Edilizia residenziale in legno | Homeair, San Zeno, Trento       

La casa tra gli alberi: modulare, sostenibile, personalizzabile

Homeair, la casa tra gli alberi, è stata pensata per essere sostenibile fin dalla scelta dei materiali da costruzione e del sistema costruttivo completamente a secco. Le pareti e i solai sono realizzati in legno e rivestiti con pallet di riciclo e le pareti di tamponamento sono realizzate in legno di larice verniciato. Agli esterni ruvidi e vibranti fanno da contrappunto gli ambienti interni estremamente lineari, semplici e colorati. Tutte le pareti, a esclusione di quella frontale, sono opache.

Il modello di Homeair è stato costruito nel corso di sei giorni lavorativi in occasione della mostra-evento Tecnonart che si è tenuta presso Casa de Gentili nel piccolo comune di Sanzeno in Trentino. Concluso l’evento il sito è stato ripristinato esattamente com’era prima della realizzazione della casa tra gli alberi e il manufatto è stato rimontato in un altro luogo.

Homeair propone un modello insediativo dinamico che può mutare nel tempo per adattarsi alle necessità e ai diversi stili di vita delle persone ma anche ai luoghi e ai contesti nei quali s’inserisce.
Homeair propone un modello insediativo dinamico che può mutare nel tempo per adattarsi alle necessità e ai diversi stili di vita delle persone ma anche ai luoghi e ai contesti nei quali s’inserisce.

Lo spunto che ha dato vita al progetto è nato dalla volontà di realizzare una casa tra gli alberi che integrasse sostenibilità e comfort abitativo. Per rispettare la vita delle piante si è deciso di realizzare una struttura completamente autonoma, svincolata dagli alberi in modo da non gravare su di loro evitando così di danneggiarli e a lungo andare anche di comprometterli in modo irreparabile.

Materiali e tecnica costruttiva. Altro aspetto molto importante per la sostenibilità dell’intervento è la scelta dei materiali e la tecnica costruttiva. I materiali naturali e di riciclo che compongono struttura e finiture esterne sono assemblati fra loro a secco in modo che fosse possibile in qualsiasi momento smontare il manufatto per trasferirlo in altro luogo, senza lasciare la minima traccia della sua presenza.

Fondazioni in piccoli blocchi di cemento prefabbricati di piccola dimensione che fungono anche da ancoraggio contro l’azione del vento. Sottostruttura in acciaio in elementi tubolari molto esili vincolati da una coppia di travi Hea 160.
Fondazioni in piccoli blocchi di cemento prefabbricati di piccola dimensione che fungono anche da ancoraggio contro l’azione del vento. Sottostruttura in acciaio in elementi tubolari molto esili vincolati da una coppia di travi Hea 160.

homeair

Inoltre per integrarsi al meglio con l’ambiente naturale circostante Homeair è stata realizzata riducendo al minimo le dimensioni del singolo modulo senza per questo limitare il comfort abitativo interno. Al fine di adattarsi alle più svariate condizioni del sito e per aumentare gli spazi utili del manufatto è infatti possibile aggregare fra loro più moduli di Homeair. Grazie alla forma semplice e compatta e alle dimensioni contenute si possono unire tra loro infiniti moduli per ottenere le più svariate composizioni che assecondano la topografia e la naturalità del luogo, oltre a rispondere alle richieste di personalizzazione. L’esile struttura portante che sorregge il volume rivestito in pallet segue e completa questa logica, potendosi adattare tramite piccoli accorgimenti a qualsiasi morfologia del territorio.

Le cellule tridimensionali sono state installate in cantiere tramite autogru.
Le cellule tridimensionali sono state installate in cantiere tramite autogru.

resized_007La ‘sostenibilità’ della struttura. L’attenzione agli aspetti naturali è stata massima fin dalla posa delle fondamenta. Per evitare scavi e movimenti di terra eccessivi, le fondazioni sono state pensate e realizzate con piccoli blocchi di cemento prefabbricati facilmente trasportabili e dalle dimensioni molto contenute: 80x80x50 cm, da posare appena al di sotto del piano del terreno naturale. Oltre alla funzione di sostegno dell’intera struttura le fondazioni fungono anche da ancoraggio contro l’azione del vento.

