Archea Associati | Rivestimento in laterizio

Forma, finitura e colore della Chiesa della Misericordia

Nel progetto del complesso parrocchiale della Misericordia di Terranova Bracciolini la cura di dettaglio del progetto è manifesta nella forma, nella finitura e nel colore degli elementi di rivestimento che conferiscono all’intervento un forte impatto visivo. Le mattonelle in terracotta che avvolgono completamente il fabbricato, così le murature come le coperture, sono di due tipologie differenti: una piatta e un’altra prismatica in rilievo, tridimensionale.

L’istituzione delle Misericordie in Toscana ha origini lontane: la loro fondazione, infatti, risale alla prima metà dell’Ottocento (1830 per quella di Figline Valdarno, 1836 per quella di San Giovanni Valdarno e 1945 per quella di Montevarchi).

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Dall’involucro del complesso parrocchiale emerge la tridimensionalità del rivestimento.

La Misericordia di Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, viene istituita, con ordinanza del Ministero degli affari ecclesiastici per il Granducato di Toscana nell’ottobre del 1855, con la finalità di «esercitare, a pro di tutti, opere di carità personali e pei veri miserabili anche pecuniarie, compatibilmente alla finanza», a seguito di una terribile epidemia di colera che si abbattè sulla zona. Da allora le Misericordie, pur mantenendo le stesse finalità, hanno ampliato i loro servizi a carattere sociale e sono andate via via ampliandosi e diversificandosi.

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Pianta piano terra.
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Pianta piano primo.

La molteplicità e complessità delle attività svolte oggi da questa tipologia particolare di associazione ecclesiastica ha portato la Misericordia di Terranova Bracciolini alla necessità di dover realizzare una nuova sede e una annessa piccola Cappella.

Il progetto, affidato allo Studio Archea Associati, oltre a rispondere funzionalmente alle richieste della committenza, ha avuto il merito di riqualificare un brano della piccola cittadina, creando anche un nuovo polo sociale di incontro per la popolazione locale.

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Plastico di studio.
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Il campanile.

Il complesso parrocchiale, composto da due volumi distinti, si estende su una superficie di quasi duemila metri quadrati, si sviluppa su due piani fuori terra ed è completato da un piano interrato destinato al parcheggio delle auto e dei pullman e a locali tecnici di servizio.

Sebbene funzionalmente i due fabbricati, quello del complesso parrocchiale e quello della Cappella, siano ben distinti, pIanivolumetricamente il progetto assume un carattere unitario, sia grazie al disegno in pianta che all’uso del materiale di rivestimento.

Il fabbricato più grande, quello destinato alle attività di servizio della Misericordia, ospita al piano terra due piccole camere da letto doppie con servizi, una cucina, un grande soggiorno comune oltre a un ufficio, una sala di accettazione, un piccolo studio ambulatoriale, servizi igienici e locali accessori e di servizio alla parrocchia.

Al piano primo, invece, sono dislocati ulteriori ambulatori, uffici e locali di servizio. Il volume più piccolo, oltre alla Cappella su doppio volume per l’officiazione delle cerimonie, è occupato al piano terra da locali accessori e sebbene abbia una dimensione decisamente più modesta rispetto al fabbricato per i servizi, visivamente emerge in maniera più forte grazie allo sviluppo verticale del piccolo campanile e alla particolarità del rivestimento esterno.

La struttura del complesso è stata realizzata in setti e travi e pilastri in cemento armato tamponati, ed è stata completamente intonacata per accogliere la sottostruttura portante del sistema di rivestimento.

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Dettaglio della finitura superficiale del rivestimento.

La facciata appesa, infatti, è composta da una sotto struttura in montanti metallici su cui vengono fissati i pannelli in lamiera stirata: su questi, successivamente, sono incollate le pianelle del rivestimento.

Il rivestimento, contrariamente a quanto avviene nella maggior parte dei sistemi a schermo avanzato, non è ancorato meccanicamente alla sotto struttura, ma fissato per mezzo di una striscia di collante che segue il profilo di ogni elemento del rivestimento e puntualmente sul retro delle stesse pianelle, opportunamente sagomate per incrementarne la presa e alleggerirne il peso.

I giunti tra le mattonelle, ottenuti inserendo dei distanziatori metallici, vengono successivamente stuccati: anche questa soluzione tecnica non è frequente per la specifica tipologia di facciata a cortina.

Nell’architettura della Cappella, la progettazione del materiale di rivestimento ha assunto un’importanza notevole. Molto frequentemente i materiali di rivestimento vengono infatti scelti, oggi più che mai, all’interno di campionari presenti sul mercato praticamente infiniti per forme, finiture e colori.

In questo caso invece lo studio Archea Associati ha progettato, in collaborazione con l’azienda produttrice, il materiale di rivestimento in termini di forma, colore e finitura.

Le mattonelle in terracotta che avvolgono completamente il fabbricato, così le murature come le coperture, sono di due tipologie differenti: una piatta e un’altra prismatica in rilievo, tridimensionale. 

La smaltatura della terracotta conferisce a entrambe le tipologie una colorazione e una rifrazione della luce caratteristica, e un particolare effetto ottico, perennemente cangiante durante le ore del giorno, mentre la tridimenzionalità di alcune piastrelle garantisce quei giochi chiaroscurali che solo gli oggetti prismatici sono in grado di generare.

Chi ha fatto Cosa
Oggetto
: Chiesa della Misericordia
Località: Terranova Bracciolini, Arezzo
Committente: Venerabile Confraternita di Misericordia
Progetto architettonico: Archea Associati
Superficie: 1.910 m2
Fotografie: Pietro Savorelli

A cura di Claudio Piferi
Professore Associato, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Firenze

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