Edilizia storica | Arch. Enrico Maria Raschi

Ex Convento di S. Maria a Gonzaga a Mantova: addizione di un corpo tecnico e ridefinizione degli spazi interni

Nel comune di Gonzaga l’intervento eseguito sull’antico convento di S. Maria dagli arch. Raschi e Lonardi è da intendersi come rigenerazione urbana sostenibile nell’insieme di interventi di adeguamento funzionale degli edifici pubblici. Il complesso è ora biblioteca comunale. Due le fasi dei lavori. Una ha riguardato la realizzazione dell’addizione esterna, l’altra la ristrutturazione dei locali interni.

Arch. Enrico Maria Raschi | Il cantiere dell’addizione

Enrico Maria Raschi, progettista.

«L’elemento caratterizzante che definisce la qualità complessiva dell’intervento è la torre aggiunta all’ala nord all’esterno del convento in sostituzione di una precedente scala di sicurezza in acciaio. Il volume si presenta come un corpo massiccio che riprende e completa la scansione ritmica della facciata preesistente, segnata da quattro contrafforti murari tra loro circa equidistanti, ma se ne discosta grazie alla disposizione libera delle bucature, che seguono la configurazione dei pianerottoli della scala, forando la struttura interna in calcestruzzo armato faccia a vista ed esaltando la natura del rivestimento esterno in pianelle di cotto. La scala si sviluppa a vite, affiancando un vano ascensore che garantisce l’accessibilità piena al piano superiore, sede della biblioteca. Si configura così anche un potenziale nuovo ingresso generale all’ex convento, grazie all’allineamento dell’accesso adibito a uscita di sicurezza e del passaggio diretto al chiostro al piano terreno. Malgrado l’incompleta sistemazione esterna, risulta riscattato e rivitalizzato pure lo slargo antistante all’ala nord, che, in attesa di un recupero del blocco absidale della ex chiesa di S. Maria, acquista un carattere di piazzetta pedonale che offre sia una nuova accessibilità al complesso sia un filtro verso l’area verde retrostante come possibile giardino pubblico di quartiere».

Superficie totale: 187 mq; Superficie coperta: 32 mq; Volume dell’opera: 235 mc; Importo lavori: 227.893,51 euro.

L’intervento di riqualificazione dell’ex convento di S. Maria si è proposto come occasione di rigenerazione urbana sostenibile nell’ambito degli interventi di adeguamento funzionale di edifici pubblici nel comune di Gonzaga (Mantova).

Malgrado un’esecuzione dilazionata e lo stralcio di parte delle opere esterne, in attesa di una futura esecuzione, il progetto realizzato dimostra già pienamente le potenzialità dell’architettura per la creazione di spazi pubblici modernamente intesi, fruibili da tutti e capaci di aggregare in un luogo le memorie e il senso di una comunità civica.

L’intervento su un antico convento del tardo XV secolo, adibito a biblioteca comunale, procede sia adeguando funzionalmente alcune parti sia con una nuova costruzione adiacente all’ala nord del complesso, configurando una moderna testata.

Le lavorazioni hanno comportato l’avanzamento contemporaneo di due fasi di lavori, la prima relativa alla realizzazione dell’addizione esterna, e la seconda relativa alla ristrutturazione dei locali interni accessori e dell’allestimento permanente delle salette al piano terra.

La scala esterna metallica di sicurezza prima della demolizione e lo scavo preparatorio per la preparazione della platea di fondazione.

Stato di fatto: smontaggio della scala esterna metallica

La prima fase dei lavori ha previsto lo smontaggio accurato degli elementi asportabili costituenti la scala:

  • bullonerie piatte, il loro accatastamento su pallets, il trasporto e scarico nel cantiere;
  • la demolizione della parte in calcestruzzo posta alla base in modo da liberare la struttura.

Scavi e fondazione

È stato realizzato uno scavo a sezione obbligata, eseguito con miniescavatore, fino alla profondità richiesta rispetto al piano di campagna, ed è stato eseguito il reinterro compreso il costipamento con terra o materiali esistenti nell’ambito del cantiere eseguito a mano. Per la fondazione è stata realizzata una platea dello spessore di 40 cm in aderenza al corpo di fabbrica esistente distaccata sui due lati da giunto sismico.

La preparazione delle casseforme perimetrali per la realizzazione dei getti parete e le fasi di getto delle pareti fino all’imposta dei giunti di ripresa.

Pareti e solaio di copertura

La realizzazione delle pareti perimetrali in c.a. dello spessore di 25 cm è risultata un’operazione particolarmente complessa. I getti in faccia a vista su tutti i lati interni sono stati realizzati con l’ausilio di casseforme costituite da tavole prismate e piallate in legno di spessore 25 mm, di larghezza 8,5 cm disposte a corsi orizzontali consecutivi ai gradini della scala.

