi corpi di fabbrica ottenendo un cortile interno di dimensioni apprezzabili.

L’area d’intervento, a Milano, si trova all’interno di un grande isolato urbano delimitato dalle vie Valparaiso, Bergognone, Salaino e Solari, a destinazione prevalentemente residenziale.
Questa zona esterna alle mura spagnole era attraversata dal Fiume Olona e rimase inedificata e utilizzata a fini agricoli fino alla fine dell’ottocento.
La sua trasformazione ebbe inizio con la realizzazione dell’anello ferroviario che univa la nuova Stazione di Porta Genova con la Stazione Centrale e le direttrici Nord.
Il Piano Beruto (1884) e il Piano Albertini (1933) definirono gli indirizzi dello sviluppo urbano successivo. Il piano previsto dall’ing. Beruto prevedeva lo sviluppo della città di Milano per strade radiali e concentriche. L’impostazione geometrica del piano, unita alla mancanza di considerazione per le diverse realtà insediative della città, diede luogo alla formazione di lotti dalle forme regolari e squadrate.

I corpi di fabbrica sono organizzati attorno ad alcuni piccoli cortili quasi a riprodurre l’ambiente di un antico borgo ma con un disegno architettonico moderno.
I corpi di fabbrica sono organizzati attorno ad alcuni piccoli cortili quasi a riprodurre l’ambiente di un antico borgo ma con un disegno architettonico moderno.

Questa conformazione influenzò l’assetto morfologico e il successivo sviluppo della fascia edificata esterna alle mura e, di conseguenza, anche dell’area circostante a via Salaino, situata al di fuori di queste ultime. Ancora oggi nel disegno del quartiere, caratterizzato da lotti dalle forme geometriche, è possibile ritrovare i segni dell’evoluzione che in quegli anni aveva così profondamente trasformato i caratteri della città.
L’area di via Salaino 7 faceva parte di un’area industriale più vasta (Fabbrica di lampade «Candle»), la parte più consistente della quale è stata riqualificata a metà degli anni ‘90, dallo stesso progettista. Essa conteneva i depositi e la mensa della vecchia fabbrica ed era caratterizzata dalla presenza di alcuni edifici a un piano posti lungo i confini del lotto. L’area ha una forma trapezoidale allungata.

Palificazione e armatura del cemento armato.
Palificazione e armatura del cemento armato.

Il progetto d’intervento ha previsto la demolizione degli edifici esistenti, la dislocazione dei nuovi corpi di fabbrica lungo il perimetro, riconfermando in gran parte l’andamento di quelli esistenti, ottenendo un cortile interno di dimensioni apprezzabili (mq 653), suddiviso tra spazi privati delle singole unità immobiliari e spazi condominiali. Un andamento leggermente concavo dei prospetti Est e Ovest caratterizza ulteriormente il cortile, conferendogli un maggior senso di accoglienza. L’intervento consiste in 25 unità immobiliari in gran parte duplex con la zona giorno al piano terra e la zona notte al primo e al secondo piano, alcune su un unico piano, la superficie dei singoli alloggi varia dai 60 ai 160 mq. Al piano interrato sono stati previsti 35 box che oltre a soddisfare il fabbisogno del nuovo intervento hanno consentito di coprire il fabbisogno pregresso del precedente intervento di ristrutturazione dove l’obbligo di conservare i corpi di fabbrica esistenti non aveva permesso di realizzare un numero di box sufficiente.

Travi continue di fondazione.
Travi continue di fondazione.

Gli interventi costituiscono un complesso unitario. In fase di progettazione si è posta la massima cura nel disegno microurbanistico; i corpi di fabbrica sono organizzati attorno ad alcuni piccoli cortili, dove non è consentito l’accesso alle auto, quasi a riprodurre l’ambiente di un antico borgo, ma con un disegno architettonico moderno. Queste caratteristiche, unitamente al fatto che gran parte delle unità abitative sono state acquistate da giovani coppie, ha favorito una notevole socializzazione che, nella buona stagione, ha portato all’organizzazione di feste all’interno dei cortili e alla possibilità, per i bambini, di giocare con i loro coetanei godendo di una certa libertà.

Solaio di calpestio primo piano.
Solaio di calpestio primo piano.

Il prospetto sud si ricollega alle caratteristiche formali dell’intervento del primo cortile, già realizzato, con delle fasce di cemento decorativo al piano terra e le coperture che formano cinque cappuccine. La parte centrale ha logge leggermente convesse e il rivestimento in listelli di cotto introduce un elemento compositivo fortemente caratterizzante che si ricollegaì nell’uso dei materiali agli altri corpi di fabbrica del nuovo intervento.
I prospetti est e ovest, con la loro leggera convessità, caratterizzano tutto il cortile, sottolineando anche uno stacco formale dagli edifici confinanti di scadente qualità architettonica.
Il prospetto nord sottolinea la fuga prospettica del cortile con la presenza di un elemento moderno in vetro e alluminio contenente una scala condominiale.

