Knauf Insulation spa | Strategie

Fabio Staffolani: «anno di grandi evoluzioni»

Così il managing director di Knauf Insulation spa illustrando le strategie adottate per il lancio nella gamma di produzione di Supafil, insieme alle aspettative nei confronti del Governo di un intervento deciso che favorisca la ripresa del mercato dell’edilizia e dell’occupazione.
Fabio Staffolani | Managing director Knauf Insulation spa
Fabio Staffolani | Managing director Knauf Insulation spa

«Knauf Insulation spa è parte di un Gruppo leader a livello europeo nel settore delle soluzioni per l’isolamento, con più di 5mila dipendenti in 50 Paesi nel mondo. La nostra gamma prodotti include la lana di vetro con resina di origine naturale Ecose, la lana di roccia, il polistirene espanso estruso, prodotti ventilati, lana da insufflaggio e accessori. Una gamma completa per ogni progetto in cui si desidera raggiungere un eccellente livello di comfort, risparmio energetico e protezione acustica. Grazie alla nostra rete capillare di tecnici, commerciali e promotori siamo in grado di assistere clienti e progettisti con servizi di consulenza avanzati, per raggiungere assieme obiettivi ambiziosi».
Così Fabio Staffolani, managing director di Knauf Insulation spa >>, spiegando a Impresedilinews.it l’azione che sta conducendo Knauf Insulation in quest’anno, definito dagli operatori di mercato «anno orribile». In particolare, l’azione di comunicazione rivolta al privato per il lancio di Supafil, lana di vetro da insufflaggio, prodotta al 90% con vetro riciclato, rispondente alle esigenze del mercato italiano in materia di soluzioni per la riqualificazione degli edifici.

«Per Knauf Insulation il 2014 è effettivamente un anno di grandi evoluzioni. Abbiamo ampliato la nostra gamma prodotti inserendo in portafoglio Supafil. Questo prodotto ha rappresentato per noi, inoltre, l’opportunità di iniziare ad operare sul mercato italiano applicando un nuovo modello di business: il prodotto infatti, per le sue caratteristiche intrinseche, non passa per le rivendite ma viene proposto dalla nostra rete, propria o autorizzata, di installatori. Per sostenere il lancio del prodotto abbiamo per la prima volta intrapreso una strategia di comunicazione rivolta al privato, che ci ha dato la possibilità di comprendere quanto il consumatore medio italiano sia oggi molto accorto in materia di comfort abitativo e risparmio energetico. Non solo conosce bene questi temi, ma si sa anche già orientare nella valutazione approfondita di più alternative. Questo aspetto rappresenta per noi produttori di sistemi di qualità un grande potenziale. Questo nuovo approccio non riguarda solo Supafil: con un’edilizia trainata solo dalle ristrutturazioni, ci troviamo infatti di fronte a un mercato più frammentato, a richieste diverse e quindi alla necessità di cambiare anche le nostre strategie di marketing.
Come accennavo, abbiamo iniziato con il 2014 a comunicare in maniera più ampia, per coinvolgere tutta la filiera che determina le scelte sulle nostre soluzioni, fino ad arrivare ai privati. Per questa ragione abbiamo potenziato la nostra presenza sul web e iniziato ad affacciarci con grande successo al mondo dei social, dove, con le nostre presenze in Facebook e Youtube, diamo stimoli e risposte a progettisti, costruttori e privati in merito alla ristrutturazione. Abbiamo anche avviato da poco un’attività di ufficio stampa multimediale, vogliamo infatti dare massima visibilità all’ampia gamma di soluzioni e servizi che siamo in grado di offrire. Continua anche quest’anno un’intensa attività di formazione, organizzata da Knauf Insulation direttamente oppure in partnership con altre aziende e con l’adesione a progetti quale l’Azero Tour».

