Produzione | Argilla espansa

Agrileca per la copertura a verde

A Vipiteno, in un contesto di particolare pregio paesaggistico, il pacchetto di copertura di tipo estensivo di un edificio industriale a destinazione commerciale. Lo strato drenante è costituito da uno spessore di 8 cm di Agrileca in granulometria 8-20, pompata direttamente in quota tramite i mezzi cisternati Laterlite.

L’edificio industriale a destinazione commerciale oggetto dell’intervento è situato nell’area più a valle della cittadina di Vipiteno in un contesto di particolare pregio paesaggistico.

Edificio a destinazione commerciale a Vipiteno
Edificio a destinazione commerciale a Vipiteno

Tradizione costruttiva locale ed esigenze di mitigazione ambientale hanno spinto il committente, la società Vipiteno Sud srl, a incaricare del progetto lo studio Area 17 Architetti Associati di Bolzano che, per soddisfare tali richieste, ha optato per la realizzazione sui 2.470 metri quadrati dell’edificio di una copertura a verde di tipo estensivo, espressione utilizzata normalmente per i tetti verdi con vegetazione in grado di preservarsi e di svilupparsi autonomamente. Questa tipologia di copertura, fruibile per le sole operazioni d’ispezione e chiamata ad assolvere funzioni puramente estetiche e di corretto inserimento nel contesto ambientale della zona, avrebbe dovuto soddisfare una serie di requisiti ben precisi, fra cui una stratigrafia di spessore e conseguentemente peso relativamente contenuti e un rinverdimento con essenze a bassa manutenzione.

Laterlite | Applicazione di Agrileca
Laterlite | Applicazione di Agrileca

Specialisti. Per la buona funzionalità ed estetica della copertura a verde particolarmente importante sarebbe risultata una corretta progettazione e ed esecuzione dello strato drenante e colturale. Requisiti che hanno fatto ricadere la scelta su una soluzione sviluppata in collaborazione da Laterlite >> e Climagrün, azienda di Bolzano specializzata nella progettazione di tetti verdi e nella distribuzione di materiali per la loro realizzazione, che ha visto fra i suoi protagonisti l’argilla espansa Agrileca, qui utilizzata nella granulometria 8-20.Laterlite

Stratigrafia di spessore contenuto. Il pacchetto di copertura, di tipo estensivo, ha in questo caso adottato una stratigrafia di spessore contenuto a soli 15 cm, composta da un primo strato d’impermeabilizzazione realizzato con membrana bitume-polimero sottoposta a trattamento antiradice per garantirne l’integrità nel tempo. Su questa è stata quindi posata un’apposita stuoia protettiva fornita dalla Climagrün (partner di Laterlite nella progettazione e realizzazione «chiavi in mano» del tetto verde) e a seguire il vero e proprio strato drenante costituito da uno spessore di 8 cm di Agrileca in granulometria 8-20, pompata direttamente in quota tramite i mezzi cisternati Laterlite. Al di sopra dello strato drenante è stata collocata una seconda stuoia filtrante sempre fornita da Climagrün, avente la funzione d’impedire la caduta di particelle di terriccio su quest’ultimo e il conseguente intasamento con possibile compromissione del drenaggio, e il substrato di terreno per l’impianto del verde pensile. Per quanto riguarda quest’ultimo, la scelta è caduta su un’essenza come il cosiddetto sedum, che grazie al suo limitato fabbisogno di acqua e alla capacità di sviluppo autonomo permette di limitare al minimo gli oneri di manutenzione.Laterlite

Elevata porosità, leggerezza e resistenza agli acidi. In contesti come quello sopra descritto l’utilizzo dell’argilla espansa Agrileca come strato di alleggerimento e drenaggio rappresenta una soluzione particolarmente vantaggiosa grazie alle particolari caratteristiche fisiche del prodotto, appositamente calibrate da Laterlite per questa tipologia di applicazioni.
La leggerezza. Innanzitutto per la particolare leggerezza di Agrileca, che vanta un peso contenuto fra i 20 e i 40 kg/mq per spessori compresi fra i 5 e i 10 cm, cui si accompagna un’elevatissima capacità drenante, quantificabile in termini di velocità d’infiltrazione in oltre 500 mm/min, che agevola il deflusso dell’acqua verso pozzetti di scarico e pluviali.
La porosità. Al tempo stesso, l’elevata porosità di Agrileca e la sua notevole capacità di ritenzione idrica (circa in 30% nel caso di Agrileca 8-20) offrono una preziosa riserva d’acqua disponibile per le piante, cui viene rilasciata per capillarità e diffusione.
La posa. Notevoli i vantaggi anche sotto il profilo operativo: Agrileca può infatti essere pompata rapidamente in opera per distanze fino a 100 metri con una produttività oraria sino a 50 mc/h, e con grande facilità e sicurezza, richiedendo, grazie alle sue naturali capacità di assestamento. solo una successiva stabilizzazione.
La durata. Naturale ed ecocompatibile, Agrileca offre le massime garanzie anche sotto il profilo della durata: non marcisce, non si degrada nel tempo, resiste alle aggressioni di acidi, basi, solventi e ai cicli gelo-disgelo.
I tempi di realizzazione. Vantaggi, questi, che hanno trovato piena esplicazione anche in quest’intervento. La realizzazione della copertura a verde ha infatti richiesto due soli giorni, il primo per la posa di strato drenante e telo filtrante, il secondo per la messa a dimora dello strato colturale. L’intero pacchetto, dello spessore complessivo di 15 cm, avrà un peso anche a massima saturazione contenuto a soli 130 Kg/mc, e richiederà una periodica irrigazione solo nella prima fase di attecchimento delle piante.Laterlite

Copertura a verde. Tecnica originale e di grande impatto estetico-ambientale, le coperture a verde richiedono un’attenta progettazione della stratigrafia più idonea e l’utilizzo di materiali pensati per questa tipologia di applicazioni. Come i nuovi prodotti per le «soluzioni a verde» Laterlite, utilizzati in questa realizzazione. Si tratta di una soluzione tradizionalmente limitata nel nostro paese a specifiche aree geografiche e contesti che hanno vissuto in tempi recenti un forte risveglio d’interesse determinato, da un lato, dagli evidenti risvolti in termini di riduzione dell’impatto ambientale e armonioso inserimento paesaggistico degli edifici così realizzati, dall’altro da una normativa in materia che ha via via assunto un ruolo di stimolo a questa particolare tecnica, e infine anche dalla necessità di aumentare le capacità drenanti di un territorio largamente edificato e perciò sempre più soggetto ad importanti sovraccarichi idrici.

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