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Incentivi Ue per ricerca di nuovi prodotti, ecosostenibilità e riduzione di consumi

Incentivi fino al 100% a fondo perduto per micro, pmi, grandi imprese, università e centri di ricerca. I progetti devono essere presentati in aggregazioni composte da almeno tre soggetti autonomi e indipendenti provenienti da almeno tre diversi paesi europei. Per progetti superiori a 500mila euro viene valutata la capacità finanziaria del coordinatore.

Ammissibili a contributo le iniziative che prevedono interventi per la ricerca di nuovi prodotti e nuovi cicli, ma anche quelle che riguardano il design e la progettazione, l’ecosostenibilità, la riduzione di consumi di materie prime, di risorse energetiche.

È quanto emerge dalla lettura combinata del regolamento Ue1290/2013 e dalla decisione della Commissione europea che istituisce il programma specifico che attua il regolamento europeo n. 1291/2013 e definisce gli obiettivi per il sostegno dell’Unione alle attività di ricerca e innovazione pubblicate sulla Guce del 20 dicembre 2013.

Presentazione delle domande. Possono presentare domanda le imprese indipendentemente dalle loro dimensioni, micro, piccole, medie, grandi dimensioni, le università, i centri di ricerca. I progetti devono essere presentati in aggregazioni composte da almeno tre soggetti autonomi e indipendenti provenienti da almeno tre diversi paesi europei.
Fanno eccezione alcuni interventi, tra cui quelli per pmi, in cui può essere sufficiente un’unica impresa. Particolare attenzione viene profusa ai partenariati che prevedono interventi combinati tra pubblico e privato. Il regolamento specifica che le imprese devono essere indipendenti una dall’altra, pertanto le controllate estere non possono partecipare ai progetti, al limite possono operare in subfornitura.
Il contributo spettante è del 100% per progetti di ricerca e sviluppo e del 70% per i progetti innovativi. Per i progetti che, invece, hanno importi superiori ai 500mila euro viene previsto un esame della capacità finanziaria del solo coordinatore del progetto. Diventa, così, importante che i candidati a questo ruolo si sottopongano a un controllo volontario prima di accettare lo stesso.

Tematiche finanziabili. Il consiglio europeo pone l’accento sul fatto che sarebbe opportuno che ci fosse un coordinamento tra le tematiche finanziate su Horizon 2020 e quelle che verranno finanziate con altri fondi dell’unione. I progetti comprendono concetti di progettazione, nuovi paradigmi nei sistemi cognitivi utili, nuovi approcci per la realizzazione di sistemi robotici futuri e interventi che prevedono la finanziabilità di progetti che mirano a modificare il design o il modello dei prodotti.
In particolare l’attenzione dovrà essere data a processi e servizi innovativi che aumentano la vita dei prodotti, o che permettono il riutilizzo del materiale, il riciclaggio, il recupero con lo scopo di ridurre la produzione di rifiuti lungo le catene di prodotti. Sono previsti incentivi anche per trovare alternative alle materie prime tradizionali: questo in previsione di una possibile indisponibilità di alcune materie a livello internazionale.
Per l’Unione europea è necessario ricercare e sviluppare sostituti o alternative sostenibili per le materie prime essenziali che abbiano prestazioni funzionali simili per ridurre la dipendenza dell’Unione dalle materie prime essenziali e migliorare l’impatto sull’ambiente. In questo contesto le tematiche riguardanti l’ambiente guardano alla riduzione di emissione di sostanze nocive, riduzione di consumo di energia elettrica, ricerca di fonti alternative di energia.

Ruolo delle tecnologie Ict. Da parte dell’Unione europea viene incoraggiata la partecipazione di fornitori di tecnologie Ict, in collaborazione con centri di ricerca e di innovazione: le proposte in questo contesto dovranno essere chiaramente guidate dalle necessità degli utenti finali e dal potenziale d’innovazione che emerge dalla ricerca. Riferimento di tutto ciò sarà il mercato internazionale.

Sviluppo Ict

  1. Nuova generazione di componenti e sistemi: ingegneria di componenti e sistemi integrati avanzati e intelligenti
  2. elaborazione di prossima generazione: sistemi e tecnologie informatiche avanzate
  3. internet del futuro: infrastrutture, tecnologie e servizi
  4. tecnologie e gestione dell’informazione: Ict per l’informazione e la creatività digitali
  5. robot e manufatti intelligenti: Ict per la gestione
  6. microelettronica, nanoelettronica e fotonica: tecnologie abilitanti relative alla microelettronica, alla nanoelettronica e alla fotonica. Scarica  regolamento Ue1290/2013 >> 

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