Abbiamo fatto riferimento ad un anno terribile per il mercato delle costruzioni, per l’indotto, per le produzioni. Mancano cinque mesi alla chiusura di questo 2014, anno che non è stato sicuramente di ripresa per l’edilizia. Quali sono secondo Lei le prospettive per il futuro e quali gli interventi che il Governo dovrebbe favorire per dare slancio, forte slancio ad una ripresa che non sta tornando a manifestarsi?

«Nel 2013 la cassa integrazione del comparto è aumentata del 45% rispetto all’anno precedente. Anche la disoccupazione ha continuato ad aumentare, di pari passo con i fallimenti. Le nuove costruzioni hanno subito un calo drastico, il mercato mostra inoltre di essere interessato solo al nuovo con caratteristiche di alta efficienza, costi di costruzione e manutenzione bassi, ridotti consumi energetici fino ad arrivare all’autoproduzione di energia rinnovabile per alimentare la propria auto elettrica. Chi ha costruito recentemente edifici nuovi seguendo i vecchi standard avrà serie difficoltà a collocarli sul mercato. Le riqualificazioni aumentano, specie in ambito residenziale, ma sempre a ritmi troppo lenti per potere garantire una ripresa del mercato. È indispensabile un intervento deciso anche da parte del nostro Governo.
Pensiamo che il Governo favorisca una strategia di intervento sugli edifici pubblici, per ridurre i consumi energetici e quindi la spesa pubblica. In questo ambito sono necessarie misure di finanza a basso costo e deroghe al patto di stabilità. Una strategia su questa tipologia di edifici genererebbe molto lavoro per le pmi. Un caso particolare, da affrontare con la massima urgenza, è rappresentato dalle scuole, in gran parte fuori norma dal punto di vista sismico, energetico e di salubrità per gli alunni.
Per il privato, è evidente che non possiamo obbligarlo a ristrutturare la propria abitazione. In questo momento, nonostante gli incentivi fiscali siano interessanti, il privato deve anticipare tutto l’investimento e sperare di recuperare parte di questo in dieci anni. Ritengo che sarebbe molto più efficace creare un circolo finanziario virtuoso mettendo a disposizione dei cittadini sportelli bancari dove ricevere consulenza per finanziamenti a basso costo piuttosto che optare per fondi strutturali e titoli di efficienza energetica come garanzia per concedere liquidità subito».

Che aspettative avete in merito alla definizione degli obiettivi di risparmio energetico per il 2030?

«Il comparto dell’isolamento termico ed acustico, di cui Knauf Insulation fa parte, si aspetta che l’Italia prenda una posizione più netta per quanto riguarda la definizione degli obiettivi europei 2030 di riduzione dei gas serra, aumento delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica. Sembrerebbe che l’Italia oggi stia optando per definire un obiettivo vincolante solo per la riduzione dei gas serra del 40%. Questa sarebbe una scelta gravissima. Il nostro comparto si auspica, invece, che anche per l’aumento dell’utilizzo di energie rinnovabili e dell’efficienza energetica si preveda un obiettivo vincolante del 40%. I benefici in termini occupazionali, di risparmio e di salvaguardia dell’ambiente sarebbero enormi per il nostro Paese e per l’Europa. In questo senso abbiamo già fatto pervenire, mediante Euase, la European alliance to save energy, una lettera a Matteo Renzi, presidente del Consiglio, a Federica Guidi, ministro per lo Sviluppo economico, a Claudio De Vincenti, vice ministro per lo Sviluppo economico e a Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, contenente proposte concrete. Siamo in attesa di una risposta».

Knauf Insulation spa | Il gruppo conta 5mila dipendenti in più di 50 Paesi e, con 30 stabilimenti dislocati nel mondo, è in grado di produrre una gamma molto ampia di materiali isolanti. Dalla sua sede di Chivasso (To), propone al mercato italiano una vasta proposta di soluzioni per l’isolamento:

  • lana di vetro Ecose Technology
  • lana di roccia
  • polistirene espanso estruso
  • prodotti ventilati
  • lana da insufflaggio Supafil
  • accessori.

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