Ance - Anci | Laboratorio di conoscenze

Friuli VG: protocollo Ance – Anci per la riqualificazione urbana

Firmato il protocollo d'intesa per promuovere un laboratorio per il trasferimento di conoscenze tra enti locali, operatori della filiera delle costruzioni e soggetti che realizzano innovazione sui temi della riqualificazione dei centri storici e delle periferie.
Andrea Comar | Presindete Ance Friuli VG
Andrea Comar | Presindete Ance Friuli VG

Gli obiettivi dell’accordo del protocollo d’intesa siglato a Udine tra l’Anci Friuli VG e l’Ance regionale ( i presidenti sono rispettivamente Mario Pezzetta e Andrea Comar) hanno come scopo principale l’istituzione di un apposito tavolo di lavoro per effettuare il censimento degli spazi disponibili dismessi o sottoutilizzati su cui effettuare interventi di rigenerazione urbana per contrastare situazioni di marginalità economica e sociale e istituire lo Sportello Opportunità al quale gli operatori economici e sociali potranno rivolgersi se sono alla ricerca di spazi o edifici.

Mario Pezzetta | Presidente Anci Friuli VG
Mario Pezzetta | Presidente Anci Friuli VG

Il tavolo verificherà anche la fattibilità di dar vita con il ricorso a fondi regionali, nazionali, europei a un laboratorio per il trasferimento di conoscenze tra comuni, operatori della filiera delle costruzioni e soggetti che realizzano innovazione sui temi della riqualificazione del patrimonio esistente dei centri storici e delle periferie per iniziare un processo di riorganizzazione del modo di abitare, di vivere e di produrre.

Lo scopo è anche quello di valorizzare il territorio e favorire l’adeguamento tecnologico delle costruzioni in uno scenario competitivo innovativo.

Secondo quanto riferito dai presidenti Pezzetta e Comar «l’esigenza dei sindaci è continuare a offrire ai propri cittadini elevati livelli di dotazione infrastrutturale e politiche urbanistiche in grado di garantire condizioni di sviluppo ecocompatibili. È quindi fondamentale agevolare i comuni attraverso norme che premino il riuso e snelliscano i procedimenti amministrativi legati a riqualificazione e ristrutturazione del patrimonio esistente.
Nasce un nuovo modello di confronto orizzontale tra le parti in campo (imprese, comuni, regione) attraverso il quale immaginare un futuro sostenibile e un progetto unitario di miglioramento del territorio e della società».

Qui il protocollo d’intesa

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