. La fase di cantiere si è svolta a secco. Le cellule sono state fissate per mezzo di piastre in acciaio.
La fase di cantiere si è svolta a secco. Le cellule sono state fissate per mezzo di piastre in acciaio.

Dal punto di vista geometrico-strutturale il manufatto è costituito da una sotto-struttura portante in acciaio che si eleva dai plinti per circa 3 m, realizzata in elementi tubolari molto esili (diametro 88,9 mm, spessore 4 mm) vincolati superiormente da una coppia di travi Hea 160.
Gli elementi in acciaio sono stati studiati per ottimizzarli sia per il trasferimento delle forze in fondazione sia per una produzione su grande scala in stabilimento. All’estradosso di tali travi sono state installate in cantiere, mediante l’ausilio di un’autogru, le due cellule tridimensionali formate ognuna da 4 pannelli X-Lam (pareti laterali, soffitto e pavimento), connesse tra loro da un terzo elemento scatolare di modeste dimensioni, nel quale sono stati collocati i gradini per superare il lieve dislivello tra i due corpi.

L'elemento scatolare in X-Lam funge da connessione tra gli ambienti ricavati nelle due cellule, rispettivamente destinati ad accogliere la zona relax nella parte bassa e il bagno in posizione rialzata di circa 50 cm.
L’elemento scatolare in X-Lam funge da connessione tra gli ambienti ricavati nelle due cellule, rispettivamente destinati ad accogliere la zona relax nella parte bassa e il bagno in posizione rialzata di circa 50 cm.

Il progetto strutturale del manufatto nel suo complesso (cemento armato, acciaio e legno) è stato condotto mediante analisi Fem e specifici software 3D Cad/am. Nella modellazione degli elementi finiti, supposto l’intervento in zona sismica 3, sono stati considerati i seguenti carichi: 200 kg/mq di accidentale, 300 kg/mq di neve, 100 kg/mq di vento.

I pannelli sono stati collegati tramite viti tutto filetto Vgz Φ7x180/300 mm così da garantire la continuità strutturale e incrementare il comportamento scatolare.
I pannelli sono stati collegati tramite viti tutto filetto Vgz Φ7×180/300 mm così da garantire la continuità strutturale e incrementare il comportamento scatolare.

Dai risultati di calcolo, rapportati alla gamma dimensionale di pannelli X-Lam prodotti da Legno Dolomiti Group, è stato possibile individuare gli spessori da assegnare alle strutture dell’involucro. Nella fattispecie, per la soletta inferiore di base è stato scelto un pannello a strati incrociati incollati tipo X-Lam 5 strati con spessore pari a 137 mm, mentre per le pareti e la soletta superiore sono stati impiegati pannelli a strati incrociati incollati tipo X-Lam 3 strati da 83 mm.

Le guaine impermeabilizzanti e i pannelli isolanti rivestono completamente le cellule in X-Lam.
Le guaine impermeabilizzanti e i pannelli isolanti rivestono completamente le cellule in X-Lam.

Assemblaggio dell’involucro. L’assemblaggio dell’involucro dei due moduli è stato effettuato direttamente nello stabilimento dell’azienda produttrice per massimizzarne la produttività e minimizzare tempi e costi.
I pannelli verticali e orizzontali sono stati strutturalmente collegati tra di loro mediante viti tutto filetto Vgz Φ7×180/300 mm in modo da garantire la continuità strutturale e incrementare il comportamento scatolare, tipico di tali edifici. Il controventamento nelle due direzioni è garantito dai pannelli in legno stessi, opportunamente ancorati alla sotto-struttura per mezzo di ferramenta specifica per riportare le azioni a terra.

