Edilizia residenziale | Ristrutturazione con sopraelevazione, Ledro (Tn)

Demolito un piano per costruirne due. Copertura innovativa nella forma e nel rivestimento

Demolito un intero piano dell’edificio allo scopo di permettere un vasto collegamento visivo attraverso l’ampia vetrata disposta sull’angolo del fabbricato. Realizzati al suo posto due piani di una singola unità abitativa. L’edificio si caratterizza come tipologia costruttiva locale per l’utilizzo in facciata di un rivestimento in doghe di legno di larice e con l’intonacatura della muratura del basamento. La falda principale del tetto contiene una serie di pannelli fotovoltaici posti incassati a filo copertura.

La residenza si trova nella caratteristica valle di Ledro in provincia di Trento, a poca distanza dall’incantevole lago. Il proprietario, legato da un particolare affetto ai ricordi dell’infanzia trascorsa in questo paesaggio montano, ha deciso di recuperare e rimodernare la vecchia casa di famiglia.

Il cantiere a Ledro
Il cantiere a Ledro per il recupero dell’abitazione anni ’50 e la sopraelevazione.

Il fabbricato originario, risalente a fine anni ‘50, era costituito da un corpo di fabbrica di forma regolare, sviluppato in alzato su tre piani più soffitta, terminando in sommità con una copertura a due falde. Il volume, parzialmente incassato nella montagna, era composto all’interno da alcuni locali accessori al piano terra, un appartamento al piano primo e l’appartamento, ora demolito, al piano secondo.
La semplicità compositiva dell’edificio è tipica delle costruzioni pedemontane del territorio trentino. I materiali che lo costituiscono si possono riassumere in: murature di laterizio, pilastri in cemento armato, solai in latero-cemento, copertura in legno, manto in tegole di cemento, serramenti e parapetti dei balconi in legno.

La nuova copertura che caratterizza l’edificio pur mantenendo l'andamento delle falde con pendenze analoghe a quelle circostanti rispetto ad esse viene rimarcata dal rivestimento metallico superficiale in zinco-titanio.
La nuova copertura che caratterizza l’edificio pur mantenendo l’andamento delle falde con pendenze analoghe a quelle circostanti rispetto ad esse viene rimarcata dal rivestimento metallico superficiale in zinco-titanio.
arduini ledro
Intonacatura sul basamento.

Caratteristiche architettoniche e scelte costruttive. La scelta costruttiva è stata indirizzata sull’utilizzo quasi totale del legno come materiale unico dell’intervento.
Le motivazioni di questa scelta sono sostanzialmente due:

  • da un lato un’efficiente programmazione dei lavori finalizzata all’ottimizzazione dei tempi di cantiere, che vanno dalla demolizione del piano primo alla ricostruzione e sopraelevazione, fino al completamento della copertura, garantendo un adeguato livello di sicurezza in fase esecutiva dei lavori, evitando spiacevoli infiltrazioni d’acqua al piano sottostante, considerato che l’intervento edilizio riguarda la sopraelevazione di un fabbricato abitativo con sottostante alloggio di altra proprietà, pienamente in uso;
  • dall’altro la indiscutibile leggerezza del materiale che ha permesso di realizzare la sopraelevazione dell’edificio senza aumentare i carichi sulla struttura sottostante.

A queste fondamentali motivazioni va aggiunto il riconoscimento delle qualità intrinseche del materiale per il suo utilizzo in edilizia: potere isolante, minimi spessori per le strutture verticali, precisione e pulizia di cantiere, sostenibilità ambientale, oltre che velocità di esecuzione.

Ampio utilizzo in facciata di un rivestimento in doghe di legno di larice e intonacatura della muratura del basamento.
Ampio utilizzo in facciata di un rivestimento in doghe di legno di larice.

La tipologia costruttiva delle strutture si è pertanto indirizzata all’utilizzo di pannelli in X-Lam per le pareti verticali, mentre, per i solai e la copertura di travi di legno lamellare.
Anche per la struttura della scala interna sono stati utilizzati pannelli in X-Lam ritagliati secondo le sagome dei gradini, fissati tra loro e alle pareti, pronti per la successiva posa del pavimento in legno.
La struttura di gronda è stata ottenuta evitando la fuori uscita delle travi interne, inserendo al loro posto delle travature poste a un livello superiore, corrispondente al pacchetto isolante. Questa soluzione ha il vantaggio di evitare l’elevato rischio di ponti termici e conseguente marcescenza del legno nel tempo e nello stesso tempo permette di cambiare l’essenza del legno in facciata.
Infatti l’esigenza estetica iniziale era di uniformare tutta la struttura lignea e rivestimento esterno in essenza di larice, separandola dall’essenza in abete interna al fabbricato.
Ulteriore vantaggio estetico di questa scelta è quello di ottenere un ridotto spessore esterno della gronda dell’edificio, altrimenti molto accentuato per i consistenti spessori di isolamento termico utilizzato.

