Saie 50 | Cronache di un evento

È di Cosenza il gruista dell’anno e sono di Udine e di Frosinone i muratori più bravi d’Italia

Oltre alla vittoria di Carlo Rocca, che si è aggiudicato il premio Gruista d’Italia superando dodici concorrenti finalisti, la vittoria per i muratori più bravi è andata ai senior Lorenzo Mattiussi e Ilic Zeljco della Scuola edile di Udine e ai junior Alessio Noce e Giuseppe Treppiccioni della Scuola edile di Frosinone.

È il 37enne Carlo Rocca, di Cosenza, il gruista dell’anno, che in finale a Bologna, in occasione di Saie 50, ha battuto il vincitore delle ultime due edizioni, Felice Lorizzo, originario di Bari ma residente a Pisa, vincendo una gara avvincente decisa sul filo dei secondi, perché il tempo oggi nel costruire è importante come la sicurezza e l’abilità a gestire leve e pesi.

Carlo Rocca, gruista dell'anno
Carlo Rocca, gruista dell’anno

Nell’ampia area 48 della Fiera di Bologna, per la prima volta al Saie, la gara nazionale del Gruista ha confermato la grande qualità professionale della mano d’opera specializzata italiana del costruire.
Come ha sottolineato Enzo Pelle, vice presidente del Formedil, l’ente nazionale di coordinamento delle 103 scuole edili appartenenti al Sistema bilaterale delle costruzioni, «il nostro è un settore di grande qualità, alla cui base vi è una formazione continua e altamente professionalizzata». Nel triennio 2012-2014, come ha ricordato il direttore del Formedil, Giovanni Carapella, hanno frequentato i corsi di formazione del sistema bilaterale ben 50mila tra gruisti e conduttori di macchine.Saie 2014

Ediltrophy. La finale nazionale della settima edizione di Ediltrophy, la gara nazionale di arte muraria, come ogni anno chiude il Saie: la manifestazione è stata organizzata dal Formedil (Ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia), con il patrocinio di Cnce (Commissione nazionale paritetica per le casse edili) e Cncpt (Commissione nazionale per la prevenzione infortuni) e in collaborazione con il Saie (il Salone internazionale dell’industrializzazione edilizia) e con Liple (Scuola edile di Bologna).
Un importante riconoscimento è stato inoltre conseguito con i patrocini di Inail (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro), del Cnappc (Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori paesaggisti e conservatori) e del CngeGl (Consiglio nazionale geometri e geometri laureati).Ediltrophy

I vincitori per la categoria senior:

  • al primo posto Lorenzo Mattiussi e Ilic Zeljco, di nazionalità bosniaca, della Scuola edile di Udine
  • al secondo posto Vanni Cappato e Davide Faccini della Scuola edile di Rovigo
  • al terzo posto Vito Salvo e Leonardo Micca della Scuola edile di Potenza.

I vincitori per la categoria junior:

  • Alessio Noce e Giuseppe Treppiccioni, confermando come l’anno scorso al primo posto la Scuola edile di Frosinone
  • al secondo posto i fratelli romeni Stefan Ionut e Stefan Marius Necoara della Scuola edile di Bologna
  • al terzo posto i giovani della Scuola edile di Napoli Pasquale Allocca e Onofrio Mocerino.Premiati Ediltrophy

Il premio speciale dedicato alla qualità e la sicurezza sul lavoro è andato alla squadra junior della Scuola edile di Imperia Madhi Jarnija e M’hammed Aroro, il primo nato a Sanremo e il secondo in Marocco, ma entrambi di nazionalità italiana.
I vincitori hanno realizzato «a regola d’arte» una stone chair, ovvero una poltrona in mattoni faccia vista per arredo urbano completata da una seduta in pietra leccese originale, progettata dall’architetto Gazmend Llanaj, superando gli altri concorrenti per la loro precisione, prestando la massima attenzione alla sicurezza e al decoro senza trascurare il fattore tempo.
Alla gara hanno partecipato 22 squadre di cui 13 senior e 9 junior.

Massimo Calzoni | Presidente Formedil
Massimo Calzoni | Presidente Formedil

Massimo Calzoni | Presidente Formedil
«Con la gara del muratore, forse più che in passato, considerata la gravissima crisi che l’edilizia sta vivendo, abbiamo voluto evidenziare l’importanza del lavoro nelle costruzioni. Perché da sempre le costruzioni vivono delle capacità professionali e delle conoscenze di una mano d’opera che se è qualificata e consapevole è in grado di garantire prestazioni adeguate alle richieste, altrimenti la qualità scende e l’intera economia del Paese ne risente. Le imprese, così come il Governo e il Parlamento, debbono arrivare a comprendere con chiarezza che il lavoro qualificato dev’essere una priorità. Perché solo in questo modo sapremo rilanciare l’industria delle costruzioni e assicurare una capacità competitiva al settore».

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