Per il rivestimento esterno delle cellule è stato utilizzato il Green Pallet, eco-pallet in legno. Il fissaggio dei pallet alla sottostante struttura in listelli di larice è stato effettuato tramite viti in acciaio inox Sci A2 Φ6x140 mm e i pallet sono stati uniti tra loro in corrispondenza dei blocchetti tramite due viti in acciaio inox Sci A2 fi 8x200 mm.
Per il rivestimento esterno delle cellule è stato utilizzato il Green Pallet, eco-pallet in legno. Il fissaggio dei pallet alla sottostante struttura in listelli di larice è stato effettuato tramite viti in acciaio inox Sci A2 Φ6×140 mm e i pallet sono stati uniti tra loro in corrispondenza dei blocchetti tramite due viti in acciaio inox Sci A2 fi 8×200 mm.

La fase di cantiere. Come è noto, per le strutture lignee, la fase di cantiere è veloce e completamente a secco.
Una volta posizionati i due moduli (pre-assemblati per la maggior parte in stabilimento) sulla sotto-struttura metallica, si è provveduto a fissare le cellule una a una per mezzo di piastre in acciaio specificatamente progettate ma comunque di uso comune per gli edifici di legno, applicate esternamente alle pareti in basso e collegate (mediante barre filettate passanti) ad angolari in acciaio posti all’interno, aventi una forma geometrica ottimale per il trasferimento delle forze di taglio/trazione in gioco e completamente nascosti nelle finiture.
L’ultima fase del montaggio in opera ha riguardato la realizzazione dell’elemento scatolare in X-Lam avente funzione di elemento di connessione tra gli ambienti ricavati nelle due cellule, rispettivamente destinati ad accogliere la zona relax nella parte bassa e il bagno in posizione rialzata di circa 50 cm.

Per il rivestimento esterno delle cellule è stato utilizzato il Green Pallet, eco-pallet in legno. Il fissaggio dei pallet alla sottostante struttura in listelli di larice è stato effettuato tramite viti in acciaio inox Sci A2 Φ6x140 mm e i pallet sono stati uniti tra loro in corrispondenza dei blocchetti tramite due viti in acciaio inox Sci A2 fi 8x200 mm.
La scala d’accesso è stata realizzata posizionando pallet riciclati Epal.

Involucro esterno e finiture. Inizialmente sono state posate le guaine impermeabilizzanti e i pannelli isolanti che rivestono completamente le cellule in X-Lam, ponendo particolare attenzione ai nodi più importanti e delicati, di difficile realizzazione.
Per il rivestimento esterno delle cellule, si è adottato il Green Pallet prodotto e fornito da Palm spa di Viadana (Mantova). Si tratta di un eco-pallet in legno, materia prima rinnovabile e riciclabile, progettato in modo da consentire un impatto ambientale minore rispetto a tipologie tradizionali di pallet che hanno la sua stessa funzione: questo tipo di sistema prevede una produzione, riutilizzo e riciclo il più vicino possibile al luogo di uso del pallet. L’azienda, che per sua filosofia e mission si è sempre dimostrata molto attenta a uno sviluppo che tuteli la salute e salvaguardia dell’ambiente, ha ottenuto la prima etichetta per il clima che dichiara le emissioni di Co2 differenziando così ulteriormente il suo Green Pallet e dandogli un ulteriore valore aggiunto.

Il parapetto è stato realizzato con pallet riciclato posto verticalmente e fissato tramite morali di legno e viti ai gradini.
Il parapetto è stato realizzato con pallet riciclato posto verticalmente e fissato tramite morali di legno e viti ai gradini.

