Associazionismo | Cariche

Federcostruzioni: dopo Buzzetti è il turno di Rudy Girardi

Dopo due mandati al vertice della federazione che raccoglie il sistema imprenditoriale delle costruzioni Buzzetti ha lasciato la giuda a Rudy Girardi, imprentitore e presidente uscente di Ance Napoli che ha subito evidenziato come Federcostruzioni possa svolgere azioni importanti nel sostenere politiche pubbliche nei campi della ricerca e della formazione.

Rudy Girardi, imprenditore edile napoletano, presidente uscente di Ance Napoli, designato dalle associazioni e federazioni aderenti, ha assunto la guida di Federcostruzioni in sostituzione di Paolo Buzzetti che, per due mandati, ne ha assunto la presidenza.federcostruzioni 2014

La realtà imprenditoriale di Federcostruzioni è formata da 90 tra associazioni e federazioni per un fatturato complessivo che nel 2013, considerando anche il valore della produzione realizzato dalle società che forniscono servizi innovativi e tecnologici connessi alle costruzioni, è arrivato alla ragguardevole cifra di oltre 440 miliardi di euro, per una forza lavoro di 3 milioni di addetti per più di 30mila imprese.

Assemblea annuale Ance
Paolo Buzzetti | Presidente Ance

Il presidente uscente Paolo Buzzetti ha evidenziato che «… sono stati anni difficilissimi ma abbiamo la soddisfazione di aver riunito tutte le componenti del vasto mondo delle costruzioni sotto un unico tetto. Ciò ha consentito di allargare il fronte degli interessi comuni diventando il cuore degli stati generali delle costruzioni, che riunisce dalle imprese ai sindacati dei lavoratori. La federazione oggi assume un ruolo di riferimento per l’intero comparto, sia all’interno del sistema confindustriale che all’esterno, in quanto interlocutore riconosciuto e ascoltato dalle istituzioni a tutti i livelli».
L’impegno di Buzzetti. Buzzetti ha poi ricordato il lavoro svolto soprattutto nell’ultimo triennio per affermare la centralità dell’edilizia rispetto alle scelte di politica economica a favore di una visione rivolta alla crescita e allo sviluppo sostenendo che «… è grazie anche a Federcostruzioni se oggi c’è una diffusa consapevolezza dell’importanza delle costruzioni per il futuro del Paese. Abbiamo svolto un ruolo determinante nello sblocco dei pagamenti alle imprese della filiera per i lavori pubblici realizzati, avviando il processo d’immissione di liquidità nel sistema. I provvedimenti a sostegno della riqualificazione costituiscono oggi uno strumento imprescindibile. Ora resta da fare quel salto sul piano degli investimenti che solo può far ripartire il Paese puntando su un grande programma di manutenzione e di messa in sicurezza del territorio e rendere operativo il piano città: due imprescindibili priorità».

Rodolfo Girardi | Presidente Federcostruzioni
Rodolfo Girardi | Presidente Federcostruzioni

Le considerazioni del neopresidente. Girardi nel suo primo intervento d’insediamento non ha nascosto le sue preoccupazioni per l’attuale situazione in cui versa l’industria italiana delle costruzioni rispetto al mercato interno: «… la crisi è ancora purtroppo lontana da essere superata. È essenziale continuare sulla strada delle riforme individuando dove sia possibile recuperare risorse per gli investimenti e per ridare vigore al mercato immobiliare. L’immissione di liquidità è condizione essenziale. Importanti sono anche le politiche d’incentivazione fiscale, in particolare quelle relative alla riqualificazione e al recupero edilizio, che debbono diventare strutturali e non soggette a continue conferme che impediscono programmazione e continuità. Il nostro settore e il paese hanno bisogno di un mercato aperto, corretto e trasparente, nel quale l’esercizio della libera concorrenza sia possibile senza forme anomale e subdole che alterano e falsificano il confronto e la competizione. La condizione è la puntuale osservanza delle leggi che comporta una lotta senza remore alle aree di privilegio che vengono conseguite in vari modi, sostanzialmente illeciti, che creano vantaggi innaturali e non premiano la capacità competitiva. Senza un mercato libero e di correttezza concorrenziale, le imprese sane e strutturate sono spinte ai margini della competizione, mentre sono destinate ad affermarsi imprese che io definisco «disinvolte», prive cioè di capacità tecnologiche e organizzative e d’impianto industriale. In secondo luogo Federcostruzioni può assai utilmente svolgere un’azione importante nel sostenere politiche pubbliche nei campi della ricerca e della formazione. Sono due distinte aree di azione di politica industriale, ma ambedue convergenti verso l’unico obiettivo dell’innovazione organizzativa e di sistema. È importante irrobustire le strutture produttive, accrescerne il livello di competitività, migliorare la qualità dei prodotti e comprimerne il costo. In questo modo le nostre imprese potranno garantirsi un più saldo radicamento sul mercato interno e al tempo stesso potranno essere più attrezzate per la ricerca di occasioni di lavoro in Europa e fuori, nei comparti delle infrastrutture e degli interventi residenziali. Il complesso delle attività produttive delle costruzioni, così per le infrastrutture come anche per i comparti residenziali, è in realtà la leva più potente per sostenere e spingere il recupero dei livelli economici, degli investimenti, dei consumi delle famiglie e per la creazione di posti di lavoro».

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