Ordine Architetti Varese | Assemblea 2014

Laura Gianetti: «formazione continua, un segnale positivo alle nuove generazioni degli architetti»

La presidente degli Architetti della Provincia di Varese ha evidenziato gli aspetti formativi profusi dall’Ordine, con relativi crediti, che hanno permesso ad alcuni associati di conoscere nuove opportunità professionali e proporsi in Canada, Cina ed Emirati Arabi.

Parte essenziale del bagaglio in continuo divenire dell’architetto, la formazione continua e i numerosi eventi organizzati dall’Ordine degli architetti di Varese sono stati al centro del confronto emerso nell’assemblea degli associati.
Gli incontri di architettura costituiscono un appuntamento culturale atteso dai professionisti e dai cittadini ma anche un importante momento di dialogo.

Laura Gianetti | Presidente Ordine architetti di Varese
Laura Gianetti | Presidente Ordine architetti di Varese

Laura Gianetti | Presidente Ordine architetti di Varese
«Fornire nuovi stimoli e nuove prospettive del «fare architettura» incontrando figure di spicco del panorama internazionale è uno degli obiettivi del ricco programma di conferenze che da diversi anni offriamo agli iscritti e al pubblico. Non capita tutti i giorni di incontrare personalità che rappresentano l’eccellenza dell’architettura, del design e in generale delle arti e professioni che ruotano intorno al nostro mondo: Mario Botta (Accademia di Mendrisio), Paola Antonelli (dipartimento di architettura e design Moma di New York), Luisa Bocchietto (Adi), Michele De Lucchi (lampada Tolomeo), sono soltanto alcuni dei relatori che hanno animato le serate a Villa Panza.
Organizzare un simile calendario di conferenze richiede grande impegno ma riteniamo importante dare un segnale positivo anche alle nuove generazioni di architetti. La professione sta attraversando un momento difficile che coinvolge soprattutto i giovani. Proprio per loro organizziamo anche eventi di formazione gratuita, tra i quali figurano anche le serate di architettura la cui frequenza consente di accumulare crediti formativi. Recentemente abbiamo anche realizzato il ciclo «Fare l’architetto all’estero», in totale 24 ore di formazione e coaching sulle tematiche dell’internazionalizzazione che, con un modesto contributo, ha consentito ai partecipanti di conoscere opportunità e strumenti per proporsi in Paesi quali il Canada, la Cina, gli Emirati Arabi

A fronte dell’intensa attività istituzionale e di concertazione con enti e istituzioni del territorio, l’Ordine degli architetti di Varese sta proseguendo inoltre il percorso di collaborazione e apertura verso le altre realtà ordinistiche e associative. Siamo tutti ugualmente coinvolti dalla congiuntura che sta attraversando il comparto edile, fare fronte comune è quindi un modo per realizzare quella «massa critica» che possa esercitare maggior influenza nelle questioni più importanti, nel far sì che la nostra voce giunga ai livelli istituzionali in modo più incisivo. La collaborazione avviata in occasione dell’approvazione del Pgt – piano di governo del territorio di Varese è stata certamente una prima significativa dimostrazione che è possibile trovare punti d’incontro importanti. L’Ordine è cambiato molto negli ultimi anni, ha assunto un ruolo molto più incisivo e connesso con il territorio e con le realtà associative, economiche e sociali. Per questo ringrazio il consiglio che, con tutti i suoi componenti, mi ha supportato in questo percorso garantendo sempre la massima collaborazione e partecipazione alle iniziative.

Difficile prevedere quali saranno gli scenari futuri della professione, possiamo tuttavia affermare che da questa crisi ne uscirà profondamente cambiata. Il nostro augurio è che ne possa uscire rafforzata puntando sempre più sulla qualità del progetto, che è il tema intorno al quale ruotano tutte le nostre iniziative. Stiamo già vivendo il cambiamento, con le accelerazioni imposte dalla riforma delle professioni che ha in sé contenuti positivi, soprattutto sui principi di competenza ed etica professionale. Queste nuove regole ci adeguano al quadro europeo e potrebbero fornire i presupposti per costruire una professionalità in grado di stare sul mercato globale. Noi non faremo mai venire meno il nostro impegno a supporto degli iscritti in questo momento critico di grandi cambiamenti, per individuare le modalità di uscita dalla crisi strutturale che stiamo vivendo».

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