Edilizia residenziale | Temporary Living, Rancate di Mendrisio

Interazione riuscita tra sistemi costruttivi diversi e ambiente naturale

Il cantiere ha seguito la quasi contemporanea realizzazione del complesso gemello di Mendrisio secondo la volontà della committenza, Tellco Immobiliare Ag di fornire un servizio abitativo temporaneo a standard elevato collocati in punti diversi dell’aggregato urbano. Dal punto di vista costruttivo il complesso nasce come recupero e ampliamento di una preesistenza. Il rispetto delle preesistenze è una peculiarità che ha segnato tutto l’iter progettuale e le fasi del cantiere dovendosi confrontare con la presenza di alberi storici che appartengono al patrimonio naturale del Monte San Giorgio.

Rancate è una località residenziale a pochi minuti dal centro di Mendrisio. Si adagia ai piedi del versante meridionale del Monte San Giorgio ed è stata dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità.

gandelliIl vecchio nucleo di Rancate, infatti, è stato inserito dall’Ufficio federale della protezione beni culturali nel novero dei nuclei storici d’interesse nazionale proprio per gli aspetti di particolare bellezza e testimonianza architettonica (piazze, corti, vicoli, chiese…) che contraddistinguono questo borgo che solo dal 2009 ha perso la sua autonomia di comune. Mendrisio, infatti, ha vissuto in anni recenti un momento di grande crescita sia sotto l’aspetto economico sia sotto l’aspetto socioculturale; è in questo ambito che si colloca la presenza della moderna Accademia di Architettura che attira in città un considerevole numero di studenti di diverse provenienze. L’evoluzione economica e socioculturale ha determinato un’espansione della città che ha portato all’aggregazione dei comuni immediatamente vicini; una crescita virtuosa che si è contraddistinta per la sua politica sostenibile nei settori dell’energia, della mobilità e dell’ambiente, con una particolare attenzione al miglioramento dei servizi e alla godibilità della città.

Vista dell'edificio a fine lavori con gli esterni della sopraelevazione in X-Lam.
Vista dell’edificio a fine lavori con gli esterni della sopraelevazione in X-Lam.

resized_03 Esterni della sopraelevazione in xlam di rancateProprio questa sensibilità unita all’attenzione per la crescente domanda abitativa hanno orientato l’iter progettuale di questo complesso residenziale, rivolto principalmente a utenze business così come a studenti fuori sede che necessitano di uno spazio abitativo a carattere temporaneo.
Dal punto di vista costruttivo il complesso nasce come recupero e ampliamento di una preesistenza. Malgrado la posizione defilata rispetto al centro cittadino e alle sue attrattive l’edificio ospitava in precedenza una discoteca, dismessa e abbandonata già prima dell’intervento. Un apparente controsenso se lo si rapporta alle vestigia del fabbricato di piccole dimensioni costruito con sistemi e materiali tradizionali che restano evidenti nel disegno delle facciate anche dopo l’ampliamento, memento e connubio con la nuova tecnica costruttiva del legno strutturale in un felice sposalizio tra materiali naturali.

Particolare dell'integrazione tra esistente e nuovo costruito.
Particolare dell’integrazione tra esistente e nuovo costruito.

Il rispetto delle preesistenze è una peculiarità che ha segnato tutto l’iter progettuale e le fasi del cantiere, laddove ci si è dovuti confrontare con la presenza di alberi storici che appartengono al patrimonio naturale del Monte San Giorgio. Il dialogo con la natura trova quindi un doppio feedback: nello sviluppo plani-altimetrico dell’edificio, che articola le sue propaggini attorno a un albero e ne preserva l’esistenza, e nella scelta di un materiale completamente naturale come il legno quale elemento costruttivo.
La risultante è un connubio armonico, un edificio moderno con evidenti richiami a un linguaggio tradizionale, a metà strada tra il dialogo con il contesto e la doverosa citazione.

Particolare dell’integrazione sostenibile degli alberi.
Particolare dell’integrazione sostenibile degli alberi.

