Aziende | Ventennale

Ideal Work: 20 anni di attività fino all’internazionalizzazione

Sono stati anni di crescita: Ideal work si è affacciata nel 1997 nel settore delle superfici in calcestruzzo decorativo e oggi vanta un fatturato 2016 di 7,3 milioni di euro, aumentato del 30% rispetto all’anno precedente, e la presenza in 80 paesi nel mondo.

Ricorre quest’anno il ventesimo anniversario dalla fondazione di Ideal Work, oggi presente in più di 80 paesi al mondo con progetti in ambito residenziale, commerciale, nel settore del contract e dei parchi tematici.

Ideal Work: team di lavoro 2017, il punto di forza dell’azienda.

20 anni d’attività in crescita

Era il 1997 quando Maurizio Pontello e Luca Seminati fondarono Ideal Work a Vallà di Riese Pio X (Tv): la sfida era di entrare nel mercato del calcestruzzo decorativo, campo ancora inesplorato in Italia (patria del marmo, della pietra e di materiali pregiati).
La scommessa si è rivelata vincente: da allora infatti Ideal Work è cresciuta sensibilmente in pochi anni, vivendo un rapido processo di internazionalizzazione.
E con l’internazionalizzazione Ideal Work è cresciuta anche in termini economici: il fatturato 2016 è aumentato di oltre il 30% rispetto all’anno precedente, sfiorando i 7,3 milioni e i primi 5 mesi del 2017 mostrano un’ulteriore crescita superiore al 20% rispetto allo stesso periodo del 2016.

Mountain Messner Museum (Plan de Corones) di Zaha Hadid: rivestimenti interni | ©www.wisthaler.com.

Il calcestruzzo ha vissuto negli ultimi anni una fase di nobilitazione, riscontrando grande consenso anche da parte di designer e progettisti, soprattutto come materiale da utilizzo per l’interior: basti pensare che ora anche i produttori di piastrelle imitano l’effetto cemento.

Luca Seminati | Ideal Work

«Ora l’obiettivo è superare i 12 milioni di fatturato entro il 2018. Stiamo entrando in una nuova fase di questo mercato. Dopo gli anni dei pionieri queste superfici sono conosciute e apprezzate da tutti e, in uno scenario multiforme e altamente competitivo, è iniziata quindi anche la fase di selezione. Solo chi ha investito in qualità e formazione ora può raccogliere i frutti. Al centro di Ideal Work ci sono le persone, siano esse collaboratori, clienti, posatori o fornitori. Da sempre abbiamo lavorato per creare un ambiente rispettoso e piacevole, in cui ognuno si potesse sentire valorizzato. Credo che la nostra unicità sia proprio questa. È proprio grazie al lavoro degli applicatori qualificati che è stato possibile raggiungere tutti i traguardi prefissati, da quelli più piccoli fino alle commesse in ambito nazionale e internazionale, come ad esempio il Padiglione Italia e Iran di Expo 2015, i Nike Store di Londra, Praga, Budapest e Bucarest, ma anche i punti vendita di Eataly a Milano, Piacenza e Forlì ed Eurodisney, fino a citare anche i progetti in ambito culturale come l’Auditorium di Ravello firmato dal celebre Niemeyer, l’Orto Botanico Universitario di Padova, il Teatrino di Palazzo Grassi, rimesso a nuovo su progetto di Tadao Ando o ancora il Museo del Vetro di Murano, la Fondazione Prada e il Messner Mountain Museum, firmato da Zaha Hadid».

I fondatori di Ideal Work: a sinistra Maurizio Pontello e Luca Seminati.

Maurizio Pontello | Ideal Work

«La nostra filosofia pone al centro il posatore-artigiano; sono loro che con il proprio lavoro fanno la differenza. Noi crediamo fortemente che a renderci unici sul mercato sia la natura artigianale dell’applicazione tecnica delle nostre soluzioni: non a caso investiamo costantemente nella formazione e nell’aggiornamento dei nostri applicatori autorizzati; e sono poi loro stessi ad aiutarci nel miglioramento di prodotti e soluzioni».

Esempio applicativo: rivestimenti Ideal Work in un Nike Store.

Ideal Work celebrerà i suoi vent’anni di attività con una grande festa privata organizzata per ringraziare tutte le persone che l’hanno supportata nel raggiungimento dei propri traguardi, e che saranno protagonisti di quelli futuri.

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