Costruire in laterizio | Senden-Münster, Germania

Heinz Bienefeld: Casa Holtermann

Nella Casa Holtermann, a Senden, si riconoscono alcuni temi ricorrenti della sua poetica, che raggiungono una forte espressione personale. La casa ha una corte interna, che recupera il modello della Domus romana. Un grande tetto copre tutti gli spazi domestici. Una chiara composizione tettonica che trova un momento di poesia nel costruzione del peristilio, con sei colonne in arenaria.

(CIL 174) Senden è una zona residenziale a bassa densità edilizia, costituita da case basse e isolate a poca distanza da Münster. Qui Heinz Bienefeld progetta nel 1988 una casa per la famiglia Holtermann. In questa casa si riconoscono alcuni temi ricorrenti della sua poetica, che raggiungono una forte espressione personale ed una chiara declinazione tettonica.

Anzitutto l’impianto della casa a corte è una interpretazione della casa romana, il modello preferito da Bienefeld per indicare la sua idea di abitare. Nella casa Holtermann si riconosce facilmente, sull’asse di ingresso, la sequenza corte-atrio-soggiorno-giardino, adottata anche in altre case precedenti, romane e non; la sequenza che si ritrova anche nella domus, con atrio-tablinio-peristilio-triclinio.

La casa è costituita da tre blocchi disposti a forma di «C» intorno alla corte d’ingresso che ha i caratteri di un peristilio, con pilastri che formano un portico esterno. A destra è posta la zona notte, a sinistra gli ambienti della cucina e pranzo, di fronte l’atrio, dal quale si accede al soggiorno. Il quarto lato che chiude la corte è un semplice muro che contiene la porta d’ingresso. Il blocco del soggiorno prende per intero la misura del lato retrostante della casa: ha copertura a doppia falda che si prolunga verso il giardino e si conclude in un portico esterno che poggia su esili colonne in metallo zincato.

Prospetto.

La conformazione della copertura conferma la volontà dell’impianto formale: l’autonoma copertura direzionata del soggiorno posteriore – si riconosce molto bene nella parte terminale dei prospetti laterali, con le testate della copertura a capanna – si accosta al tetto continuo con quattro falde spioventi verso la corte interna. La rigidità dell’impianto è contraddetta dalla varietà delle soluzioni spaziali interne. L’ala della zona giorno si sviluppa solo su una quota (c’è anche un piano interrato destinato a cantina) con una sequenza successiva di spazi che si conclude nell’area colazione, con un bovindo vetrato sulla corte interna; mentre l’ala della zona notte, ben più complessa, si articola su due piani compressi, con aree per il riposo al piano superiore – vere nicchie risolte con mobili passanti – e servizi al piano inferiore seminterrato, e con un angolo studio ottenuto in un bovindo simmetrico al precedente.

Mentre in ogni parte della casa l’intradosso della copertura in legno è mantenuto a vista. E’ di grande interesse la soluzione dell’atrio interno, uno spazio neutro di distribuzione che è coperto da un solaio in cemento a vista disegnato a rilievo e dipinto di bianco.

Veduta della corte interna.

Casa Holtermann conserva anche, della domus romana, il carattere inclusivo, con un muro perimetrale esterno in mattoni. Bienefeld connota con una plastica superficiale le murature di mattoni. Esso si rastrema all’esterno in corrispondenza delle poche aperture, così da inquadrarle come fossero stipiti o modanature superficiali; all’interno, sotto il tetto del peristilio, al muro si aggrappano bovindi e si aprono infissi con ampie vetrate che cercano di conquistare la luce. In tal modo una interessante dialettica si determina nel modo di rapportarsi con il fuori sia del muro perimetrale esterno – chiuso – che del muro interno – aperto – della casa.

Dettaglio del pilastro.

Il peristilio presenta sei colonne monolitiche in arenaria del luogo, di sezione rettangolare, direzionate trasversalmente all’ingresso in modo da percepirne tutta la portata massiva; sulle colonne poggia una trave lignea continua che richiude l’orditura secondaria del tetto.

Tra la colonna e la trave, e tra la colonna ed il pavimento, Bienefeld pone due elementi cruciformi di metallo che, come moderni abachi e tori, fungono da giunzione fra le parti. Ogni parte della costruzione è così ben definita e l’accostamento, non banale, è realizzato attraverso complessi dispositivi artigianali. E’ quanto avviene nelle soluzioni attuate per risolvere le discontinuità tra muro e infisso: a volte sono telai in metallo per vetri fissi montati a filo esterno, a volte veri corpi vetrati aggettanti, a volte ancora eleganti infissi in legno con telai che coprono lo spesso del muro.

Ultima notazione è il carattere mono-materico delle rifiniture: il mattone è utilizzato per le murature esterne, lasciato a vista, e per quelle interne, trattato con scialbatura di calce; ma anche per tutte le pavimentazioni, sia quelle della corte esterna che quelle per gli interni della casa.

Chi ha fatto Cosa

Oggetto: Casa d’abitazione Holtermann
Cronologia: 1988, realizzazione
Località: Senden-Münster, Germania
Committente: Holtermann
Progetto architettonico: Heinz Bienefeld
Collaboratori: Edgar Marzusch, Eckehard Scholz
Fotografie: Vitangelo Ardito, Nicola Panzini

di Vitangelo Ardito, professore associato,
Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura, Politecnico di Bari

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here