Demolizioni, consolidamenti e opere in muratura. Si è posta molta cura nel consolidamento delle murature dell’edificio esistente e nello studio del suolo dove collocare le fondazioni del nuovo complesso in costruzione, al fine di poter addossare e unire le parti. Dalle fondazioni che si ammorsano nella parte bassa del declivio della collina si alzano i setti in cemento armato che sorreggono la parte in elevazione dell’edificio, dedicata eminentemente agli spazi residenziali.

Le lattonerie sono in lamiera verniciata con grondaie, converse e mantovane studiate appositamente.
Particolare del portico in legno lamellare. Le lattonerie sono in lamiera verniciata con grondaie, converse e mantovane studiate appositamente.

I volumi dello spazio abitativo, infatti, sembrano dichiarare la propria leggerezza strutturale sporgendosi oltre il confine delle mura sottostanti. I setti in calcestruzzo, sormontati dalla trave, assolvono alla duplice funzione di sorreggere lo sbalzo dei piani soprastanti e creare una sorta di diaframma di luci e volumi che sembra far galleggiare l’edificio sul fianco della collina. Nella patria che ha dato i natali a Le Corbusier non possiamo esimerci dallo strizzare l’occhio alla lezione del maestro e riconoscere in quegli esili setti il rimando ai pilotis e ai 5 punti dell’architettura e leggere nel diaframma che creano una passeggiata ombrosa che è, di fatto, terra di mezzo tra architettura e natura. Non solo: il gioco di pieni e vuoti creato dalla scansione dei setti in cemento armato dialoga direttamente con la composizione formale della facciata, segnata dal ritmo dei balconi in aggetto e dal ritmo delle aperture vetrate.

Dettaglio del pannello a strati incrociati Clt.
Dettaglio del pannello a strati incrociati Clt.

Gli ambienti ricavati nella parte bassa del fabbricato, a stretto contatto con la terra, sono riservati agli spazi e ai servizi comuni, quali depositi e sala fitness e si contraddistinguono per la colorazione che li caratterizza esternamente. Nella composizione geometrica della facciata la scansione cromatica gioca un ruolo importante perché tutti gli spazi riservati alle attività comuni sono delineati cromaticamente con un colore differente: gli intonaci pitturati di rosso individuano sin da fuori le aree condivise, movimentando lo sviluppo del prospetto, segnato anche dalla muratura in pietra che prosegue la tradizione architettonica locale.
Interamente in c.a. sono state realizzate anche le scale interne di comunicazione tra i piani, il vano ascensore e l’intero blocco che contiene le strutture di collegamento verticale.

Soprelevazione della struttura esistente al primo piano.
Soprelevazione della struttura esistente al primo piano.

Pareti e murature strutturali interne. Per la realizzazione delle strutture perimetrali di chiusura dell’involucro sono state impiegate pareti in pannelli X-Lam di spessore 100 mm composte da legno lamellare di abete a 3 strati incrociati ed essiccati artificialmente con umidità del 12%. I muri strutturali interni sono stati realizzati con le medesime specifiche tecnologiche e, successivamente, rivestiti con contro-pareti realizzate con lastre in cartongesso di tipo standard, dello spessore di mm 25.
La disposizione incrociata delle lamelle longitudinali e trasversali di queste pareti permette di ridurre al minimo i fenomeni di rigonfiamento e ritiro del pannello, aumentandone la resistenza statica e la stabilità dimensionale. Per l’incollaggio dei vari strati di assi viene impiegato il collante Pur Purbond HB 110 Collano, privo di solventi e formaldeide. La giunzione tra un pannello e l’altro avviene tramite viti, scelta tecnica che permette alla struttura di assorbire e distribuire il carico in più direzioni.

Attacco del solaio alla struttura portante esistente.
Attacco del solaio alla struttura portante esistente.

Il carico dei solai e della copertura, unito al peso proprio delle strutture stesse, si ripartisce uniformemente sulla muratura esistente, e quindi sul terreno, grazie alla cordolatura livellante in c.a. di circa 20 cm di altezza, posta al di sopra di esse. Tale elemento di raccordo tra esistente e nuova costruzione è nodale nella realizzazione della scatola in X-Lam che ad esso si fissa per mezzo di apposite piastre a L e viti autoperforanti.
I panneli X-Lam sono arrivati in cantiere già predisposti per la collocazione degli infissi interni ed esterni. Seguendo il medesimo principio, i pannelli parete che si collocano all’intradosso della copertura sono stati forniti alle maestranze già provvisti degli alloggiamenti per la posa delle travi su cui poggia il manto di copertura piano con minima pendenza per l’evacuazione delle acque meteoriche.