La falda principale del tetto, perfettamente orientata a sud, contiene una serie di pannelli fotovoltaici, posti totalmente incassati a filo copertura, i quali forniscono oltre all'energia elettrica necessaria alle necessità domestiche, l'energia per produrre il caldo invernale attraverso una pompa di calore.
La falda principale del tetto, perfettamente orientata a sud, contiene una serie di pannelli fotovoltaici, posti totalmente incassati a filo copertura, i quali forniscono oltre all’energia elettrica necessaria alle necessità domestiche, l’energia per produrre il caldo invernale attraverso una pompa di calore.

In fase di progetto evitato ogni imprevisto in cantiere. La fase progettuale è stata particolarmente approfondita in tutti gli aspetti della costruzione. Si è dovuto quindi definire ogni scelta sotto il profilo impiantistico, corpi illuminanti, serramenti interni ed esterni, per poter programmare e definire perfettamente ogni componente costruttivo prima dell’inizio del cantiere.
L’intero fabbricato si compone di una serie di pannelli parete lavorati in fabbrica secondo disegno, arrivati in cantiere pronti per il montaggio, dotati di ogni sede per l’incastro degli elementi strutturali di solai e tetto. Il tutto definito in fase progettuale in modo tridimensionale, evitando ogni imprevisto di cantiere.

Montaggio dei componenti strutturali lignei fino alla copertura e coibentazione termica.
Montaggio dei componenti strutturali lignei fino alla copertura e coibentazione termica.

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Pareti perimetrali. Analizzando le stratigrafie dei componenti edilizi abbiamo: le pareti perimetrali in X-Lam rivestite all’esterno con cm 20 di fibra di legno, una camera di aerazione di cm 2,5 e un rivestimento in doghe di larice di spessore cm 2,2. All’interno è stata realizzata una contro-parete in doppia lastra di fibro-gesso con struttura da mm 50 e interposta lana di legno da cm 4. Il pacchetto completo garantisce una prestazione termica pari a U = W/mqK 0,118.

Nell’installazione dell’isolamento esterno delle pareti perimetrali sono stati utilizzati due pannelli in fibra di legno Multitherm 110 della ditta Schneider aventi un lambda pari a 0,037 e densità pari a 110 kg/mc. Il primo è stato fissato con apposite viti direttamente all’X-Lam, il secondo fissato allo stesso modo, sfalsando i pannelli tra loro e interponendo ogni 120 cm un listello orizzontale in legno, predisposto per il fissaggio successivo del rivestimento in legno.
A garantire la protezione dell’isolante da possibili apporti d’acqua in condizioni di pioggia e vento, è stata stesa su tutta la superficie una membrana da parete, ad alta traspirazione, del tipo Usb Windtop Uv Riwega. In seguito si è provveduto a realizzare la camera di aerazione verticale, mediante il fissaggio con viti di listelli in legno di sezione mm 25 per 40, posti a un interasse di cm 40 circa.
Per finire con la posa in opera di doghe orizzontali di legno di larice austriaco, avvitate direttamente, con viti a vista sui listelli della camera di aerazione. Le doghe in larice, di sezione mm 25 per 120, sono state distanziate tra loro di mm 5 e tagliate inclinate sia sotto che sopra per garantire una buona protezione dalle acque meteoriche.

E' stata stesa su tutta la superficie una membrana da parete, ad alta traspirazione, del tipo Usb Windtop Uv Riwega.
E’ stata stesa su tutta la superficie una membrana da parete, ad alta traspirazione, del tipo Usb Windtop Uv Riwega.

La camera di aerazione sottostante è stata isolata dal passaggio di insetti, che potrebbero annidarsi all’interno, interponendo tra camera d’aria e rivestimento di facciata un telo microforato anti-insetto. All’estremità inferiore del rivestimento, un gocciolatoio in acciaio inox, garantisce la protezione dell’intonaco della muratura del piano sottostante del fabbricato, dall’eventuale acqua penetrata nella camera di aerazione e quindi da spiacevoli rigagnoli di sporco in facciata.

La copertura. La copertura, costituita da struttura a travi in legno lamellare e sovrastante assito di abete dello spessore di cm 2, è dotata di:

  • un freno al vapore sopra assito del tipo Usb Micro Light della ditta Riwega,
  • due pannelli isolanti termici e acustici sovrapposti sfalsati tra loro, in fibra di legno tipo Multitherm 140 della ditta Schneider, aventi un lambda pari a 0,040 e densità pari a 140 kg/mc,
  • un ulteriore pannello in fibra di legno di sp. cm 2 con densità pari a 170 kg/mc;
  • un telo impermeabile traspirante al vapore del tipo Usb Micro Strong della ditta Riwega,
  • camera di ventilazione di spessore cm 6-10,
  • assito in abete spessore cm 2,2
  • lamiera in zinco-titanio finale.

