Riqualificazione urbana | Tavarnuzze, Siena, piazza e aree adiacenti

La grande pensilina a sbalzo che fa della piazza uno spazio «inedito»

La piazza è il fulcro del progetto di trasformazione e attorno a essa ruotano le aree attrezzate: l’area pavimentata, l’area giochi, via della Repubblica, il percorso pedonale di via della Resistenza. Questi spazi si connettono in modo continuo e la loro fruizione è scorrevole, senza interruzioni.

Sotto il profilo progettuale le connessioni urbanistiche studiate dal progetto creano una salda connessione della piazza con il tessuto urbano consolidato e l’area d’intervento assume un doppio ruolo: le zone di margine sono trattate come aree «attrezzate» e fanno da cornice al «salotto buono» della piazza, fino a raggiungere l’ex Casa del Popolo e a proseguire nel collegamento di prossima realizzazione con il parco Pali. In tal modo la piazza diviene la cerniera e il tramite delle due più significative espressioni di Tavarnuzze: la vecchia stazione, simbolo della memoria storica, e il nuovo parco attrezzato, proiezione futura di una nuova Tavarnuzze.

L’orientamento della piazza è impostato sulla matrice rettangolare della vecchia stazione e la nuova copertura che si proietta a sbalzo sulla piazza crea una pensilina-loggia antistante di grande impatto scenografico, un richiamo alle logge che spesso contornano le piazze delle cittadine storiche toscane.
L’orientamento della piazza è impostato sulla matrice rettangolare della vecchia stazione e la nuova copertura che si proietta a sbalzo sulla piazza crea una pensilina-loggia antistante di grande impatto scenografico, un richiamo alle logge che spesso contornano le piazze delle cittadine storiche toscane.

Si vengono quindi a creare tre livelli di fruibilità: l’abitato e i negozi circostanti a un livello più quotidiano che è parte della vita di ogni giorno, le aree a contorno della piazza che accolgono momenti di sosta e di relax e di gioco per i bambini e infine, al centro, il grande rettangolo, circondato dagli alberi e pensato per accogliere anche eventi straordinari quali manifestazioni, letture, piccoli concerti. Una continuità di fruizione sottolineata dalla pavimentazione realizzata tutta in pietra alberese: il disegno delle aree è affidato non a un cambio di materiale ma al taglio delle pietre stesse che si presentano in formati diversi e identificano gli spazi dando tuttavia al tempo stesso la percezione della continuità. L’area giochi dal carattere meno «cittadino» e dedicata al relax e al gioco dei più piccoli è identificata dalla presenza della ghiaia e dalle pedane in pavimentazione antitrauma, isole colorate dalla forma geometrica all’interno del colore chiaro della ghiaia.

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Il recupero dell’ex-stazione nel disegno della nuova piazza Non si tratta di un progetto di restauro finalizzato alla conservazione «monumentale» del fabbricato, ma piuttosto di un progetto di metamorfosi controllata strettamente connesso al nuovo ruolo di polarità urbana che l’edificio è destinato ad assumere. La facciata su via della Resistenza costituiva il prospetto principale poiché era il lato rivolto verso i binari che erano collocati appunto lungo questa strada ed era la prima cosa che i viaggiatori vedevano di Tavarnuzze; questo prospetto viene integralmente recuperato, non solo nella scritta «stazione di Tavarnuzze » che compariva in alto, ma anche nelle fasce colorate che sia alternano (ocra e rosso- bruno) e nella scansione delle aperture. Le addizioni, il corpo laterale e il corpo scale/ ascensore sono identificabili, ma al tempo stesso divengono parte di un nuovo «intero» di una nuova «stazione di Tavarnuzze» che contiene parte del suo passato ma si rivolge al futuro. Non progetto ex-novo quindi, ma progetto di «metamorfosi» che si pone come parte integrante di un processo di trasformazione urbana e assume le caratteristiche di un progetto di «riconversione permanente».

Le fondazioni dell’ampliamento laterale della palazzina ex stazione.
Le fondazioni dell’ampliamento laterale della palazzina ex stazione.

