Padova | Mostra Prato dei Mestieri

La rigenerazione urbana di Borgomagno

Una mostra dei progetti di riqualificazione dell’area di Borgomagno, a Padova, guida il visitatore a comprendere le fasi che accompagnano la progettualità urbana e lo sviluppo sostenibile del territorio.

Fino al 18 ottobre a Padova, presso il centro culturale Altinate, in via Altinate 71, si tiene la mostra «Prato dei Mestieri». L’esposizione è dedicata alla rigenerazione urbana della zona Borgomagno ed è organizzata dal Settore pianificazione urbanistica del comune di Padova.La mostra (visitabile tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 20) espone la proposta di riqualificazione dell’area di Borgomagno illustrando l’evoluzione del programma di riqualificazione urbana di Padova.
Terminata la fase urbana dei progetti di riqualificazione e di sviluppo sostenibile del territorio promossi dal ministero dei Lavori pubblici (Prusst), il comune di Padova guarda a quelle aree che si sono liberate con la realizzazione dei due nuovi cavalcavia.Il progetto può anche rappresentare una buona occasione per attrarre quegli investimenti privati, fino a oggi rimasti ai margini del processo di riqualificazione della città, in grado di valorizzare le aree post industriali e gli edifici che sono ospitati a Borgomagno.
L’area espositiva fa leva su una mostra fotografica realizzata grazie all’impegno di Luigi Favero (ex dirigente del comune di Padova) che ha coinvolto il fotografo Moreno Rocco Segafredo in un progetto che evidenzia, attraverso le immagini sia il nuovo paesaggio urbano conseguente alla realizzazione della nuova rete viaria e dei due ponti, sia quello sociale, che coinvolge lavoratori e residenti.
Ipotesi progettuali e plastico. La galleria fotografica è stata realizzata anche per consentire di sviluppare un’ipotesi progettuale in grado di estendere a tutto il sistema urbanistico ex industriale di via Annibale da Bassano il processo di riqualificazione attivato con il Pru.
Una seconda sezione della mostra è dedicata alla metodologia di progetto per guidare il visitatore della mostra a comprendere le fasi che accompagnano una progettualità urbana con diversi contenuti dedicati al “come si costruisce il nuovo”: dalla produzione di energia alla creazione di zone umide.
Una terza sezione presenta come questa ipotesi s’innesti sul progetto di una nuova linea tramviaria est ovest che non solo attraverserebbe l’area in questione, ma terminerebbe anche nei pressi del futuro ospedale, servendo un’area di prossima urbanizzazione. L’esposizione del materiale fotografico è completata da un plastico del progetto e dell’area interessata. Il progetto della mostra è stato possibile grazie al supporto dell’architetto Franco Fabris, dell’ing. Leopoldo Lusa, degli architetti Daria Erti e Antonio Sarto e con la collaborazione degli architetti Giorgia Saini, Alice Zin e Marta Nicolè e del fotografo Moreno Rocco Segafredo.

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