Inps

Diminuisce il contenzioso e aumenta l’azione preventiva

Il crollo dei contenziosi rientra negli obiettivi della direzione centrale Audit che mira a riportare i casi al vaglio dei giudici a livelli fisiologici attraverso opere mirate messe in atto dall’Istituto di previdenza.

I dati forniti dall’Istituto di previdenza sociale dimostrano che i contenziosi sono diminuiti del 50% mentre l’azione di prevenzione e le attività svolte dalle procure e dalle forze dell’ordine hanno scoperto 9mila casi di frode e recuperato 100milioni di euro.

L’Inps ha affermato che negli ultimi 3 anni i contenziosi si sono dimezzati mentre sono aumentati i casi di azioni a contrasto delle truffe.
Il crollo dei contenziosi rientra negli obiettivi della direzione centrale Audit che mira a riportare i casi al vaglio dei giudici a livelli fisiologici attraverso opere mirate messe in atto dall’Istituto di previdenza: rimangono contenziosi giudiziali solo i casi in cui vi siano «pretese plausibili e vi sia un contrasto interpretativo sulla sussistenza di obblighi e diritti».
A oggi vi sono 561mila cause di contenzioso civile pendenti anche se nell’anno scorso si è registrata una diminuzione del 50%. Erano 1 milione nel 2009, 747mila nel 2010, 662 mila nel 2011.
I dati forniti dimostrano che nel 2012 il numero di ricorsi ricevuti per il primo grado di giudizio sono stati 155mila contro i 229 del 2011 e i 316mila del 2010.
In particolare tra il 2011 e 2012 vi è stato un aumento dei casi di procedimenti giurisdizionali finiti con sentenza a favore dell’Inps: 146mila casi contro i 126mila del 2011 con relativa diminuzione delle sentenze favorevoli alla parte avversa (-8.45%) denotando un +16.23% di cause vinte dall’Inps.
Intanto mentre diminuiscono i contenziosi aumenta una decisa azione preventiva svolta in collaborazione con le procure e la forza dell’ordine per perseguire situazioni che possono creare contenziosi futuri.
Infatti nel 2012 l’azione preventiva ha scoperto 9mila casi di frode per erogazione di indennità di disoccupazione a falsi braccianti, pensioni a finti invalidi, assegni di sussidi a falsi poveri, erogazione di pensioni per soggetti già deceduti, situazioni di lavoro in nero: di questi 9mila, 40 soggetti sono stati arrestati, 20 condannati al risarcimento con oltre 100 milioni di euro recuperati.
(G. Fe.)

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