Edilizia scolastica | Asilo nido di Castelletto Ticino

Dettagli costruttivi, vero banco di prova

A ridosso del centro cittadino di Castelletto Ticino al polo scolastico esistente è stato aggiunto l’asilo nido. L’edificio è costituito da tre blocchi con quello centrale che sovrasta i laterali in copertura grazie all’introduzione in prospetto del fascione bianco che maschera la copertura inclinata realizzata in lamiera ondulata.

Il polo scolastico di Castelletto Sopra Ticino (Novara) si sviluppa in un’area piuttosto ampia, a ridosso del centro cittadino e ospitava nel suo complesso una scuola elementare, per la quale è stato previsto un nuovo ampliamento, una scuola media e un asilo. Gli edifici si snodavano lungo un percorso pedonale di collegamento che si concludeva nello spazio verde nel quale è stato progettato e costruito l’edificio dell’asilo nido.[imagebrowser id=82]

Nel progetto sono stati delineati tre grandi ambient
i: l’area per i divezzi, lo spazio per i neonati e il blocco dei servizi, dimensionati in base ai parametri di conformità alle linee guida per la progettazione di asili nido. Il progetto si era posto come obbiettivo principale quello di coniugare l’aspetto estetico dell’edificio al più pratico aspetto funzionale con l’intenzione di asservire le più avanzate tecnologie al linguaggio estetico – funzionale dell’architettura in modo da ottenere un edificio che si esprimesse non solo in termini di bellezza ed eleganza, ma anche di efficienza energetica e durata nel tempo.

L’impianto edilizio si è pensato suddiviso in 3 blocchi: distribuzione, connettivo e servizi, spazio lattanti e spazio divezzi. Ora l’edificio presenta due ingressi distinti: quello principale, sul prospetto ovest, è coperto da un ampio porticato e porta direttamente alla zona spogliatoio–accettazione; quello secondario, riservato al solo personale, mette in comunicazione il blocco servizi-cucina con l’esterno e impedisce la commistione tra i bambini e il personale di servizio; lo spazio esclusivamente connettivo è stato ridotto al minimo, privilegiando zone polifunzionali con caratteristiche ludiche e distributive. 

IL CANTIERE
 L’edificio è compositivamente costituito da tre blocchi, dei quali quello centrale sovrasta i laterali in copertura, grazie all’introduzione in prospetto del fascione bianco che maschera la copertura inclinata, realizzata in lamiera ondulata.
L’area di cantiere si presentava come un quadrilatero pianeggiante, a prato, delimitato da una recinzione continua delimitante il perimetro dell’intero complesso scolastico. Le uniche difficoltà incontrate in fase di cantierizzazione sono state generate dalla presenza in sottosuolo di cisterne e tubazioni a servizio delle vicine scuole. Superata questa fase iniziale si è potuto procedere al tracciamento e al successivo sbancamento, realizzando il piano di posa delle fondazioni, compresa una porzione di piano interrato da adibire a centrale termica.
L’edificio è realizzato con struttura in calcestruzzo armato e progettato in conformità a quanto previsto dalle attuali normative (Ntc 08). Rientrando inoltre nelle categorie degli edifici strategici, è stato sottoposto a una progettazione delle strutture scrupolosa e attenta al dettaglio costruttivo, così come previsto dalle norme e secondo quanto suggerito dall’esperienza professionale del team di progetto. La complessità delle disposizioni dei ferri nei nodi, gli ancoraggi delle colonne esterne con piastre in acciaio, il posizionamento delle staffe, sono state un banco di prova sia per i progettisti, sia per le imprese esecutrici.
Casseri. Alla formazione del reticolo di travi rovesce, è seguito il posizionamento dei casseri a perdere, tipo «igloo», per la formazione del solaio di piano terra.
Per il solaio di copertura sono state impiegate lastre prefabbricate di tipo alveolare, in abbinamento a travi di calcestruzzo armato gettate in opera, rialzate sul piano di copertura.
Con questa soluzione si è potuto disporre di un unico piano di appoggio per travi e solaio, senza la presenza di elementi ribassati che potessero creare delle difficoltà nel posizionamento dell’impiantistica a soffitto. Tutto l’edificio dispone infatti di un impianto di riscaldamento a pannelli radianti collocati all’interno del controsoffitto, il quale oltre a fornire un notevole comfort termico non pone alcuna limitazione all’arredo degli ambienti.
Blocchi con sughero espanso. Tutte le murature esterne sono realizzate in blocchi tipo «poroton» con sughero espanso. La copertura a doppia falda è stata realizzata in lamiera ondulata con materassino isolante, montata su una sottostruttura in tubolari metallici avvitati al solaio.
La superficie in lamiera, oltre a garantire una migliore raccolta e smaltimento delle acque meteoriche rispetto a una superficie piana (e un risparmio sui costi di coibentazione e manutenzione) ha fornito un piano per la posa del fotovoltaico amorfo, integrato nelle lamiere stesse.
Sia il tetto, sia l’impiantistica esterna dell’impianto fotovoltaico sono mascherati dalla fascia continua di muratura collocata ai bordi dei tre blocchi costituenti l’edificio, la quale diventa anche parapetto in copertura.
Polistirene espanso. Nell’ottica di un migliore rendimento energetico, su ogni superficie perimetrale sono stati posizionati pannelli in polistirene espanso, ad alto potere isolante, realizzando un rivestimento a cappotto continuo ed eliminando ogni ponte termico soprattutto in corrispondenza degli aggetti della copertura.

