Tecnologia | Ex macello di Padova

Isotec: rifacimento della copertura con sistema d’isolamento termico ventilato

Il sistema Isotec di Brianza Plastica crea, con la posa di un unico prodotto, un impalcato pedonabile e portante, termoisolante, ventilato e impermeabile, che assicura elevate prestazioni in termini di risparmio energetico, preservando la salubrità e la durabilità delle strutture. L’intervento sul pregevole edificio di archeologia industriale dell’ex macello di Padova sottoposto a vincolo della Soprintendenza.

Il complesso architettonico costruito all’inizio del ‘900 a Padova come struttura funzionale adibita a mattatoio, fu progettato dall’ing. Alessandro Peretti per sostituire il macello realizzato da Giuseppe Jappelli, struttura ormai insufficiente. Il progetto era caratterizzato da una particolare e articolata planimetria con i vari edifici disposti ai lati di un’asse centrale, ispirandosi al modello di mattatoio realizzato negli stessi anni ad Offenbach in Germania.
L’ingresso principale dell’edificio, originariamente adibito alla prima visita del bestiame, è costituito da un portico colonnato che unisce due corpi di fabbrica: sulla sinistra si trova l’edificio che ospitava l’abitazione del custode e i locali per le guardie daziarie e di città, mentre a destra la costruzione destinata agli uffici, la pesa e l’abitazione del direttore, edificio che dal 2009, dopo il restauro, accoglie il Planetario.

L’edificio è caratterizzato da un’articolata planimetria con i vari edifici disposti ai lati di un’asse centrale, ispirato al modello di mattatoio realizzato negli stessi anni ad Offenbach in Germania.

La trasformazione della grande sala nel tempo

La grande sala, a suo tempo adibita alla macellazione bovini, che occupava la parte centrale del caratteristico edificio a 3 navate, struttura che è valsa all’edificio l’appellativo di «Cattedrale», è illuminata da finestroni e da un lucernario per tutta la lunghezza della copertura; la disposizione planimetrica adottata, scandita dalla presenza di 28 pilastri, consentiva l’organizzazione degli spazi a celle.
Intorno agli anni Settanta l’edificio perse la sua originaria funzione di macello e nel decennio successivo vennero iniziati i lavori di restauro della sala principale, preservandone la struttura originaria, per essere trasformata in un suggestivo spazio espositivo e ospitare le attività del laboratorio culturale.
Dopo decenni di alterne vicissitudini per l’intera area, il complesso architettonico che si sviluppa su una superficie di 17mila mq, è oggi esempio di pregevole archeologia industriale sottoposta a vincolo della Soprintendenza, inserita nel piacevole contesto verde del parco urbano che lo circonda.

Il restauro e la manutenzione straordinaria della copertura

Il restauro e la manutenzione straordinaria della copertura della «cattedrale» si è resa necessaria a causa delle gravi e numerose infiltrazioni d’acqua che hanno danneggiato in modo irreparabile il tetto, compromettendone la stabilità e la tenuta. Nello specifico, l’acqua infiltrata dalle tegole rotte nel tempo ha impregnato la fibra di legno che era stata utilizzata come isolante, vanificando la funzionalità della coibentazione. La struttura lignea del tetto, con sottofondo in tavelloni, è stata dunque completamente ripristinata, mentre le tegole in cotto esistenti sono state rimosse per essere poi in gran parte riutilizzate sulla copertura restaurata.

La grande sala è illuminata da finestroni e da un lucernario per tutta la lunghezza della copertura.

