Inail | Infortuni e morti bianche

Infortuni mortali in calo: «merito della crisi?»

Massimo De Felice, presidente dell’Inail, ha illustrato i dati riguardanti gli infortuni sul lavoro. Sono scese le morti bianche e sono sempre meno le denunce di infortuni sul lavoro. Tra i comparti produttivi edilizia e manifatturiero.

Il mese di agosto i professionisti potranno effettuare la denuncia infortunio all’Inail anche per posta elettronica certificata: ma solamente per conto dei datori di lavoro che si avvalgono in via esclusiva d’intermediari professionali.

A renderlo noto è stato l’Inail che ha informato come l’attivazione del canale Pec è venuto in considerazione delle condizioni di difficoltà che si determineranno durante il mese di agosto, tenuto conto delle distanza, al quanto breve di tempo dalla decorrenza dell’obbligo di utilizzo dei servizi telematici.
Dal 1 luglio è infatti entrato in vigore l’obbligo di utilizzare i servizi telematici disponibili al sito web dell’Inail per effettuare le denunce per infortunio e malattia professionale. L’Inail già dal 9 febbraio scorso aveva rilasciato il nuovo modello di denuncia denominato “Denuncia – comunicazione d’infortunio”, documento modello rivisitato nei contenuti e nell’interfaccia così come il modulo cartaceo (modello 4bis prest) utilizzato fino allo scorso 30 giugno.
Ora, come detto, la denuncia può essere trasmessa esclusivamente in via telematica e l’obbligo riguarda oltre che i datori di lavori titolari di posizione assicurativa Pat già abilitati anche le pubbliche amministrazioni assicurate (gestione per conto dello Stato).

In calo incidenti e morti bianche
Sempre dall’Inail è emerso il dato riguardante il calo delle morti bianche: lo scorso anno sono state 790, così come sono in calo le denunce degli infortuni sul lavoro (meno 8,9% rispetto al 2011). Le statistiche sono state illustrate da

Massimo De Felice, presidente Inail.

Massimo De Felice, presidente dell’istituto nazionale per gli infortuni sul lavoro: sono state 744916 le segnalazioni dello scorso anno (817586 nei 12 mesi prima), e del totale annuo gli incidenti riconosciuti sono quasi 500mila, in calo rispetto a quelli del 2011.
Di questi 500mila il 18% si è verificato all’esterno dell’azienda, in occasioni di attività effettuate con mezzo di trasporto oppure in itinere, ovvero durante il tragitto tra l’abitazione e il luogo in cui si presta servizio. Fra i decessi un’alta percentuale superiore al 50% (409 casi) è avvenuta fuori dalla sede occupazionale, segnando un andamento decrescente perché se anche i 25 episodi ancora in istruttoria fossero tutti riconosciuti sul lavoro si avrebbe una riduzione consistente rispetto al 2011 (-6%) e addirittura del 27% rispetto al 2008.
Per quanto concerne le patologie contratte sul lavoro le denunce ammontano a 47500, mille in meno rispetto all’anno scorso, però in salita del 51% con al confronto con il 2008. È stata riconosciuta la causa professionale al 37% delle denunce mentre per il 3% si è ancora alla fase istruttoria. In merito alle denunce di malattie asbesto correlate, derivate da esposizione all’amianto, l’Inail ne ha convalidate 1540 di queste 548 hanno avuto esito mortale.

Costruzioni e manifatturiero
Tra le aree produttive colpite dalla congiuntura negativa hanno registrato le diminuzioni maggiori le attività manifatturiere (calo del 16%) e ovviamente il settore delle costruzioni dove gli incidenti sono scesi del 21% e in casi mortali del 23%.
Questi dati sembrano essere incoraggianti ma sono anche il segnale della grande moria di posti di lavoro che nel nostro paese ha privato il 12% della popolazione di un impiego. È aumentato fra l’altro il costo di mancato rispetto delle norme della sicurezza: sono stati più di 2 milioni le giornate d’inabilità con costo a carico dell’Inail, mediamente 80 giorni per cause che hanno provocato menomazioni e 19 per altri casi.

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