La grande pensilina. L’orientamento stesso della piazza è impostato sulla matrice rettangolare della vecchia stazione e la nuova copertura che si proietta a sbalzo sulla piazza crea una pensilina-loggia antistante di grande impatto scenografico, un richiamo alle logge che spesso contornano le piazze delle cittadine storiche toscane. La nuova pensilina definisce uno spazio concettuale riparato, ombreggiato nei mesi estivi, protetto dalla pioggia in quelli invernali, conferendo all’edificio dell’ex-stazione una nuova dimensione di accoglienza che si estende all’esterno oltre i confini del fabbricato e offre agli abitanti di Tavarnuzze uno spazio inedito, nuovo e familiare al tempo stesso. Questo concetto di familiarità e innovazione lo si ritrova anche nei materiali: da un lato la pensilina un oggetto nuovo caratterizzato dal rivestimento in alluminio che ne valorizza la forma geometrica pura e che si staglia contro il cielo e dall’altro il colore rosso bruno, un rosso caldo che e avvolge la base con il blocco scale e caratterizza tutto il fabbricato, ricomprendo il nuovo oggetto-pensilina all’interno della nuova unità, la «nuova ex-stazione di Tavarnuzze».

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Elementi di arredo significativi integrati nel disegno d’insieme. La piazza si estende all’esterno attraverso due linee di proiezione. La prima, in pietra, è rappresentata dalla linea del monumento ai caduti che assume un simbolico significato monumentale, segnando la direzione verso via della Repubblica e da qui verso il parco: il percorso è sottolineato dalla pietra utilizzata per la pavimentazione che si estende fino a via della Repubblica, ampliando anche visivamente l’area fruibile attorno alla piazza. Il monumento un elemento sobrio, caratterizzato da linearità e pulizia formale, è parte integrante del progetto non un oggetto a sé stante, poiché non si tratta di un semplice arredo ma dell’omaggio di una comunità a chi un tempo, per quella stessa comunità, ha sacrificato la vita.

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La semplice base in pietra si solleva dalla pavimentazione creando un basso muro di cui viene accentuata la lunghezza e che conduce l’occhio verso la parte terminale dove, su un semplice elemento in acciaio, sono incisi i nomi di caduti. I ricorsi orizzontali del rivestimento in pietra fanno percepire il muro come la naturale continuazione della superficie a terra mentre, lungo la rampa, le luci segna- passo scandiscono il percorso verso la piazza. Un faretto incassato nella cornice della targa metallica illumina la scritta nelle ore serali. La seconda linea corre lungo via della Resistenza ed è formata dal nuovo marciapiede, pavimentato in pietra alberese che conduce dalle aree limitrofe verso la piazza.

L’armatura del vano scale esterno.
L’armatura del vano scale esterno.

Una linea ideale che vuole essere un invito a raggiungere la nuova piazza e suggerisce, anche da lontano, la presenza di qualcosa che «accade» alla fine del percorso che, in effetti, porta al nuovo nucleo di Tavarnuzze, con la piazza, le aree attrezzate, la nuova «ex-stazione» con la grande pensilina. Questa linea di «accoglienza» è sottolineata dalla presenza di un elemento di arredo costituito da un basso muro rivestito in pietra su cui sono collocate due sedute, una rivolta sulla strada l’altra sull’interno, verso l’area dei giochi. Nella parte terminale dell’elemento di arredo è collocata una fontana di acqua potabile con una piccola vasca di raccolta rivestita anch’essa in pietra e contenuta nello spessore del muro. Una seduta e il ristoro dell’acqua quindi, accolgono il passante che ha l’immediata percezione di un luogo non di transito, ma fatto per accogliere.

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Innovazioni tecnologiche: ex-stazione, consolidamento antisismico. L’edificio dell’ex-stazione è un manufatto a struttura in muratura regolare in pianta e in altezza, costituito da due piani fuori terra, con solai lignei e copertura lignea. L’intervento si è configurato come un completo consolidamento antisismico attuato attraverso le seguenti operazioni:
– la ricostruzione integrale dei solai, sia del primo che del piano di copertura comprensiva della ridefinizione di cordoli di piano a spessore parziale; – l’esecuzione di opere di sottofondazione delle murature esistenti e di nuove fondazioni per le muratura di nuova edificazione;

Consolidamento delle murature interne perimetrali con massetto armato, rete in fibra di vetro e massetto fibrorinforzato.
Consolidamento delle murature interne perimetrali con massetto armato, rete in fibra di vetro e massetto fibrorinforzato.