Raffronto tra la muratura tradizionale e la struttura X-Lam.
Raffronto tra la muratura tradizionale e la struttura X-Lam.

Per garantire il comfort termico acustico è stata prevista la posa dello strato isolante esternamente agli elementi parete verticali, ossia un rivestimento a cappotto. Sono stati posati pannelli di lana di roccia a doppia densità Rockwool (Frontrock max E) di spessore 10 cm fissati con idonee tassellature a taglio termico in quantità di 7/8 pezzi al mq.
La finitura esterna dei cappotti, eseguita dall’impresa locale Incomont sa, consta di un primo strato d’intonaco rasante traspirante, sopra il quale è stata successivamente applicata una rete in fibra di vetro tessile apprettata che funge da aggrappante per il secondo strato d’intonaco rasante traspirante. Le pareti esterne hanno poi subito un trattamento finale con resina silossanica traspirante e idrorepellente.

Le aperture nei pannelli arrivano in cantiere già pronti per montare serramenti e infissi.
Le aperture nei pannelli arrivano in cantiere già pronti per montare serramenti e infissi.

gandelli mendriisoSolai in legno lamellare di abete. Una volta posate le pareti, ancorate rigidamente alla cordolatura in cemento armato, la scatola edilizia è stata chiusa con gli elementi solaio in legno lamellare di abete a 5/7 strati con spessore decrescente con l’elevazione di piani: il solaio del primo piano ha uno spessore di 211 mm, quello del secondo piano 182 mm, mentre quello su cui poggia il volume arretrato del terzo piano mantiene lo spessore del solaio del piano inferiore.
Lo sviluppo in altezza della struttura portante dell’edificio in X-Lam segue sempre lo schema appena descritto: prima vengono posati e fissati i pannelli di parete, poi il piano viene chiuso con il solaio interpiano fino ad arrivare al solaio di copertura. Il solaio funge da elemento di irrigidimento: incastrandosi con le pareti fa si che la struttura verticale e quella orizzontale divengano un corpo solidale sul quale si ancorano i successivi sviluppi in altezza.

Stratigrafia della copertura della soprelevazione.
Stratigrafia della copertura della soprelevazione.

Fa eccezione il volume dell’ultimo piano residenziale, riconoscibile per la colorazione rossa che caratterizza il rivestimento di facciata e arretrato rispetto al resto del prospetto, quasi a voler caratterizzare la destinazione funzionale del piano, riservato alle stanze singole con spazio servizi comune. Qui la facciata si fissa al solaio sottostante il cui disegno in aggetto realizza lo sporto a protezione dei balconi ai piani sottostanti che, a loro volta, sfruttano lo sbalzo delle travi in lamellare dei solai e sono completati, nella parte superiore, con un tavolato di abete sopra il quale viene applicata una guaina impermeabile di protezione e un tavolato calpestabile flottante in legno di larice. La stessa soluzione tecnologica è stata adottata per la terrazza antistante il blocco residenziale all’ultimo piano: sopra il piano del solaio è stato realizzato un massetto di pendenza sul quale si poggia la guaina, risvoltata e fissata alla parete, su cui è adagiato uno strato di argilla espansa. Una balaustra in ferro zincato delimita lo spazio del passaggio coperto antistante il corpo residenziale, caratterizzato da una pavimentazione in blocchi di calcestruzzo direttamente poggiati al solaio.

La connessione tra la parete in Xlam e la struttura esistente.
La connessione tra la parete in Xlam e la struttura esistente.

