Edilizia multifunzionale | San Michele Tiorre, Felino, Parma

Edificio sostenibile in cemento, pietra, legno e vetro

La struttura dell’edificio è interamente in c.a. per le parti interrate, mentre il piano superiore è caratterizzato dall’uso di una struttura mista in acciaio e pannelli di legno X-Lam. L’involucro è formato da pareti in legno, isolamento in lana di roccia e rivestimento esterno in pietra ricostruita e tavole in larice; la parte destinata ad autorimessa è circondata da pareti vetrate che garantiscono un Ug=1.0. Per l’isolamento della copertura, con struttura portante in accaio e pannelli X-Lam, si sono utilizzati fogli in materiale composito termoriflettente con spessore di 2 cm.

In questo progetto che riguarda sia l’edificio che gli spazi aperti, il tema della sostenibilità è stato affrontato a diverse scale e approfondendo tematiche differenti ma tra loro interconnesse: il rapporto con il paesaggio e la sua storia, la biodiversità vegetazionale, l’uso di risorse rinnovabili, il risparmio energetico e delle risorse idriche.

Prospetto nord e sud.

Il paesaggio

L’area in cui è collocato l’edificio è situata nelle prime pendici dell’Appennino parmense in un ambito agricolo di valore paesaggistico. Il progetto assume la condizione del sito per collocare il volume e gli spazi aperti con l’obiettivo di ridurre gli impatti paesaggistici e mantenere la visibilità verso il paesaggio circostante. La costruzione diventa un segno discreto all’interno del paesaggio e un luogo di osservazione del paesaggio così come è venuto storicamente a formarsi.

Vista del parco.

Con questo obiettivo si è scelto di utilizzare materiali provenienti dalla tradizione locale come la pietra e il legno che caratterizzano i tamponamenti delle pareti esterne. L’uso del vetro invece rimarca paesaggisticamente l’idea dell’affaccio verso la grande pianura padana in cui un volume molto semplice si smaterializza verso la pianura. L’edificio, che riprende planimetricamente la tipologia degli edifici agricoli, svolge molte funzioni con un alto grado di flessibilità di uso: garage, spazio giochi, residenza, laboratorio di falegnameria, depositi.

Fondazioni.

La biodiversità

Anche il parco che circonda gli edifici aiuta l’integrazione con le aree agricole attraverso l’uso di alberature autoctone che caratterizzano il paesaggio collinare: querce, olmi, frassini, ornielli, aceri campestri, ciliegi e peri selvatici. Oltre a queste sono state previste una serie di siepi arbustive miste che garantiscono un’integrazione ecologica grazie alla loro diversità vegetazionale.

Cordolo di contenimento con pali di castagno.

Lo strato arbustivo è composto da diverse specie di flora spontanea, tra cui alcune sempreverdi che ne aumentano la varietà nel colore del fogliame, la successione delle fioriture e la ricchezza di bacche autunnali. Anche la siepe alta di confine è composta dalle piante più tipiche delle nostre campagne, quali aceri campestri (Acer campestre), carpini (Carpinus betulus) e sambuchi (Sambucus nigra). La funzione del parco risponde anche alla necessità di creare un luogo adatto a più attività (incontro, passeggiate e riposo all’aria aperta, gioco, contemplazione della campagna, osservazione della piccola fauna selvatica e della flora spontanea); all’interno dell’area è stato collocato anche un grande orto per l’utilizzo famigliare di frutta e verdura.

Cementi del piano interrato.

Uso di energia da fonti rinnovabili

La grande superficie della copertura è stata interamente utilizzata per la collocazione di un impianto fotovoltaico composto da 192 pannelli da 248 W integrato a un sistema di accumulo con batterie collocate nell’interrato che garantiscono l’approvvigionamento di 96 kW.

Particolare dell’attacco a terra del rivestimento.

L’utilizzo di una pompa di calore per la produzione di riscaldamento e raffrescamento rende completamente autosufficiente dal punto di vista energetico quest’edificio e contribuisce anche al riscaldamento e raffrescamento dell’abitazione principale a cui l’impianto è collocato. L’energia prodotta è inoltre utilizzata per la ricarica delle due automobili elettriche a disposizione della famiglia.

Pareti in X-Lam, fronte est.