– il consolidamento integrale delle murature portanti mediante reti di materiale composito in fibra di vetro. In considerazione del fatto che la nuova destinazione d’uso dell’edificio prevede comunque la presenza di pubblico, le verifiche globali di calcolo sono state eseguite considerando una classe d’Uso 3. Le condizioni di carico prevedono per tutti i solai anche quelli di copertura, che diventeranno praticabili a tutti gli effetti, un carico di esercizio di 400 daN/mq. I calcoli di verifica delle strutture hanno riguardato:
– l’analisi sismica globale dell’edifico in muratura nella sua configurazione di progetto tenendo conto anche dei carichi trasmessi dalle passerelle di sbarco provenienti dall’edificio che funge da vano scale
– il calcolo dei nuovi solai in travi miste acciaio/ calcestruzzo con connettori in acciaio
– il calcolo delle sottofondazioni e delle nuove fondazioni.

Realizzazione dei solai del secondo livello in acciaio e calcestruzzo con connettori in acciaio.
Realizzazione dei solai del secondo livello in acciaio e calcestruzzo con connettori in acciaio.

Blocco scale e pensilina: nuove strutture in c.a. e acciaio. Il blocco verticale portante è suddiviso in due elementi murari a pianta scatolare corrispondenti a scala e vano ascensore, raccordati tra loro da ampi pianerottoli collegati a ponte con l’ex stazione. La struttura della pensilina è costituita da travi in acciaio rastremate alle estremità, al disopra delle quali viene posta una lamiera grecata mentre, nella parte rivolta verso il basso, il rivestimento è costituito da pannelli di alluminio microforato verniciato. Sotto la pensilina vengono collocati dei corpi illuminanti che diffondono la luce su tutta l’area sottostante della piazza e della terrazza. L’elemento caratterizzante l’impalcato della pensilina è costituito dalla trave d’acciaio a doppio T con anima e ali variabili in dimensioni della lunghezza totale.

Struttura in acciaio intelaiata posta all’interno dei setti in c.a.
Struttura in acciaio intelaiata posta all’interno dei setti in c.a.

La variazione della sezione è funzionale alla variazione del momento flettente al fine ottimizzare sia l’impegno strutturale che la distribuzione dei pesi propri. Il progetto della struttura è avvenuto aggiungendo al peso proprio della struttura principale i valori di carico inseriti relativi alle azioni accidentali indotte, quali il peso delle orditure secondarie e di controvento, le sovrastrutture di rivestimento e i relativi dispositivi di sostegno, i grigliati i carichi minimi di esercizio, la neve e il vento. Le azioni sismiche vengono successivamente considerate come forze indotte da accelerazioni orizzontali nelle due direzioni cartesiane. L’orditura secondaria è composta da profili scatolari muniti di piatti in acciaio saldati sia ai profili stessi che, in corrispondenza delle estremità, alle travi principali. L’orditura si dispone sia trasversalmente che diagonalmente con funzioni d’irrigidimento e controventatura secondo una geometria molto efficace che evita di appesantire eccessivamente la struttura.

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Tra gli elementi che svolgono funzioni prevalentemente sovrastrutturali e tecnologiche è compreso l’impalcato di lastre a profilo grecato, con andamento della grecatura atto a convogliare il deflusso delle acque meteoriche. Le lastre sono ancorate alla struttura principale agli intradossi delle travi portanti mediante opportuni dispositivi che svolgeranno, al tempo stesso, la funzione di distanziatori in grado di formare la pendenza opportuna verso la gronda di raccolta posta sui due lati lunghi della pensilina I metodi di calcolo utilizzati per le verifiche di resistenza sono: – metodo degli stati limiti e metodo delle tensioni ammissibili (strutture in acciaio) – metodo delle tensioni ammissibili (strutture in cemento armato). La sicurezza viene garantita progettando i vari elementi resistenti in modo da assicurare che la loro resistenza di calcolo sia sempre maggiore della corrispondente domanda in termini di azioni di calcolo. La sicurezza e le prestazioni della struttura o di una parte di essa sono state valutate in relazione all’insieme degli eventi che verosimilmente si possono verificare durante la vita normale ed è stata assicurata la robustezza nei confronti di azioni eccezionali.