Nel caso specifico si è volutamente scelto un eco-pallet riciclato, con cui è stato rivestito l’involucro (solaio, pareti e copertura) senza soluzione di continuità accostando tra loro, senz’alcun taglio in opera, i numerosi pallet, trattati come moduli rettangolari delle dimensioni di cm 80×120 ciascuno.
Il fissaggio dei singoli pallet alla sottostante struttura in listelli di larice (60×120 mm) è stato effettuato mediante viti in acciaio inox Sci A2 Φ6×140 mm.
I pallet sono quindi stati uniti tra di loro, in corrispondenza dei blocchetti, mediante due viti in acciaio inox Sci A2 fi 8×200 mm per pallet.
A completamento dell’involucro, sono stati posti in opera il portoncino d’ingresso in legno laccato e le ampie vetrate fisse. Queste ultime sono state fissate alla struttura tramite dei ferma vetro in legno posati in modo da essere nascosti dal pavimento in pvc. I giunti verticali tra i vetri sono stati realizzati in silicone trasparente. Le rispettive imbotti sono state realizzate con tavole di larice verniciate color verde acido per il modulo principale e grigio antracite per l’ambiente del bagno, in modo da dare continuità ai colori e alle tonalità degli interni anche all’esterno del modulo.
Infine si è provveduto a realizzare un’ampia scala d’accesso, posizionando tanti pallet riciclati Epal, uno sopra l’altro, come una grande catasta di legna. Lo sfalsamento tra una fila di pallet e l’altra forma i gradini della scala, mentre il parapetto è stato realizzato con pallet riciclato posto verticalmente e fissato mediante morali di legno e viti ai gradini.

L'involucro è adattabile alle esigenze climatiche della maggior parte dei siti. L’isolazione è in fibra di canapa ma è possibile aggiungere ulteriori strati di materiale isolante sull’esterno.
L’involucro è adattabile alle esigenze climatiche della maggior parte dei siti. L’isolazione è in fibra di canapa ma è possibile aggiungere ulteriori strati di materiale isolante sull’esterno.

Interni e finiture. Le finiture degli interni sono cominciate con la posa della sottostruttura dei rivestimenti in cartongesso a doppia lastra che ricoprono tutte le pareti ed i soffitti dei due ambienti e della scala che li collega. Prima di chiudere le contro-pareti sono stati posti in opera tutti gli impianti necessari per il corretto funzionamento di Homeair e l’intercapedine è stata poi completata con la posa di un isolante termico composto da fibra di canapa.

L'involucro è adattabile alle esigenze climatiche della maggior parte dei siti. L’isolazione è in fibra di canapa ma è possibile aggiungere ulteriori strati di materiale isolante sull’esterno.

Conclusa la finitura e la tinteggiatura delle pareti interne è stato steso il pavimento in pvc colorato a rotoli e sono state posizionate le barre a Led a basso consumo energetico che illuminano in modo mirato entrambi i locali. Infine i due ambienti, zona relax e sala da bagno, sono stati arredati con mobili e rivestimenti in pietra naturale e legno. Nel servizio è stato posato un piatto doccia in granito nero e le pareti sono state rivestite con lastre di ardesia nera con uno speciale effetto tridimensionale ottenuto tramite fresatura e bocciardatura delle lastre di dimensioni 80x40x3 cm.
Il lavabo, posato su di un piano in granito nero, è stato realizzato in onice in modo da farlo risaltare e contrastare con l’intero dell’ambiente. Le finiture delle pareti e del soffitto, così come il pavimento di questo locale hanno tutte tonalità grigio antracite.
Le pareti e il soffitto del locale principale sono state invece rifinite con una pittura di colore verde acido. Anche il pavimento realizzato in pvc è stato scelto della stessa tonalità delle pareti e per dare continuità tra questi due elementi si è deciso di non posare il battiscopa e di lasciare solo una piccola fuga dello spessore di un centimetro tra i due.
All’interno di questo locale trovano posto due poltroncine, una libreria e un mobile porta riviste realizzate in legno laccato rosso bordeaux, un tavolino, due specchi e una fioriera realizzati in legno di larice invecchiato della Val d’Ultimo senza nessun trattamento superficiale.
Le finiture esterne colorate dei due volumi riprendono i colori degli interni.

Pareti e soffitto del locale principale sono stati finiti con una pittura di colore verde acido e il pavimento realizzato in pvc è stato scelto della stessa tonalità.
Pareti e soffitto del locale principale sono stati finiti con una pittura di colore verde acido e il pavimento realizzato in pvc è stato scelto della stessa tonalità.