GLI IMPIANTI
Impianto di riscaldamento e raffrescamento. L’impianto installato è a pannelli radianti a soffitto. L’impianto a pannelli offre la possibilità di raggiungere soluzioni a elevato comfort termico, svincolando la distribuzione planimetrica e semplificando le operazioni di posa dell’impianto non ponendo limitazioni all’arredo degli ambienti. L’alimentazione dei pannelli radianti è fornita da un impianto a pompa di calore, installato all’esterno dell’edificio, di tipo aria-acqua. Ad integrazione di quest’ultimo si è scelto d’installare, nel locale seminterrato, un impianto a metano con caldaia a condensazione della potenza di 32 kW.
Contenimento dei consumi energetici. Particolare attenzione è stata riservata alla progettazione dei tamponamenti esterni, in modo da ottenere un involucro edilizio ottimizzato dal punto di vista delle dispersioni termiche.
Nel rispetto dei parametri di legge, che impongono limiti di trasmittanza per gli elementi verticali opachi pari a 0,33 W/m2K, sono stati utilizzati tamponamenti in blocchi di poroton e sughero oltre a un cappotto esterno in Stiferite dello spessore di 10 cm.
Energie rinnovabili. Un progetto nuovo e concepito secondo le moderne direttive internazionali sulla sostenibilità ambientale ha dovuto tenere in considerazione l’utilizzo delle energie rinnovabili.
L’asilo è dotato di impianto solare termico e fotovoltaico per il mantenimento energetico dell’intero edificio, attraverso il quale si riesce a produrre acqua calda sanitaria, energia elettrica, riscaldamento, condizionamento e trattamento dell’aria (grazie all’utilizzo di un impianto a pompa di calore aria-acqua per l’alimentazione dei pannelli radianti disposti a soffitto).
L’impianto della potenza di picco 8.448Wp di tipo modulare sarà composto da: 64 fogli fotovoltaici al silicio amorfo, 136Wp/cad di dimensione 5486 mmx394 mm per una superficie totale di circa 140mq, 3 inverter ad alta efficienza da 3000W, 1 quadro elettrico in campo comprensivo di apparecchiature di protezione e comando, 1 quadro elettrico d’interfaccia con la rete bt comprensivo di apparecchiature di protezione e comando.

Chi ha fatto Cosa
Progettisti: Studio di architettura e urbanistica arch. Roberto Voarino, ing. Anna Cairo, ing. Daniele Voarino; Cooperativa architetti e ingegneri progettazione Reggio Emilia, ing. Leopoldo Annunziata, arch. Lorenzo Villa
Collaboratore: ing. Fabrizio Buscaglia
Impresa edile: Terra Costruzioni sas,Torino
Impresa impianti: Imeg srl, Torino
Le superfici: lotto 1100 mq
Sup. coperta: 600 mq
Sup. netta interna: 480 mq
Porticati: 90 m

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