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I materiali utilizzati sono anch’essi espressione della duplice volontà di generare un intervento nuovo ma ricompreso all’interno di una trasformazione controllata, nel rispetto del contesto e della memoria storica del luogo. Cemento architettonico. La pavimentazione della piazza è in cemento architettonico che conferisce un’immagine unitaria e omogenea, un materiale di nuova generazione dall’aspetto «naturale », caratterizzato da una granuolmetria media degli elementi lapidei che si devono percepire senza tuttavia rompere l’unitarietà di fondo. Cotto. I ricorsi all’interno del cemento architettonico sono realizzati in cotto, materiale tradizionale per l’area di Tavarnuzze-Impruneta che impreziosisce e valorizza tutta l’area rettangolare.

Montaggio della pensilina in acciaio.
Montaggio della pensilina in acciaio.

Ricorsi in cotto delimitano anche il perimetro esterno della piazza con la larga fascia che corre su tutti i lati rendendo lo spazio immediatamente identificabile e richiamando alla mente una delle attività più tipiche di questi luoghi, quale la produzione e lavorazione del cotto. Pietra. La pietra alberese, resistente e compatta, caratterizza con il suo colore grigio l’area attrezzata a est, i marciapiedi, i percorsi pedonali e il tratto di via della Repubblica davanti alla piazza: all’interno di questa unitarietà i diversi formati assolvono la funzione d’identificare aree con funzioni diverse. Tappeto antitrauma. A di sotto dei giochi per i bambini è previsto un tappeto in materiale antitrauma. A differenza dei tappeti di questo genere correntemente usati che sono costituiti da elementi componibili, quello utilizzato è colato in opera, permettendo di creare una superficie continua della forma e del colore desiderato. All’interno dell’area caratterizzata dal colore chiaro della ghiaia, si vengono a trovare quindi queste isole di colore che identificano lo spazio dedicato ai più piccoli. Allumino.

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Questo materiale segna nel progetto gli elementi dell’innovazione ed è infatti il materiale che riveste la pensilina, definendone e valorizzandone la forma geometrica. Di colore grigio chiaro riflette la luce e aumenta la luminosità e al tempo stesso si lega con il colore rosso bruno. Un accostamento cromatico che caratterizza il blocco scale ascensore dove l’intonaco rosso lega le parti nuove del fabbricato con quelle esistenti. Intonaco rosso bruno e ocra. L’intonaco è materiale della tradizione, i colori rosso scuro e ocra soprattutto sono i colori dei borghi toscani. Sono anche i colori dell’ex-stazione di Tavarnuzze (che erano ancora visibili sui prospetti) e che sono stati mantenuti nel progetto. Per la parte esistente del fabbricato vengono riproposte le originarie strisce chiare e scure che si alternavano su prospetti, un omaggio al passato della stazione, come pure la scritta che viene anch’essa riproposta, all’interno di un processo di rinnovamento che si fonda sull’integrazione delle parti e sulla coesistenza tra passato e futuro.

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Più efficienza con l’impianto geotermico e fotovoltaico. Per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio ai fini di un generale risparmio energetico, oltre a una generale revisione degli impianti durante i lavori (con sostituzione, per esempio, dei corpi illuminanti con altri di ultima generazione caratterizzati da grande efficienza) sono presenti sia un sistema geotermico orizzontale sia pannelli fotovoltaici. Sistema geotermico. Sotto l’area della piazza, a una profondità di circa 1 metro è stato posto il sistema geotermico che consiste nella realizzazione di un sistema di tubazioni orizzontali interrate, dove l’aria, introdotta nel sistema attraverso una ventola di ripresa, circuita acquistando (o cedendo) temperatura tramite la naturale temperatura del terreno e viene quindi introdotta all’interno dell’edificio dove un’unità di trattamento d’aria sfrutta quindi l’aria necessaria alla climatizzazione a una temperatura superiore (o inferiore) a quella dell’aria esterna.

Collaudo della pensilina.
Collaudo della pensilina.