Gli elementi solaio orizzontali sono finiti con lastre di cartongesso tinteggiate in bianco all’intradosso, che conferiscono agli ambienti grande luminosità in tutte le ore del giorno grazie alla luce che penetra dalle grandi finestre e s’irradia, per rifrazione diffusa, negli ambienti residenziali del primo e del secondo piano. Al terzo piano, infatti, il solaio soprastante è finito a vista all’intradosso, conservando tutto il calore della finitura in legno di abete. Il comfort termico e acustico è garantito da uno strato di materiale isolante in lana di roccia spessore 12 cm posato all’estradosso che preserva altresì da possibili rumori da calpestio. Lo strato superiore della stratigrafia del solaio è composto dal materassino su cui poggiano gli elementi radianti dell’impianto di riscaldamento a pavimento costituiti da pannelli in polistirene espanso da 12 cm, insonorizzati, certificati e completi di tracce per la posa delle tubazioni. Gli impianti elettrico, idrico sanitario e gli scarichi sono pertanto ‘annegati’ nella struttura del solaio. Sopra è stato successivamente gettato un massetto autolivellante (spessore 6 cm) che funge da piano di appoggio per la posa delle pavimentazioni, in parquet laminato nelle camere, eccezione fatta per i bagni, e in ceramica nelle zone distributive comuni.

Facciata Ovest a fine cantiere di Rancate Temporary Living.
Facciata Ovest a fine cantiere di Rancate Temporary Living.

Copertura in travi di legno lamellare. La copertura è composta da una stratigrafia in cui l’elemento portante è costituito da travi in legno lamellare (dimensioni 12×28 cm passo 60 cm) piallate, smussate sugli spigoli. Lo strato isolante di lana di roccia da 20 cm è interposto tra le travi, mentre l’intradosso è rivestito con pannelli di legno di abete chiodati e lasciati a vista.
Nella parte superiore delle travi sono stati fissati pannelli Osb sopra i quali è stato steso uno strato di compensazione di 300gr/mq di tessuto non tessuto in polipropilene 100% isotattico e da un manto impermeabile (Sarnafil Ts 77-15) in poliolefine flessibile avente armatura composita in poliestere e fibra di vetro ad alta resistenza. In corrispondenza del volume tecnico del vano ascensore e in corrispondenza del bordo del tetto sono stati realizzati i cosiddetti risvolti, utili a preservare gli ambienti sottostanti dalle infiltrazioni e dalla percolazione di acqua meteorica, realizzati con manto impermeabile sintetico in ‘lega’ di poliolefine flessibile armato in velo di vetro fissati meccanicamente.
Il raccordo con la parete è realizzato con profili tipo “banda del sole” in lamiera di acciaio al carbonio zincato con faccia superiore rivestita con manto Sarnafil Tg. fissati meccanicamente al bordo del tetto mediante tasselli a espansione.
Le lattonerie sono state realizzate in lamiera verniciata tinta ral con grondaie, converse e mantovane studiate all’uopo. Il raccordo ai pluviali avviene mediante bocchette di scarico sintetiche rigide, realizzate in materiale poliolefinico perfettamente saldabile termicamente.
Il manto di copertura è costituito da uno strato di ghiaia normalmente appoggiata con funzione volta a garantire lo scambio termico utile al raffrescamento estivo degli ambienti e a preservarli dalla formazione di umidità da condensa nei mesi più freddi.

Gli interni di Rancate a lavori ultimati.
Gli interni di Rancate a lavori ultimati.

Serramenti e finiture interne. I serramenti hanno la doppia funzione di isolare e consentire lo scambio con l’ambiente, un aspetto cruciale nell’ottica del mantenimento dell’efficienza e del risparmio energetico. Attraverso gli infissi avvengono infatti, in ogni momento del giorno e della notte, importanti scambi energetici, apporti e dispersioni di calore in grado di influenzare il bilancio energetico dell’edificio e, quindi, degli spazi residenziali.
Per questo motivo, prima della posa dei serramenti esterni, per garantire la tenuta lungo il perimetro dell’infisso, la spalletta di appoggio del controtelaio è stata isolata e dotata di guarnizione specifica e sono stati posizionati paraspigoli forati rifiniti successivamente con stucco a base di gesso.

Interni della residenza all’ultimo piano.
Interni della residenza all’ultimo piano.