Per un valore di isolamento termico complessivo pari a  U = W/mqK 0,158.

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Per attenuare la rumorosità dovuta alla pioggia che batte sul metallo ed eliminare la condensa che si crea sotto la lamiera della copertura è stato posato sotto lamiera un telo antirombo del tipo Usb Drenlam Diff Top SK Riwega, dotato di filamento per  creare una micro-aerazione.
Le prese d’aria della camera di aerazione del tetto sono state ottenute realizzando alcune fessure su una delle assi di gronda, in modo lineare su tutto il perimetro del tetto.
I comignoli in copertura sono stati costruiti semplicemente creando una scatola con pannelli di compensato marino, rivestiti esternamente con lo stesso materiale di copertura, ottenendo un’uniformità materica per tutto il tetto.

Ad accentuarne il movimento plastico della copertura è stato inserito un abbaino a pianta triangolare nella falda principale aprendo uno scorcio dalla camera da letto verso la montagna posta a ovest.
Ad accentuarne il movimento plastico della copertura è stato inserito un abbaino a pianta triangolare nella falda principale aprendo uno scorcio dalla camera da letto verso la montagna posta a ovest.

I solai. Sopra alla struttura lignea dei solai è stato realizzato un pacchetto di materiali a secco con caratteristiche di isolamento termico e acustico. Dopo aver realizzato gli impianti è stato livellato il tutto mediante stesa di argilla espansa speciale per sottofondi a secco Pavileca, per uno spessore di cm 11 sul piano inferiore e cm 7 sul piano superiore, con caratteristiche d’isolamento termico pari a un lambda di 0,09. Sopra a questo è stato posto un pannello di fibra di legno ad alta densità Gutex Thermofloor dello spessore di mm 20, avente un lambda pari a 0,039. Successivamente è stato posto in opera un pannello di gesso rivestito da mm 23, con bordo battentato, idoneo per sottofondi, tipo Brio della ditta Knauf, avente un lambda pari a 0,30. Per finire con un materassino anti-calpestio e pavimentazione finale in tavole di legno.

La leggerezza del materiale ha permesso di realizzare la sopraelevazione dell'edificio senza aumentare i carichi sulla struttura sottostante.
La leggerezza del materiale ha permesso di realizzare la sopraelevazione dell’edificio senza aumentare i carichi sulla struttura sottostante.

Le aperture esterne. Per le aperture esterne sono stati previsti serramenti in legno, dotati di zanzariera incassata a filo, installati direttamente sui pannelli in X-Lam, in modo tale da garantire la continuità dell’isolamento perimetrale tra cappotto e serramento. In corrispondenza di davanzali e soglie è stato posato sotto ai serramenti, un isolante termico di vetro cellulare, materiale isolante che garantisce elevate prestazioni di resistenza ai carichi. I davanzali sono stati realizzati in legno massiccio di larice, previa rasatura sottostante osmotica cementificata Stoflex, ben risvoltata sulle spalle delle finestrature prima della posa del rivestimento, e successivo fissaggio di un telo Usb Windtop UV della ditta Riwega.

Canne fumarie. Particolare attenzione è stata rivolta alla scelta delle canne fumarie che garantiscano l’adeguata sicurezza antincendio per il loro utilizzo in strutture lignee. Le canne fumarie utilizzate sono le Schiedel Gzero S realizzate con un condotto centrale in ceramica refrattaria, rivestito con fibro-ceramica per uno spessore di mm 50 e all’esterno un blocco di calcestruzzo vibro-compresso alleggerito. Queste ultime consentono il loro utilizzo direttamente a contatto con il legno.

Finiture interne e all’esterno cappotto perimetrale.
Finiture interne.

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Finiture interne ed esterne. 
Tra i materiali introdotti nelle finiture interne abbiamo un ampio uso del legno di rovere per i pavimenti e in alcuni rivestimenti, con un particolare processo di decolorazione superficiale; il legno di larice per alcuni rivestimenti di pareti e porte interne, il marmo Cardoso dalla particolare tonalità grigio medio con striature chiare. All’esterno per la pavimentazione è stato utilizzato il porfido trentino, nel formato a cubotti 8×8 in linea e bordure in binderi.

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Cappotto perimetrale.

