Positivi i risultati della gestione 2012 della Cassa nazionale di previdenza ed assistenza per gli ingegneri e architetti liberi professionisti (Inarcassa), che vede in rialzo le entrate contributive, la redditivitĂ del patrimonio mobiliare e, soprattutto, conferma il bilancio tecnico a lungo periodo che non mostra alcun segno di cedimento.
Sono queste alcune delle considerazioni della Sezione centrale della Corte dei conti sul controllo degli enti che sono state rese note nella deliberazione numero 23/2014, in cui si è comunicato l’esito del controllo effettuato sull’andamento gestionale 2012.
Secondo la Corte è da considerarsi buono il risultato registrato alla voce «avanzo economico», pari a 757 milioni di euro, che fa ottenere un incremento di 388 milioni rispetto al 2011, aumento dovuto principalmente alla ricaduta degli effetti d’innalzamento dell’aliquota contributiva, passata dall’11,5% al 12,5%. Non desta preoccupazione nemmeno la situazione di equilibrio finanziario, l’indice di copertura passa dal 2,17% al 2,41% e il saldo tra contributi e prestazioni registra una percentuale positiva del 36,74%.
Si registra però una flessione riguardo alla gestione immobiliare a causa della brusca decrescita dell’intero settore e la percentuale di decremento (-4,82%) è anche l’effetto di un altro fattore che influenza notevolmente la redditivitĂ del patrimonio. Ovvero la tassazione a cui è soggetto il settore stesso (Ires, Ici-Imu), cui si aggiunge l’onere dell’Iva sull’acquisto di nuovi immobili, che rimane in capo a Inarcassa come utente finale.
Dall’altra parte, la Corte marca positivamente la redditivitĂ del patrimonio mobiliare, che dopo aver registrato nel 2011 una percentuale negativa, nel 2012 «cresce notevolmente» raggiungendo un rendimento del 5,12-5% netto.