I serramenti sono stati realizzati in legno verniciato con protettivo e assemblati mediante doppia spina d’incastro con profilo a tripla battuta, doppia guarnizione perimetrale termoacustica e profilo in alluminio inferiore con scarico dell’acqua integrato. La vetrocamera si compone di due lastre in cristallo dello spessore di 4 mm assemblate con distanziatore perimetrale metallico costituente intercapedine da 22 mm (4+22+4 b.e.+ gas Ug=1.1) per quanto riguarda la monocamera da 30 mm, mentre la doppia camera da 40 mm presenta delle intercapedini da 14 mm interposte ai cristalli da 4 mm (4+14+4+14+4 b.e.+ gas trasmittanza vetrocamera Ug=0.8) sigillate interno ed esterno. La chiusura dei serramenti avviene con nottolini con spostamento a nastro. La verniciatura è di tipo ecologico idrosolubile apposita per esterni.
gandelli mendrisioLa scelta di questo tipo di serramento evita gli sprechi di energia e le dispersioni, impedisce la comparsa di condensa e muffa e isola acusticamente gli ambienti, la soluzione ottimale per dedicarsi allo studio immersi nel silenzio e circondati dalla natura.
In concomitanza con la posa dei serramenti e degli impianti interni, sono state posate le pareti divisorie non strutturali di cartongesso realizzate in lamiera d’acciaio zincato da 0,6 mm di spessore e aventi larghezza 75/50 mm con guide a U orizzontali poste a pavimento e a soffitto.
Una volta ultimati gli impianti, sono state posizionate le lastre in cartongesso (due per lato) del tipo standard dello spessore di 12,5 mm, fissate con viti autoperforanti fosfatate su profili a C, verniciate con due mani di pittura traspirante stesa su una prima mano di fondo acrilico.
Per i bagni sono state utilizzate lastre Idro tipo Acquapanel, ideali per ambienti umidi e bagnati poiché totalmente resistenti all’acqua senza indebolimenti o rigonfiamenti del materiale.

Sbalzo in X-Lam e rivestimento a cappotto. Particolare del balcone che corre lungo tutta la facciata dell’edificio all’ultimo piano residenziale. Arretrato rispetto al filo delle facciate, ricorda gli storici ballatoi che nelle corti distribuivano gli accessi alle abitazioni. In questo caso l’affaccio diretto è sulla valle.
Sbalzo in X-Lam e rivestimento a cappotto. Particolare del balcone che corre lungo tutta la facciata dell’edificio all’ultimo piano residenziale. Arretrato rispetto al filo delle facciate, ricorda gli storici ballatoi che nelle corti distribuivano gli accessi alle abitazioni. In questo caso l’affaccio diretto è sulla valle.

Anche in questo caso il sistema costruttivo X-Lam si è rivelato una scelta vincente sotto molti aspetti. Da un punto di vista strutturale la leggerezza del materiale ha garantito la possibilità di sposarsi alla preesistenza, adagiandosi sulle murature esistenti che divengono memento dichiarato di un passato tradizionale irrinunciabile e di valore, come riconosciuto anche dall’Unesco. Proprio questo aspetto rappresenta un aspetto di estrema rilevanza del progetto, che si sposa con il contesto e dialoga con la natura utilizzando materiali di origine completamente naturale ad altissima efficienza energetica. Un edificio sostenibile che si armonizza con l’ambiente, ne diviene memento e rifugio per poterne godere attraverso le vetrate, affacciati al balcone o immersi nella quiete silenziosa dello studio. Infine la versatilità del sistema costruttivo che ha garantito tempi di esecuzione rapidissimi e la completa integrazione tra le manovalanze dell’impresa locale Incomont sa e quella di Gandelli Legnami srl.