In inverno il sistema prevede che l’aria acquisti calore arrivando più calda all’impianto, mentre in estate l’aria calda cede calore al terreno arrivando più fresca all’impianto. Tutto questo si trasforma in apporti energetici per il riscaldamento e il raffrescamento totalmente gratuiti. Impianto fotovoltaico. Sopra la grande pensilina, data la superficie piana di grandi dimensioni, sono stati collocati i pannelli fotovoltaici. La tipologia proposta, vista la geometria, il posizionamento e l’orientamento dell’edificio, è realizzata in pannelli di silicio policristallino per una potenza pari a 12.96 kWp, che prevede una produzione annua di energia elettrica totalmente gratuita pari a 10333 kWh. La grande superficie della copertura bene si presta ad accogliere i pannelli che vengono mantenuti in posizione aderente alla copertura stessa, al fine di renderli invisibili dal basso. L’inserimento all’interno del contesto non presenta alcuna criticità poiché i pannelli fotovoltaici risultano integrati nel disegno complessivo della pensilina anch’essa rivestita con elementi modulari in metallo.

Completamento e montaggio del rivestimento.
Completamento e montaggio del rivestimento.

L’architettura di Tavarnuzze. Si è formata per sedimentazioni successive senza punti di riferimento che non fossero le limitazioni orografiche e le aree libere lungo le antiche strade verso Siena e il Chianti: le colline da una parte e il fiume dall’altra hanno limitato e caratterizzato l’espansione edilizia fino agli anni Settanta, imprimendo all’aggregato l’attuale conformazione lineare in gran parte casuale e disomogenea. Un’architettura per addizioni, senza un «cuore» cui fare riferimento: né la Chiesa, né il Palazzo Civico. Non una vera piazza, ma piuttosto uno slargo, un tempo utile per il mercato e per la fermata della tranvia con i servizi annessi. Le più recenti espansioni residenziali hanno oltrepassato il fiume che per secoli ne aveva segnato il limite, mentre i servizi pubblici e le attrezzature commerciali hanno un bacino di utenza che travalica i confini dell’agglomerato, estendendosi a gran parte del territorio circostante. Il mercato settimanale ravviva tutta la zona richiamando gente dal circondario ed è la conferma del valore urbano che ha ormai assunto la cittadina. Eppure a Tavarnuzze mancava un luogo rappresentativo di un’identità conquistata ma ancora inespressa.

Si ringrazia per la collaborazione il prof. Alberto Breschi

Arch Alberto Breschi
Arch Alberto Breschi

Chi ha fatto Cosa
Committenza Comune di Impruneta
Responsabile unico del procedimento Arch. Leonello Corsinovi
Progetto Arch. Alberto Breschi (capogruppo e direzione lavori), Arch Flaviano Maria Lorusso, Ing. Enzo Giusti
Direttore di cantiere Geom. Nicola Gentile
Responsabile della sicurezza Arch Claudia Giannoni
Strutture Arch. Giacomo Tempesta

Arch Claudia Giannoni
Arch Claudia Giannoni

Impianti Ing. Enzo Giusti Per. Ind. Giovanni Ghini
Computi e contabilità Arch. Daniele Buzzegoli, Arch. Annalisa Pirrello, Arch. Claudia Giannoni
Collaboratori Arch. Michele Argiolas, Arch. Gianluca Chiostri
Imprese presenti in cantiere Ge.Co. srl, Vibo Valentia, Buonafede srl, Reggio Calabria
Altri fornitori Sicif Impianti srl, Firenze, Pegam srl, Montepulciano (Si), Termopegam snc, Montepulciano (Si); Brunetto Parronchi srl, San Casciano Val Di Pesa (Fi); L’arte della Pietra srl, Trentinara (Sa); Dimensione Verde srl, Bagno A Ripoli (Fi); Acer Giardini snc, Bagno A Ripoli (Fi); Firenze Ascensori srl, Firenze (Fi); Paimo srl, Prato (Po); Euroscavi snc, Pontassieve (Fi); Marzoli E Margheri srl, Firenze (Fi); Essedi Il Senso della Pittura snc, Montevarchi (Ar); Sea srl, Arezzo; F.lli Bianchi snc, San Piero in Bagno (Fc); Bitumvie srl, Scandicci (Fi)

Scarica il disegno di dettaglio della struttura >>

Scarica il disegno della pianta >>

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