Il sistema termoisolante portante Isotec

I progettisti per l’intervento di rifacimento della copertura hanno scelto il sistema termoisolante portante Isotec di Brianza Plastica. Una tecnologia individuata dai tecnici soprattutto per le elevate prestazioni che il pannello offre in termini di stabilità strutturale nel tempo oltre che per le proprietà funzionali di seconda impermeabilizzazione che tale soluzione offre in caso di problemi al manto di copertura. Le proprietà del poliuretano espanso a celle chiuse, un materiale esente da assorbimenti d’acqua, insensibile all’umidità e agli sbalzi termici, contribuiscono a rendere il pannello Isotec una soluzione estremamente stabile e duratura nel tempo, in grado di offrire una efficace protezione al supporto. Il rivestimento in alluminio del pannello rappresenta un’ulteriore protezione all’anima isolante su entrambe le superfici.
Per l’isolamento dei 1.400 mq di copertura delle tre navate dell’edificio sono stati impiegati i pannelli Isotec spessore 60 mm particolarmente maneggevoli, lavorabili e ed elevata capacità isolante. La posa si è svolta con rapidità e semplicità a fronte di un peso minimo, caratteristica importante su una struttura antica in legno.

Il problema: il restauro e la manutenzione straordinaria della copertura della «cattedrale» si era reso necessario a causa delle gravi e numerose infiltrazioni d’acqua che avevano danneggiato in modo irreparabile il tetto, compromettendone la stabilità e la tenuta. La soluzione: Isotec di Brianza Plastica, una tecnologia individuata dai tecnici per le elevate prestazioni che il pannello offre in termini di stabilità strutturale oltre che per le proprietà funzionali di seconda impermeabilizzazione in caso di problemi al manto di copertura.

Le prestazioni termiche e l’eliminazione dei ponti termici

Il pannello Isotec, con anima in schiuma poliuretanica espansa rigida autoestinguente, offre alla copertura e dunque all’edificio, elevate prestazioni di coibentazione con una conduttività termica dichiarata λd che raggiunge il valore di 0,022 W/mK e un’impermeabilizzazione aggiuntiva grazie alla lamina in alluminio goffrato che lo ricopre. I pannelli Isotec presentano una finitura battentata a coda di rondine sui lati corti per garantire la massima continuità dell’isolamento, eliminando la formazione dei ponti termici.
Il correntino asolato in acciaio integrato nel pannello costituisce il supporto ottimale per le tegole e nello stesso tempo, grazie alla sua conformazione forata, si crea una camera d’aria che attiva la ventilazione della copertura. La microventilazione sottotegola favorisce il rapido smaltimento dell’umidità, contribuendo in maniera determinante alla durata e al mantenimento nel tempo del manto di copertura.
Il sistema Isotec crea così, con la posa di un unico prodotto, un impalcato pedonabile e portante, termoisolante, ventilato e impermeabile, che assicura elevate prestazioni in termini di risparmio energetico, preservando la salubrità e la durabilità delle strutture nel tempo.

Il pannello Isotec, con anima in schiuma poliuretanica espansa rigida autoestinguente offre alla copertura e all’edificio elevate prestazioni di coibentazione con una conduttività termica dichiarata λd che raggiunge il valore di 0,022 W/mK e un’impermeabilizzazione aggiuntiva grazie alla lamina in alluminio goffrato che lo ricopre.

Chi ha fatto Cosa

Tipologia: ristrutturazione copertura edificio storico industriale
Luogo: Padova
Committente: Comune di Padova
Progetto e direzione lavori: arch. Valeria Ostellari, Arch. Domenico Lo Bosco, Ufficio Edilizia Monumentale Comune di Padova
Tecnologia d’isolamento: sistema Isotec di Brianza Plastica, spessore 60 mm
Superficie copertura isolata: 1400 mq
Rivestimento: tegole in cotto

L’azienda | In edilizia la missione del risparmio energetico

Brianza Plastica è stata costituita nel 1962 e nel corso degli anni ha sviluppato prodotti con altissimi standard qualitativi attraverso un’innovazione costante testimoniata da importanti certificazioni. L’azienda conta cinque sedi produttive: Carate Brianza (Mb), San Martino di Venezze (Ro) Sito 1 e 2, Ostellato (Fe) e Macchia di Ferrandina (Mt) con le sedi logistiche di Nola (Na) e Lione (Francia). Molteplici sono i settori di applicazione: dall’edilizia, nel settore delle coperture e degli isolanti termici, dei laminati plastici e metallici, agricoltura (serre ed allevamenti), fino ai laminati di alta qualità per utilizzo in veicoli ricreativi (camper/caravan) e camion.

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