L’involucro

Nonostante l’edificio abbia una destinazione non abitativa si è scelto di realizzare un involucro prestazionale considerando nel futuro possibili cambiamenti funzionali. La struttura dell’edificio è interamente in c.a. per le parti interrate, mentre il piano superiore è caratterizzato dall’uso di una struttura mista in acciaio e pannelli di legno X-Lam.

Posa della copertura in X-Lam.

L’involucro è formato da pareti in legno, isolamento in lana di roccia e rivestimento esterno in pietra ricostruita e tavole in larice; la parte destinata ad autorimessa è circondata da pareti vetrate che garantiscono un Ug.=1.0.
Per l’isolamento della copertura, con struttura portante in accaio e pannelli X-Lam, si sono utilizzati fogli in materiale composito termoriflettente con spessore di 2 cm. In copertura i pannelli fotovoltaici, non visibili da terra, sono ancorati tramite graffe a pannelli in lamiera grecata.

Posa di davanzali e muretti.

Composizione pareti opache interno-esterno

1. Lastra gessofibra, lana di roccia 5 cm, pannello in X-Lam 16 cm, lastra in xps 12 cm; pannello osb 2 cm, rivestimento in tavole di legno 3 cm.

2. Lastra gessofibra, lana di roccia 5 cm, pannello in X-Lam 16 cm, lastra in xps 12 cm; rasatura armata, rivestimento in pietra ricostruita 5/7 cm.

Pacchetto di copertura

  • Pannelli fotovoltaici (5 cm);
  • lamiera grecata in alluminio (5 cm);
  • lamiera grecata in alluminio per coperture pendenza 1% (5,5 cm);
  • guaina impermeabile;
  • tavolato (2,5 cm);
  • listelli per ventilazione (4 cm);
  • isolante termoriflettente (2 cm);
  • listelli distanziatori 4 cm;
  • barriera al vapore.
Struttura lignea dell’edificio.
Struttura metallica del piano primo.

Risparmio di risorse idriche

Nell’interrato oltre a un deposito è stata prevista una vasca di accumulo dell’acqua piovana con una capacità di 400 mc. L’acqua è utilizzata per l’irrigazione della grande superficie a parco attorno all’abitazione principale e all’edificio di nuova costruzione e permette la completa autosufficienza dalla rete idrica pubblica.

Vista interna al deposito.

Struttura

Fondazioni: platea in c.a. impermeabilizzata (35 cm) su pali in acciaio gettati (Ø50 cm).
Strutture portanti verticali piano interrato: muratura in c.a. con impasto impermeabilizzante (30 cm).
Solaio di piano: solaio in latero-cemento (24+4 cm) isolante in xps (5 cm) sottofondo alleggerito (12 cm), massetto (6 cm), pavimentazione in grès (1,5 cm).
Strutture portanti verticali superiori: pannelli X-Lam (16 cm); setto in c.a. (25 cm); montanti tondi in acciaio (Ø20 cm).
Struttura di copertura: travi in acciaio Hea 200; pannello strutturale in X-Lam (20 cm).

Rivestimento in Geopietra.
Particolare della pavimentazione esterna.

Superfici vetrate

  • 10 mm float glass sunguard 7037 Ht
  • 16 argon+
  • 6 floatglass 1,2 Pvb 6 floatglass
  • Ug: 1.
Impianti di depurazione delle acque piovane.

Serramenti

  • Telaio-Anta Allegri 78 Uw:1,43 W/mqK
  • Vetro 44.2AC + 20 Gas +33.1 BEzero
  • Prestazioni Ug: 1,10 W/mqK, Rw: 41 db , TL: 0,66 FS: 0,44
  • Permeabilità all’aria: 4 Uni En-12208
  • Tenuta all’acqua: E1950 Uni En-12210
  • Resistenza al vento: C5
Prospetto ovest e sporto, vista dall’ interno.

Chi ha fatto Cosa

Marco Contini | Progettista e direttore lavori.

Committente: Privato
Progetto architettonico e direzione lavori: arch. Marco Contini
Statica: ing. Marco Pedrini
Impianto fotovoltaico: ing. Maurizio Papetti
Impianti meccanici: ing. Massimo Bocchi
Imprese esecutrici: Boraschi case in legno snc, Cirigliano Michele,Tecno vetro srl, Italserramenti
Fotografie: Paola De Pietri

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