Vista generale delle strutture del primo piano.
Vista generale delle strutture del primo piano.

Palificazioni. Lo scavo per la realizzazione del piano interrato è avvenuto dopo avere realizzato opere di palificazione lungo gran parte dei confini di proprietà per evitare qualsiasi pericolo di cedimenti e smottamenti. Inoltre, dove non sono state realizzate opere di palificazione, il perimetro del piano interrato si restringe, in corrispondenza dei corpi di fabbrica di altre proprietà edificate a confine, allontanandosi dagli edifici confinanti permettendo, durante la fase di scavo, la realizzazione di una scarpa adeguata. L’aerazione dei box è stata realizzata attraverso delle aperture nella soletta di copertura in corrispondenza del corsello, superiormente protette da un grigliato.

Struttura di copertura in legno.
Struttura di copertura in legno.

Strutture. In considerazione del tipo di terreno evidenziato dalle perforazioni, il progetto ha previsto una struttura in cemento armato con copertura in legno lamellare. Per quanto riguarda le fondazioni, è stata prevista la formazione di travi continue con idonee sottomurazioni in corrispondenza delle murature degli edifici a confine e platea al piede dei vani scale/ascensore.
Il solaio del piano di copertura del piano interrato destinato a box è stato realizzato con lastre tipo predalles e/o solette piene in c.a. aventi spessori di 30 cm. I solai dei piani superiori in latero cemento spessore 26 cm. Al piano terra è stato realizzato anche un vespaio aerato. Le travature principali di piano e i pilastri sono stati realizzati in cemento armato. La struttura di copertura è in legno lamellare (per capriate, colmi, diagonali, travetti secondari) con sezioni variabili in funzione del cimento statico di competenza a ciascun elemento.

Primo assito in abete, spessore 25 mm.
Primo assito in abete, spessore 25 mm.

MaterialiLe partizioni di tamponamento di facciata sono state realizzate con elementi per muratura in calcestruzzo aerato (Gasbeton della Rdb), spessore 40 cm. Le separazione tra appartamenti sono state realizzate con elementi per muratura in calcestruzzo aerato, spessore 30 cm. Le divisioni interne ai singoli alloggi sono state realizzate in mattoni di laterizio forato spessore 12 cm.
La struttura della copertura è in legno con capriate, trave di colmo e travetti in legno lamellare. Il manto di copertura è in pannelli modulari Lares Plus, in rame spessore 6/10, costituenti impermeabilizzazione e isolamento termico posati al di sopra di un doppio assito in tavole di abete spessore 30 mm con interposto polistirolo ad alta densità spessore 6 cm per aumentare l’isolamento termico.

Isolamento termico in polistirolo ad alta densità, spessore 6 cm con listelli in abete per separazione pannelli e ventilazione.
Isolamento termico in polistirolo ad alta densità, spessore 6 cm con listelli in abete per separazione pannelli e ventilazione.

I cornicioni, tutti con finitura in cemento decorativo in graniglia di granito rosa di Baveno martellinata, sono stati realizzati in cemento armato gettato in opera e successivamente intonacati, a eccezione del corpo ovest dove sono stati realizzati in officina secondo le dimensioni e sagome indicate dai disegni di progetto, con parti a vista finite in cemento e graniglia di granito rosa di Baveno ricavato da apposito cassero sagomato in Grc, spazzolati e levigati; successivamente montati, agganciati i ferri di armatura del cornicione a quelli della trave e uniti da un getto di calcestruzzo di completamento.

Copertura con guaina separante per impermeabilizzazione Delta Vent S.
Copertura con guaina separante per impermeabilizzazione Delta Vent S.

Le facciate dell’edificio son rivestite con listelli di cotto Rdb (6 x 24) a eccezione del prospetto sud sul quale sono previste delle fasce in cemento decorativo per tutta l’altezza del piano terra. Il basamento esterno, alto 60 cm, è in Serizzo Antigorio. Le parti intonacate sono state finite con pitture a base di resine acriliche e inerti di quarzo, previa una mano di isolante, colore chiaro.
I pilastri tondi sono rivestiti in alluminio Alucobond verniciato a fuoco.

Vista secondo piano zona cappuccine. Elementi per muratura in calcestruzzo aerato Gas Beton Rdb, spessore 40 cm.
Vista secondo piano zona cappuccine. Elementi per muratura in calcestruzzo aerato Gas Beton Rdb, spessore 40 cm.