Ferdinando Gandelli | Ceo Gandelli Legnami srl
Ferdinando Gandelli | Ceo Gandelli Legnami srl

Ferdinando Gandelli | Ceo Gandelli Legnami srl
«Rancate Temporary Living, come il suo gemello insediamento abitativo di Mendrisio, si configura come un complesso residenziale costituito da soluzioni abitative indipendenti o coabitative rivolto principalmente a giovani studenti. Il complesso residenziale coabitativo rappresenta una formula di abitare nuova e vincente, perché garantisce un’opportunità concreta di mobilità abitativa che agevola soprattutto gli studenti nel corso del loro iter universitario. La vicinanza al centro di Mendrisio, con i suoi servizi e negozi, e all’Accademia di Architettura (comodamente raggiungibili con i mezzi pubblici o in bicicletta) unite alla collocazione del complesso, situato in una bellissima posizione elevata ai margini del bosco, sono il valore aggiunto che fa di questa proposta abitativa un luogo ideale in cui studiare con successo. Ciò che caratterizza il progetto del complesso residenziale Rancate Temporary Living è l’interazione riuscita tra nuovo e preesistenza, giocata sull’accostamento o meglio sulla complementarietà tra sistemi costruttivi diversi che s’integrano tra loro. La leggerezza che contraddistingue il sistema costruttivo in pannelli portanti X-Lam. Le nuove strutture si adagiano sulle mura storiche, opportunamente consolidate, denunciano la novità aggettandosi rispetto al filo della facciata esistente per disegnare un nuovo prospetto in cui le superfici vetrate giocano un ruolo di filtro tra dentro e fuori e i balconi dipingono una ritmata composizione di pieni e vuoti in aggetto. Non solo: la cura della modularità del materiale e lo studio degli isolamenti e di sistemi realizzativi in grado di aumentare la classe energetica dell’edificio rappresentano in modo tangibile il dipanarsi di una attenta fase di progetto il cui esito sono spazi caldi, versatili e confortevoli».

Giuditta Gandelli | Staff Gandelli Legnami srl
Giuditta Gandelli | Staff Gandelli Legnami srl

Giuditta Gandelli | Staff Gandelli Legnami
«Il nuovo edificio si ammorsa alla struttura preesistente in un sodalizio di stili che amplia e trasforma lo spazio costruito, ne muta la funzione, si allarga docilmente sul fianco della collina e si protende verso l’alto. Lo stabile consta ora di quattro piani fuori terra; il piano terreno è racchiuso dalle vestigia dell’edificio preesistente e ospita le attività comuni; la parte soprelevata poggia direttamente sulle mura storiche e sviluppa in altezza lo spazio residenziale, strutturato secondo differenti modalità di aggregazione per dare spazio a varie tipologie immobiliari che vanno dall’appartamento totalmente indipendente alla stanza ammobiliata con zona cucina-pranzo-soggiorno in comune.
Più precisamente il primo e il secondo piano, gemelli, sono così articolati:

  • 1 appartamento da 1 locale;
  • 2 appartamenti da 2 locali;
  • 6 monolocali con doccia/wc personale e cucina abitabile in comune

Al terzo piano, invece, trovano posto 9 stanze con doccia/wc e zona cucina-pranzo-soggiorno in comune. Alla base del declivio della collina, lungo la cui costa si insedia il fabbricato, insiste un’ampia area di pertinenza, direttamente collegata alla strada, sulla quale sono stati ricavati i 17 parcheggi di servizio allo stabile e riservati ai residenti. Da qui una storica scalinata in pietra, ricavata tra le mura antiche, conduce alla terrazza comune, dove è stata costruita una pensilina in legno con struttura portante in acciaio che segna l’ingresso laterale all’edificio che collega il primo piano residenziale direttamente all’esterno. Sotto la pensilina un particolare sistema di scalini di legno sfalsati tra loro s’inerpica sul fianco della collina, sbancata e arginata da un muro controterra in c.a. che protegge il passaggio verso il retro del fabbricato, qui una scala metallica mette in contatto con i piani superiori. Scendendo lungo la strada in pendenza collegata direttamente al piazzale s’incontra la storica scala di pietra che taglia la parte bassa del declivio come una sorta di cicatrice che si mimetizza con i colori del bosco e della collina e conduce direttamente all’accesso principale dell’edificio, al di là del quale si articolano i collegamenti verticali, racchiusi dal blocco rosso del corpo scale e ascensori, e gli ambienti comuni».

Chi ha fatto Cosa
Committente: Tellco Immobilien AG
Imprese Edili: Incomont sa; Gandelli Legnami srl
Responsabile di cantiere : geom. Tiziano Franzolini

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