Consiglio dei Ministri | Provvedimenti e novità

Governo: con il decreto Emergenza e Prevenzione opere in sicurezza

Il decreto legge Emergenze e Prevenzione approvato ieri dal Consiglio dei Ministri dà il via all'istituzione dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture. L'Agenzia nella sua funzione di controllo, a fronte di criticità, obbligherà gli enti responsabili ad intervenire per il ripristino dei manufatti. Prende il via anche la Banca Dati Unica dello stato di salute delle infrastrutture. Prevista l'assunzione al Mit di 245 ingegneri.
Il ponte Morandi a Genova dopo il crollo.

Le novità del decreto legge Emergenza e Prevenzione approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, riguardano il crollo del viadotto Polcevera a Genova e l’Autorità di regolazione dei trasporti (Art).

Nasce infatti l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture che controllerà lo stato di salute di viadotti, strade, ponti e gallerie attraverso verifiche mirate e a fronte di criticità obbligherà gli enti responsabili ad intervenire con immediatezza. Per affrontare tutte queste verifiche e i necessari controlli la nuova Agenzia si avvarrà di 245 nuovi ingegneri che verranno assunti dal ministero delle Infrastrutture.

Armando Zambrano | Presidente Cni.

La comunicazione di queste assunzioni è stata data proprio dal ministro Toninelli al Consiglio nazionale degli ingegneri dove, lo stesso ministro ha dialogato con Armando Zambrano, presidente Cni, specificando che «il reclutamento straordinario di queste figure professionali dell’area tecnica si inserirebbero in un più vasto progetto di tutela infrastrutturale che include la costituzione dell’Agenzia pubblica indipendente per il controllo dei concessionari e per le ispezioni con ingegneri pubblici».

Prenderà il via anche l’Archivio informatico nazionale dello stato di salute delle infrastrutture, banca dati unica dove confluiranno le segnalazioni degli enti, struttura che si può considerare istantanea e continua sulle opere che verranno sorvegliate in tempo reale (attraverso moderne tecnologie).

Il ministero allo scopo applicherà alle strutture oggetto di criticità appositi sensori che dialogheranno con un satellite segnalando in tempo reale movimenti e cedimenti.
L‘Autorità di regolazione dei trasporti (Art) avrà potere e compiti di vagliare anche le tariffe autostradali, tariffe sulle concessioni in essere e non solo quelle future come disposto sino ad oggi.

Giuseppe Conte | Presidente del Consiglio.

Il decreto legge approvato arriva proprio ad un mese esatto dal tremendo crollo a Genova del viadotto Polcevera: come spiegato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il decreto introduce urgenti disposizioni per permettere il ripristino delle normali condizioni di vita, la funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture e la ripresa delle attività produttive fondamentali non solo per il capoluogo ligure ma anche per l’Italia.

Danilo Toninelli | Ministro Infrastrutture.

Il ministro delle Infrastrutture Toninelli, a margine del confronto sul decreto approvato, ha riferito che «si è di fronte ad un’opera titanica e si sta passando dalla logica dell’emergenza alla logica della prevenzione». Rivendicando l’operazione definita trasparenza sulle tariffe autostradali, il ministro ha asserito che «le tariffe sono aumentate a tripla cifra molto più del tasso di inflazione e dell’aumento del costo della vita. Tutto questo perché Art non aveva il potere di andare a definire i parametri per valutare i costi di un pedaggio. Ad Art era consentito fare queste valutazioni alla fine delle convenzioni, non prima del 2038. Con l’approvazione del decreto ci sarà dunque un controllo delle tariffe non solo delle nuove concessioni ma anche delle concessioni in essere».

Per quanto concerne gli enti locali in tema di investimenti sono riaperte le intese regionali che permettono ai governatori di mettere a disposizione entro il 30 settembre ulteriori spazi finanziari, gli enti locali così potranno beneficiare in via indiretta di 1 miliardo (dislocato in due tranche: una nel 2018 e una nel 2019).
Per quanto riguarda il Bando Periferie le risorse sono congelate al 2020 ma permane l’intesa per modificare con un nuovo decreto legge il provvedimento spalmato su 3 anni.

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