Le fasi costruttive in sintesi

  1. Demolizione completa del piano esistente fino al solaio sottostante.
  2. Regolarizzazione dei piani di appoggio per le pareti in X-Lam, mediante l’utilizzo di malta speciale antiritiro e impermeabilizzazione di tutto il solaio con una guaina bituminosa della ditta Index, facendo particolare attenzione agli impianti dell’unità sottostante che comunicano con la copertura temporaneamente interrotti: come canne fumarie e colonne di scarico.
  3. Montaggio dei componenti strutturali lignei fino alla copertura (realizzazione in 8 giorni lavorativi) compresa coibentazione termica del tetto e telo impermeabile traspirante.
  4. Realizzazione del cappotto perimetrale e opere di sistemazione esterna.
  5. Installazione delle canne fumarie e colonne scarichi della nuova unità e dell’abitazione sottostante,
  6. Realizzazione del manto di copertura metallico, rivestimento facciata in doghe di legno e prima parte dei divisori in cartongesso interni.
  7. Istallazione pannelli fotovoltaici, serramenti esterni e impianti interni.
  8. Completamento divisori interni.
  9. Pacchetto pavimento e rivestimenti.
Arch.Fabio Arduini | Progettista
Arch.Fabio Arduini | Progettista

Arch. Fabio Arduini | Il progetto di recupero
«L’intervento edilizio ha riguardato la demolizione di un piano completo dell’edificio, realizzando al suo posto due piani di una singola unità residenziale. L’obiettivo progettuale è stato quello di garantire un ampio collegamento visivo tra interno ed esterno, in modo tale da godere delle meravigliose bellezze del paesaggio circostante, grazie all’ampia vetrata disposta sull’angolo del fabbricato, in direzione della valle.
La nuova copertura si relaziona al fabbricato secondo una differente modalità compositiva rispetto alla tipologia tradizionale. Pur mantenendo l’andamento delle falde con pendenze analoghe a quelle circostanti, la copertura assume una rotazione planimetrica, ottenendo uno sviluppo molto allungato della falda sul fronte principale. Il nuovo andamento del tetto, che trae origine da scelte funzionali suggerite dalla vista panoramica privilegiata, instaura, nei confronti del contesto paesaggistico, una sorta di movimento dinamico in grado di relazionarsi con la naturale irregolarità morfologica del territorio.
Ad accentuarne il movimento plastico è stato inserito un abbaino a pianta triangolare, la cui forma s’innesta decisa nella falda principale, aprendo uno scorcio dalla camera da letto verso la montagna posta ad ovest.
La diversità introdotta nei confronti della schematica tipologia delle coperture dei fabbricati tradizionali, viene rimarcata dal rivestimento metallico superficiale in zinco-titanio, con una pre-patinatura che ne conferisce la caratteristica colorazione grigio medio opaco.
L’immagine dell’edificio si caratterizza, ricollegandosi alle tipologie costruttive locali, per l’ampio utilizzo in facciata di un rivestimento in doghe di legno di larice e con l’intonacatura della muratura del basamento. Il gioco creato tra pieni delle masse murarie, i vuoti delle aperture e le pareti in legno, determina una scomposizione del volume complessivo in corpi volumetrici minori, sovrapposti e intersecati tra loro, che ne riducono visivamente la percezione dimensionale d’insieme.
La grande vetrata del soggiorno, protetta in alto da un accentuato sbalzo della copertura, diventa protagonista dello spazio interno, permettendo alla luce naturale di penetrare e valorizzare gli spazi interni, schermandola dagli eccessi di calore nelle ore più calde della stagione estiva.
La falda principale del tetto, perfettamente orientata a sud, contiene una serie di pannelli fotovoltaici, posti totalmente incassati a filo copertura, i quali forniscono oltre all’energia elettrica necessaria alle necessità domestiche, l’energia per produrre il caldo invernale attraverso una pompa di calore. A integrazione della pompa di calore è stata predisposta una idro-stufa, collegata con l’accumulo d’acqua d’impianto, che permette di fornire ulteriore energia termica prodotta da biomassa, materia prima facilmente reperibile in questi luoghi».

Arch.Ferdinando Montressor | Progettista
Arch.Ferdinando Montresor | Progettista

Chi ha fatto Cosa
Committente: privato
Progettista: arch. Fabio Arduini, Studio di architettura Montresor & Arduini ass.ti (Bussolengo, Vr)
Collaboratori: arch. Ferdinando Montresor, arch. Katre Kuller
Strutture: ing. Andrea Pisetta (Baselga di Pinè, Tn)
Impianti: Sintek Associati (Storo Ledro, Tn)
Impresa edile: Edilcostruzioni Nord srl (Bussolengo, Vr)
Impianto elettrico: Braga Elettroimpianti (Buttapietra, Vr)
Impianti meccanici: Tubini
Serramenti: Alpilegno srl (Ledro, Tn)
Opere metalliche: Carpenteria Filippi (Ledro, Tn)
Rivestimenti in legno: Lenotti Gianfranco (Brenzone, Vr)
Copertura metallica: MM Lattonerie di Marchi Mattia (Ledro, Tn)
Zona benessere: Teuco

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