I getti sono stati interrotti in altezza in corrispondenza di precisi punti (pianerottoli e finestre) per evitare di rendere visibili le riprese di getto e dare continuità al muro fino all’imposta della copertura. La copertura, a soletta in c.a., spessore 25 cm completa la scatola in calcestruzzo, la sua superficie completamente liscia, con alta percentuale di parti fini, è stata realizzata con l’ausilio di grandi pannelli.

Corpo scala

È realizzato in calcestruzzo completamente liscio a gradini rovesci in opera con l’ausilio di casseforme speciali sagomate a disegno in Eps con resistenza alla compressione di 80 kn/ mq con una deformazione inferiore al 3%.

Il rivestimento delle pedate con pannello di legno Westaspan tipo Rs Special di spessore 10 m/m: resistenza alla perforazione di 100Kgf/cmq con una deformazione di 3m/m. Il rivestimento delle alzate è in lamiera da 5/10 e resistenza alla perforazione di 40 Kgf/cmq con una deformazione di 3 m/m. Il trattamento finale della scala, vista l’ottima esecuzione, è stato lasciato grezzo senza alcuna finitura aggiuntiva.

La ringhiera della scala è stata realizzata in opera con sistema di ancoraggio alla soletta di c.a. mediante perni resinati. Gli elementi di ringhiera sono in acciaio tipo Fe430, trattato superficialmente, e realizzati con aste verticali in tondo da 15 mm con rondella terminale di finitura, piatto superiore corrimano da 40×10 saldato in opera.

La fase iniziale di rivestimento esterno con le pianelle di cotto.
Il rivestimento delle pareti fino all’imposta del piano di copertura.

Serramenti

I due serramenti sono realizzati in acciaio tipo Fe430 fisso e ad angolo comprensivo di falso telaio in profilo zincato a murare telaio in profilo secco completo di fermavetro, con camera 50×20, trattato superficialmente, vetro 5+4 mfl, giunzione in angolo dei vetri con molatura a spizza e incollatura con silicone cristallino.

Rivestimenti interni

Internamente l’involucro in calcestruzzo presenta dei punti di contatto con il fabbricato esistente mediati attraverso la realizzazione di rivestimenti in lamiera in acciaio tipo Fe430 sp.25/10 tagliata, forata e pressopiegata a misura, trattata superficialmente e fissati mediante bullonatura con viti a testa cilindrica.

La demolizione della preesistente scala d’accesso alla casa del custode nell’ala nord.
Sistemazione del locale ludoteca.

Involucro esterno

L’involucro esterno è realizzato con pianelle di cotto in mattoni pieni di dimensioni nominali 6x25x3,5 cm con fuga di circa 15 mm, la colorazione scelta su campionatura è una stonalizzazione di tre variabili di rosso mattone disposti a fasce con sfalsamento di 1/2 mattone. Le pianelle sono addossate direttamente all’involucro in calcestruzzo e vincolate con ancoraggi di ritenuta in acciaio inox diffusi e lungo i bordi liberi.

Il piano di copertura del tetto è anch’esso completamente foderato in pianelle incollate su un massetto galleggiante separato dal solaio da un materasso in Xps. Nonostante il manufatto non sia riscaldato la stratigrafia in copertura consente un omogeneo comportamento termoigrometrico e buone condizioni di manutenibilità del manufatto.

La scelta della pianella in laterizio come soluzione integrale per le chiusure perimetrali e la copertura dell’addizione conferisce prestazioni stabili nel tempo e affidabilità alla costruzione, oltre a conferire a quest’oggetto l’immagine di un blocco scavato.

Impiantistica

Le acque meteoriche sul piano di falda sono raccolte in un canale in lamiera di rame sagomato come da disegno collocato entro il piano di copertura in laterizio e convogliate entro una tubazione pluviale che scorre in un’intercapedine ricavata tra calcestruzzo e rivestimento esterno, fino a un pozzetto d’ispezione alla base della struttura.

L’attraversamento delle pareti in calcestruzzo con reti impiantistiche elettriche risulta limitato ai punti d’illuminazione del vano scala ottenuto con lampade a parete tipo: Oty Com 500 e schermatura colore nero antracite con possibilità di riaccensione in emergenza e collocate su pianerottoli e piani intermedi delle rampe. Il corpo scala ospita inoltre un ascensore adatto ai portatori di handicap collocato entro una colonna in calcestruzzo compartimentata rispetto alla scala stessa.

Pedana libreria per accesso alle sale espositive.
Particolari pannellature mobili.

Il cantiere degli spazi interni

Sale espositive sul chiostro al piano terra. Alcuni ambienti preesistenti voltati a botte, accessibili dall’interno del chiostro e già usati per le attività di associazioni locali e piccole esposizioni, sono stati riorganizzati sulla base della loro collocazione rispetto all’ingresso principale del complesso, destinandoli rispettivamente a manifestazioni temporanee e a un’esposizione permanente.

Pedane libreria. È stato realizzato un elemento di arredo mobile, una pedana in legno che consente di superare il dislivello tra le sale e il chiostro al piano terra e tra le sale di lettura e i corridoi al primo piano e che, contemporaneamente, permette di contenere come uno scaffale libri, riviste oppure opuscoli, garantendo piena accessibilità ai visitatori.

