Dimitri Dello Buono | Capo Segreteria Tecnica Ministero delle Infrastrutture
«Gli incentivi per l’efficientamento energetico degli edifici e per la loro messa in sicurezza dal rischio sismico (ecobonus e sismabonus) nel nostro Paese valgono complessivamente 270 miliardi di euro. È necessario che il ministero insieme alla filiera delle costruzioni presente qui (a cui vanno aggiunta le rappresentanze finanziaria e legale) si chiudano in conclave fino a quando tutte le azioni necessarie a sviluppare questo volano di messa in sicurezza del patrimonio costruito non siano perfezionate e coordinate in modo tale da rendere il modello perfettamente funzionante».
Così il rappresentante del Mit alla presentazione della campagna di comunicazione #EcoSismabonus promossa dalla filiera delle costruzioni insieme ad Anaci e Legambiente per far conoscere ai cittadini le opportunità legate all’utilizzo dei bonus fiscali per realizzare a basso costo e in tempi rapidi interventi di ristrutturazione e riqualificazione della propria casa e di interi condomini.
La filiera delle costruzioni ha incassato quindi un forte, motivato e attento impegno da parte del Governo affinché si riesca ad attivare un grande piano di messa in sicurezza e riqualificazione degli edifici, a partire dai condomini.
«Il patrimonio edilizio, ha affermato l’ing. Rodolfo Girardi, vice presidente Ance con delega al Centro Studi, non risponde più alle esigenze di salute e di sicurezza dei cittadini. Gli edifici sono insicuri, obsoleti, inquinati e inquinanti. Il patrimonio abitativo è danneggiato dai terremoti ed è insalubre, costruito per il 70% prima dell’introduzione delle norme antisismiche e sull’efficienza energetica. Negli ultimi 50 anni le vittime dei terremoti sono state più di 4mila e lo Stato ha speso in media 3 miliardi l’anno per ricostruire e riparare. È ora dunque di puntare a un programma serio di prevenzione e di riduzione dei rischi che ha nell’Ecobonus e nel Sismabonus due validi strumenti. Oggi per la manutenzione ordinaria si spendono 40 miliardi l’anno, circa la metà di quanto costerebbe un piano di manutenzione programmata che darebbe valore aggiunto all’edificio e consentirebbe risparmi economici importanti nel tempo per gestire la linea di sicurezza su tutti i fabbricati».
La filiera delle costruzioni, composta da Ance, Consiglio Nazionale Architetti, Consiglio Nazionale Ingegneri, Consiglio Nazionale Geometri, Consiglio Nazionale Geologi, Oice, Isi, Federcostruzioni, Anaci e Legambiente ha dato al Governo la sua massima disponibilità a rispondere all’appello del ministro Toninelli per inserire nella pubblica amministrazione professionalità “fresche” ricche dell’aggiornamento professionale e tecnologico necessario a interagire con la nuova struttura ministeriale.
Il costo stimato dalla filiera delle costruzioni riferibile a opere strutturali di miglioramento sismico sull’edilizia residenziale sarebbe pari a 105 miliardi di euro. Il costo per gli interventi di riqualificazione energetica potenzialmente attivabili sull’involucro edilizio del patrimonio immobiliare italiano sono stimati in 33,5 miliardi di euro. Si tratterebbe di un programma di riqualificazione impressionante per i prossimi 20 anni.
Eco e Sisma bonus sono quindi una straordinaria occasione per i cittadini di mettere in sicurezze le proprie abitazioni e risparmiare sulle bollette energetiche. Un investimento in sicurezza, qualità della vita e per la ripresa dell’economia.
Sul sito www.ecosismabonus.it tutte le informazioni e il materiale della campagna che sarà diffusa su tutto il territorio nazionale. Qui la guida operativa