Impianti e prestazioni energetiche dell’involucro. Trattandosi di un edificio la cui peculiarità è quella di poter essere costruito nelle più svariate condizioni climatiche, orografiche e ambientali, l’aspetto impiantistico ed energetico è risultato particolarmente critico. L’edificio dev’essere autonomo in merito a tali aspetti in quanto concepito principalmente per essere collocato all’interno di un ambiente naturale, dove difficilmente risultano già presenti opere di urbanizzazione e reti tecnologiche (fognature, acquedotto…). Per questo motivo la parte impiantistica è stata pensata per essere quasi completamente autonoma, ad eccezione dell’allacciamento elettrico, che può comunque essere facilmente realizzato attraverso la semplice posa di un cavo. L’edificio può essere allacciato alle reti tecnologiche (acqua calda e fredda, fognatura ecc…) eventualmente presenti, come nel caso, ad esempio, della costruzione di Homeair in prossimità di un altro edificio.

In bagno il lavabo posato su un piano in granito nero è in onice.
In bagno il lavabo posato su un piano in granito nero è in onice.

In particolare:

  • per l’approvvigionamento idrico è prevista la presenza di una vasca di accumulo che può essere caricata periodicamente;
  • per la fognatura è possibile installare una piccola fossa Imhoff oppure una vasca di accumulo stagna, che può essere periodicamente svuotata;
  • per la produzione di acqua calda sanitaria è possibile installare un bollitore elettrico che assicura la copertura del fabbisogno della cellula;
  • i fabbisogni elettrici sono assicurati attraverso la posa di un cavo elettrico che collega Homeair al più vicino punto di prelievo dalla rete. L’allacciamento alla rete può essere integrato, al bisogno, con l’installazione di un impianto fotovoltaico;
  • il riscaldamento degli ambienti è assicurato da piccoli terminali di emissione alimentati a elettrico che garantiscono la copertura del carico termico invernale;
  • la ventilazione degli ambienti è di tipo naturale, a eccezione del bagno dove è presente un estrattore d’aria. In caso d’installazione in climi molto caldi è possibile montare un piccolo impianto di climatizzazione.
L’impiantistica è stata pensata per essere autonoma, a eccezione dell'allacciamento elettrico.
L’impiantistica è stata pensata per essere autonoma, a eccezione dell’allacciamento elettrico.

Le prestazioni energetiche. Per quanto riguarda le prestazioni energetiche, le caratteristiche dell’involucro si possono adattare alle esigenze climatiche della maggior parte dei siti, in particolare è prevista la posa di un’isolazione in fibra di canapa all’interno della parete d’installazione e nel controsoffitto ma al bisogno è possibile aggiungere ulteriori strati di materiale isolante sull’esterno. La tecnologia costruttiva con pannelli tipo X-Lam è stata pensata in funzione delle esigenze termiche estive, dove è importante avere un involucro edilizio con elevata capacità termica, in maniera da attenuare i picchi di temperatura e da sfasare nel tempo l’onda termica entrante dall’esterno. Il rivestimento in greenpallet realizza anche uno schermo alla radiazione solare, che non va a incidere direttamente sulla parete esterna di Homeair creando inoltre una microventilazione della parete stessa.

homeair progettisti
I progettisti: arch. Mirko Franzoso, ing. Albino Angeli, ing. Carlo Busetti, ing. Ernesto Callegari, ing. Massimiliano Fellin.

Chi ha fatto Cosa
Committente: Legno Dolomiti Group (Tn)
Progettisti: arch. Mirko Franzoso, ing. Albino Angeli, ing. Carlo Busetti, ing. Ernesto Callegari, ing. Massimiliano Fellin
Direzione lavori: arch. Mirko Franzoso, studio Dilegno
Importo dell’intervento: 45mila euro
Superficie d’intervento: 21 mq
Impresa realizzatrice: Legno Dolomiti Group

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