Le pedane (3) sono costituite da una rampa larga 120 cm un ripiano e un mobile panca/contenitore e sono realizzate in pannelli assemblati in compensato marino di 18 mm spessore impiallicciato, sul piano e sui lati a vista; la sottostante struttura è realizzata in massello legno o metallo.

Pannelli espositivi. Il progetto di allestimento delle sale al piano terra ha destinato le prime tre salette collegate in senso longitudinale (superficie complessiva 82 mq) a spazio per esposizioni temporanee, mentre le due salette accessibili frontalmente collocate sul fondo del chiostro (superficie complessiva 53 mq) sono state destinate a spazi per un’esposizione permanente di alcune collezioni del comune.

La filosofia dell’intervento ha previsto d’inserire all’interno di questi ambienti un sistema completamente flessibile e reversibile di pannellature mobili da utilizzare per mostre o eventi o per un allestimento di tipo definitivo.

Le pannellature sono costituite da un supporto agganciato al perimetro murario e da una parte apribile ‘a libro’ vincolata allo stesso che ne permette la massima flessibilità d’uso in caso di mostre o eventi legati al piazzale esterno (nuovo luogo di aggregazione) e alla biblioteca collocata al primo piano .

Supporti espositivi. L’intervento ha previsto la realizzazione di una serie di pannelli espositivi costituiti da una struttura perimetrale in acciaio trattata e agganciata al muro, e una mobile incernierata con la stessa. I telai di 2×1,2 m e dello spessore di 4 cm contengono un pannello in compensato marino rivestito da un foglio di 6 mm di un linoleum ad alto contenuto di sughero (tipo Bullettin Board) che consente una molteplicità di applicazioni.

Le sue caratteristiche lo rendono un materiale ideale per il rivestimento funzionale di pareti fisse e mobili, e per essere utilizzato anche nelle bacheche. Questi pannelli consentono di ottenere diverse partizioni e configurazioni delle sale e la tonalità calda del loro rivestimento esalta la qualità intrinseca degli spazi voltati.

Rifiniture locale ludoteca.

Ludoteca e locali di servizio al piano biblioteca. Il recupero dell’ex abitazione del custode nell’ala nord assieme alla riapertura di antichi accessi tamponati, ha permesso di adeguare la dotazione di servizi e spazi accessori della biblioteca sia al piano terreno sia al piano superiore.

Riapertura di antichi accessi tamponati. La riapertura di due fori porta esistenti tamponati ha permesso di collegare direttamente i locali della Biblioteca con gli ambienti che costituivano l’ex abitazione del custode.

Locali accessori. A integrazione dell’intervento di superamento delle barriere architettoniche, si è reso necessario prevedere la realizzazione al primo piano di un nucleo di bagni a uso dei locali della biblioteca, divisi per sesso, uno dei quali adattato a servizio per portatori di handicap, e posizionati in corrispondenza dei servizi posti al piano terra.

Ludoteca. Nell’ambiente d’angolo che ospitava il soggiorno dell’ex abitazione del custode è stata realizzata una sala da utilizzare come ludoteca per i bambini. L’ambiente è stato pavimentato in cotto per dare continuità alle pavimentazioni storiche presenti nei saloni del convento.

È stata inoltre demolita di una piccola scala in calcestruzzo di recente realizzazione, che metteva in comunicazione l’appartamento del custode con l’esterno. Nel vano così liberato è stato inserito un piccolo solaio in legno realizzato con 7 travi in legno massiccio, sezione 16×20 cm, e tavolato sovrastante per permettere di destinare il nuovo spazio, piano terra e piano primo, a “locali di servizio” per gli ambienti della biblioteca.

Riconoscimenti

2017 | Finalista per il Fritz-Höger-Preis 2017
2015 | Migliori 40 opere – sezione internazionale, Premio Barbara Cappochin
2015 | Selezionato Premio Ri.u.so 2015
2008 | Vincitore categoria opere progettate Rassegna lombarda di Architettura Under 40

Chi ha fatto Cosa

LR-Architetti: arch. Sara Lonardi, arch. Enrico Maria Raschi .

Committente: Comune di Gonzaga
Progetto: LR-Architetti, arch. Sara Lonardi, arch. Enrico Maria Raschi
Strutture: ing. Luca Pulignano
Direzione tecnica: ach. V. Ruffi
Impresa edile: Lares, Lavori di Restauro srl
Materiali involucro esterno: SanMarco Terreal
Opere in ferro: RaBo srl
Apparecchi illuminanti: Oty Light
Cassaforme speciali scala: Arbloc
Rivestimenti espositivi: Bullettin board (Forbo)
Pavimenti interni: Polis Ceramiche
Automazioni: Giglio Ascensori
Foto realizzazione: ©Marco Introini
Foto cantiere: ©LR architetti

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