Il parapetto di balconi e terrazzi è in acciaio zincato verniciato a fuoco ed è stato realizzato con montanti verticali di tipo tubolare (diametro 50 mm) per sostenere vetri serigrafati e di sicurezza antisfondamento tramite appositi ancoraggi in acciaio zincato e verniciato.
I serramenti sono in profilati estrusi di alluminio a taglio termico (spessore 50-55 mm) con ante sia apribili (a battente unico o doppio o a wasistas) sia fisse e specchiature vetrate con vetrocamera 4+9+4 mm. Hanno una permeabilità all’aria classe 2, resistenza al carico del vento classe 3 e termostrasmittanza U compresa tra 3,5 e 5,2 W/mqK.

Manto di copertura con pannelli modulari Lares Plus, con doppia lamiera in rame, spessore 6/10 e interposto isolamento termico.
Manto di copertura con pannelli modulari Lares Plus, con doppia lamiera in rame, spessore 6/10 e interposto isolamento termico.

I lucernari (Velux) apertura a bilico elettrificata e chiusura automatica in caso di pioggia (sensore pioggia), motore e unità di alimentazione, vetro camera 4+9+4 mm, ricevitore + telecomando, serratura blocca battente, tende rotolanti interne elettriche. Sono completi di lattoneria di protezione, sigillati e coibentati perimetralmente.
Rivestimento delle rampe della scala condominiale è in granito rosa di Baveno, su letto di malta di legante idraulico su supporto cementizio già realizzato, con parti a vista lucidate.

Il Cornicione con intonaco in cemento decorativo.
Il cornicione con intonaco in cemento decorativo.

Cortile e giardini. I corpi di fabbrica si sviluppano lungo i confini del lotto formando un cortile interno collegato ai cortili del precedente intervento verso strada con spazi comuni, percorsi di accesso alle singole unità immobiliari, giardini privati e un piccolo corpo di fabbrica condominiale destinato ad attività collettive.
La soletta di copertura dei box, in corrispondenza del cortile, è stata realizzata a una quota più bassa rispetto ai percorsi pedonali e pavimentata in cubetti di porfido del Trentino Alto Adige di colore rosso.

Il solaio di calpestio è in tavelloni dello spessore di 6 cm poggianti su muricci in forati riempiti e armati (dello spessore di cm 12) appoggiati al solaio del piano interrato. Ciò ha consentito l’inserimento di 80 cm di terreno di coltura dei giardini privati. Gli spazi privati sono separati da quelli collettivi da una leggera recinzione metallica.

Arch. Enzo Ranieri
Arch. Enzo Ranieri

Chi ha fatto Cosa
Progetto architettonico e direzione lavori: arch. Enzo Ranieri
Collaboratori: arch. Maria Giorgetti, arch. Nicoletta Radice
Progetto strutture: ing. Luca Paolo Vertemara
Progetto impianti elettrici: per. ind. Maurizio Bianchi per. ind. Claudio Usubelli
Project manager: (proprietà) geom. Giorgio Fabbri
Responsabile dei lavori: geom. Vittorio Monfrini
Capo cantiere: geom. Davide Venegoni
Assistente di cantiere: Sig. Bruno Maffioli
Impresa appaltatrice Redal srl
Scavi e bonifica: Interscavi srl Carpenteria Dsv snc di Antonio Di Stefano & C
Murature e intonaci: Edil Sirio srl Tetti in legno Comotti E. spa
Copertura in rame e lattonerie: Malachini srl.

Arch. Nicoletta Radice
Arch. Nicoletta Radice
Arch. Maria Giorgetti
Arch. Maria Giorgetti
Ing. Luca Paolo Vertemara
Ing. Luca P. Vertemara
Per. ind. Claudio Usubelli
Per. ind. Claudio Usubelli
Geom. Vittorio Monfrini
Geom. Vittorio Monfrini
Geom. Giorgio Fabbri
Geom. Giorgio Fabbri

Chi ha fornito Cosa
Murature di tamponamento e rivestimento esterno in listelli di cotto: Rdb
Impianti meccanici: Nava Ercole snc
Impianti elettrici: Rr Robbiati Santino srl
Serramenti in alluminio: Giuliani Soc. Cooperativa
Serramenti in legno: Cormo Soc. Cooperativa
Opere in pietra: Valentino Marmi e Graniti srl
Ascensori: Ital Lift srl
Opere in ferro: Padovan Gabriele
Impermeabilizzazioni: Ing. Alajmo srl
Cementi decorativi: Scaldaferri Giulio Parquet Ar
Parquets e scale in legno: Panigoni
Materiale ceramico: Sant’Agostino
Pavimenti e rivestimenti in ceramica: Errepavimenti
Lampade per esterni: Guzzini Illuminazione.

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