Edilizia scolastica | Ispredil-Ance

«Edifici scolastici, ripensare gli spazi per favorire l’uso delle nuove tecnologie»

Il seminario, che si terrà a Bergamo nel pomeriggio del 5 aprile, si inserisce nell’ambito dei progetti avviati da Ispredil in diverse regioni d’Italia per promuovere la riqualificazione e la riprogettazione delle scuole in accordo con le amministrazioni locali e in linea con il programma d'intervento elaborato dall’Ance e condiviso con Anci, Upi, Legambiente e Cittadinanzattiva.

Ripensare l’edilizia scolastica alla luce dei cambiamenti portati dall’uso delle nuove tecnologie nel processo di apprendimento, facendo della scuola l’asse attorno al quale riorganizzare gli spazi di socializzazione delle città.

Se ne discuterà direttamente con gli studenti il prossimo 5 aprile a Bergamo, presso il Centro Congressi Papa Giovanni XIII, nell’ambito di Tablet School, il primo meeting nazionale sulla scuola digitale vista dagli studenti organizzato dal Centro Studi ImparaDigitale, associazione nata a Bergamo nel marzo 2012 per promuovere lo sviluppo di una didattica innovativa basata sulla tecnologia digitale.
L’utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica e nel rapporto di trasmissione del sapere e tra docenti e studenti non può non incidere sulle forme stesse degli spazi destinati alla formazione. Da qui nasce la collaborazione con l’Ispredil, Istituto promozionale per l’edilizia, società collegata al sistema Ance, da alcuni anni impegnata nella costruzione di modelli e di opportunità nel campo dell’edilizia scolastica.

«L’evoluzione tecnologica – ha commentato l’amministratore delegato dell’Ispredil, Maria Grazia Espositocostituisce uno stimolo straordinario sia per quanto riguarda un modo nuovo d’insegnare e di apprendere che per orientare l’urgente processo di riqualificazione del patrimonio scolastico, insicuro, obsoleto e costoso. Tre caratteristiche assolutamente incompatibili con l’attuale situazione del Paese».
«L’occasione offerta dall’iniziativa del Centro Studi ImparaDigitale che ha avviato la sperimentazione di una didattica innovativa, legata al cloudlearning e alle nuove tecnologie – ha proseguito Esposito – consente di confrontare alcuni progetti e iniziative messe a punto dal sistema imprenditoriale delle costruzioni, dalla progettazione alle soluzioni impiantistiche e costruttive, con le esigenze e le aspettative degli studenti, chiamati ad essere protagonisti dell’evento. Un ripensamento che riguarda sia le classi, da rendere modulari e polifunzionali attraverso arredi pensati per scomporsi e ricomporsi in modi diversi, sia gli esterni, che dovranno essere sempre più efficienti sotto il profilo energetico e integrati con l’ambiente circostante».

Per il presidente dell’Ance, Paolo Buzzettisi tratta di un’importante occasione per far luce sul cammino da percorrere nel nostro Paese, nel quale oltre il 65% degli edifici scolastici è stato costruito prima del 1974, anno di entrata in vigore delle norme antisismiche, il 66% necessita di pesanti interventi di manutenzione straordinaria e per il 22% l’intervento più efficace sarebbe la demolizione e la successiva ricostruzione.
In questo contesto appare evidente come si rendano necessari interventi urgenti e particolarmente onerosi, insostenibili per la sola spesa pubblica. Perciò abbiamo messo a punto un programma d’intervento in partenariato pubblico privato, che consenta di avviare la ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici, ponendoli al centro di un processo di riqualificazione urbana».

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