Appalti | Studio Cresme

Grandi opere latitano: mercato negativo

Continua a dare segnali negativi il mercato degli appalti soprattutto a causa della mancanza delle grandi opere. Secondo l’osservatorio Cresme nei primi otto mesi dell’anno sono stati 9333 i bandi pubblicati per un valore di 13,441 miliardi.

Il mercato degli appalti registra ancora risultati negativi: soprattutto a causa della mancanza delle grandi opere. I dati dei primi otto mesi dell’anno forniti dall’osservatorio «Cresme Europa servizi» sono di 9.333 bandi pubblicati per un valore complessivo di 13,441 miliardi.

Tra gli ultimi maxibandi pubblicati spicca quello riguardante l’avviso per la concessione e la progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione e gestione del termovalorizzatore per i rifiuti stoccati in balle nella Regione Campania a Napoli (316 milioni).

Facendo un confronto con lo stesso periodo del 2012 (quando erano stati pubblicati 10.821 appalti per 15,86 miliardi) la quantitĂ  di gare perde il 13,8% e l’importo il 15,3 per cento. A pesare negativamente sul dato è soprattutto la mancanza dei maxibandi oltre i 50 milioni: solo 35 per 4,8 miliardi contro i 37 per 6,7 miliardi dei primi 8 mesi dell’anno scorso (-28% per il valore).
In flessione tutte le altre fasce, con cali medi tra l’11 e il 16% tra 500mila euro e 5 milioni, tranne per il segmento 15-50 milioni che fa segnare incrementi del 9,7% per le gare pubblicate (79) e del 17,7% per i valori (2,154 miliardi).
Tra le stazioni appaltanti le amministrazioni comunali, pur riducendo la promozione di opere pubbliche, rimangono in testa nella graduatoria degli enti con 5.503 opere pubbliche (-15%) per 3 miliardi (-6%).
Indici positivi dalle aziende speciali. I numeri resi noti dal Cresme comprendono anche i dati negativi delle province e delle Regioni: le prime con 703 milioni nel 2013, -19% le seconde con 578 milioni, -74% mentre i pochi dati positivi arrivano dalle aziende speciali (2,159 miliardi, +107%), dall’edilizia abitativa (320 milioni, +5%) e dalle Ferrovie che si mantengono stabili nel numero di bandi (140, -0,7%) ma che vedono aumentare il valore delle opere del 3,8% (651 milioni).
Opere stradali Anas. Un capitolo a parte lo meritano le opere stradali promosse dall’Anas che, in base ai dati congiunturali, si riducono drasticamente nel numero (282, -24%) e nel totale delle base d’asta (282 milioni, -87%).
Ma proprio nella seconda parte di agosto è partita una raffica di bandi della Spa presieduta da Pietro Ciucci destinata ai piccoli e medi interventi. Si tratta di 56 bandi per un totale di 130 milioni riguardanti opere finalizzate al miglioramento della sicurezza stradale attraverso un piano di manutenzione straordinaria di ponti, viadotti e gallerie sulla rete stradale e autostradale.
Importante segnalare che gli avvisi rientrano tra gli interventi urgenti previsti dal Decreto del Fare per il rilancio dell’economia, per un importo complessivo di 300 milioni e dal piano di manutenzione straordinaria definito nella convenzione stipulata a fine luglio con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Tra gli ultimi maxibandi pubblicati spicca quello riguardante l’avviso per la concessione e la progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione e gestione del termovalorizzatore per i rifiuti stoccati in balle nella Regione Campania a Napoli (316 milioni) e la progettazione esecutiva e la realizzazione di tutti i lavori e forniture necessari per la costruzione del collegamento della linea Torino-Ceres con la rete Rfi lungo Corso Grosseto a Torino (130 milioni).

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